Sincerità nella testimonianza
Posté par atempodiblog le 6 février 2014
Messaggio a Mirjana del 2 Febbraio 2014
“Cari figli, con materno amore desidero insegnarvi la sincerità, perché desidero che, nel vostro operare come miei apostoli, siate corretti, decisi, ma soprattutto sinceri. Desidero che con la grazia di Dio siate aperti alla benedizione. Desidero che, col digiuno e la preghiera, otteniate dal Padre Celeste la consapevolezza di ciò che è naturale, santo, divino. Colmi di consapevolezza, sotto la protezione di mio Figlio e la mia, sarete miei apostoli che sapranno diffondere la Parola di Dio a tutti coloro che non la conoscono, e saprete superare gli ostacoli che si troveranno sulla vostra strada. Figli miei, con la benedizione la grazia di Dio scenderà su di voi e voi potrete conservarla col digiuno, la preghiera, la purificazione e la riconciliazione. Avrete l’efficacia che vi chiedo. Pregate per i vostri pastori, affinché un raggio della grazia di Dio illumini le loro vie. Vi ringrazio”.
Dal commento di Padre Livio:
Che cos’è la sincerità? La sincerità è molto più che non dire bugie, la sincerità nel campo spirituale significa che noi dobbiamo avere una fede vera, cioè quando parliamo di Gesù Cristo, parliamo di qualcuno che conosciamo, che amiamo, che è presente nel nostro cuore, che ci ha preso, come dice San Paolo “afferrati da Cristo”, che è diventato l’amore della nostra vita, che è diventato Colui col quale abbiamo stretto un’amicizia intima, profonda.
Questo vuole la Madonna, cioè che noi quando parliamo di Gesù Cristo, quando Lo testimoniamo, quando Lo diffondiamo, siamo sinceri, cioè non vuole che noi con la parola parliamo di Gesù Cristo, ma nel cuore non c’è Gesù Cristo, perché c’è il peccato, c’è l’oscurità, perché ci sono le passioni, perché c’è la tiepidezza, magari c’è la stanchezza spirituale, c’è la mondanità spirituale, come ama dire Papa Francesco.
Allora, quando nel nostro cuore c’è la mondanità spirituale, noi non siamo sinceri, non siamo corretti, non siamo decisi, non siamo aperti alla grazia che ci inonda, che ci viene da Dio, dal Padre attraverso il Cuore di Gesù.
Quindi la Madonna dice “attenzione che se Cristo non è vivo nei vostri cuori, siete cembali squillanti, non avrete l’efficacia che vi chiedo”.
Perciò la Madonna ci invita a lavorare nel cuore per essere sinceri in quello che noi testimoniamo, come se io adesso sto parlando della Madonna, ma poi tutto sommato non è che mi interessi più di tanto, non è che io sia innamorato della Madonna, non è che io sia pronto a rischiare qualcosa per la Madonna, parlo perché devo parlare, parlo perché mi viene qualche vantaggio e parlo perché così almeno vendo qualche libro in più, mi faccio qualche pellegrinaggio in più.
È lo spirito del mercenario! La Madonna dice “state attenti a non essere mercenari, siate sinceri, siate veri apostoli”. Questa è la sincerità con la quale noi dobbiamo fare i conti, perché a volte inganniamo noi stessi.
Come dice la Madonna: “dite Gesù, Maria, sgranate il rosario, poi dentro il vostro cuore non è pulito”.
Strumentalizziamo la religione, lavoriamo per la nostra gloria, come dice il Papa “c’è in noi la mondanità spirituale”.
Allora la Madonna dice “soltanto se dentro di voi siete sinceri, corretti, decisi, c’è Gesù vivo nei vostri cuori”, “avrete l’efficacia che vi chiedo” e “avrete anche quella consapevolezza, quel discernimento, attraverso il digiuno e la preghiera”.
[...] la Madonna ci dice che soltanto chi è convinto è radicato in Gesù Cristo e Gesù Cristo è il suo più grande amore, soltanto chi è convinto convince, chi recita non convince, chi è tiepido non convince, è un cembalo squillante.
L’evangelizzazione, cioè la diffusione dell’amore di Dio, la luce di Dio, la verità di Dio ai non credenti non è una tecnica di dialogo, non è un operazione di marketing, non è proselitismo, come dice il Papa, ma è irradiazione, come diceva Papa Benedetto riguardo all’apostolato.
Tratto da: Medjugorje Liguria
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