Il messaggio della visita di Maria a Banneux è lo specchio di tutta la Mariologia
Posté par atempodiblog le 15 janvier 2014
A Banneux, dicendo prima “Io sono la Madre del Salvatore”, ha voluto mettere in risalto non solo la sua opera nel dare alla luce come madre il Figlio di Dio e quindi di Dio, ma anche e in prima istanza, la sua collaborazione all’opera del Salvatore. Come a dire che lo scopo della sua vita, di tutta la sua esistenza non si esauriva nel fatto di aver generato e dato alla luce il Figlio di Dio, ma continuava nel collaborare alla missione di questo Figlio di Dio, venuto per salvare. Sempre. Ora, questa missione di “Corredntrice” continua a svolgerla ancora, sempre, fino alla fine del mondo.
Lei, infatti, era venuta alla ricerca personale dei poveri, aveva quasi bussato alla loro porta, per riportarli alla sorgente di grazia, di ogni ricchezza; Lei era venuta a chiamare, a mettersi a disposizione di tutte le Nazioni. Gesù aveva mandato a predicare il Vangelo a tutte le Nazioni. Lei era venuta per addolcire la sofferenza degli ammalati di ogni tipo. E queste sono le opere che suo Figlio ha compiuto e ora continua a compiere attraverso di Lei e con Lei, fino al punto da rendere visibile a tutti questa sua collaborazione chiamandola accanto a Sé sulla croce.
Ecco che il messaggio della visita di Maria a Banneux, ritenuta a torto “un’apparizione da nulla”, diventa lo specchio di tutta la Mariologia, per immagini prima e con le parole poi.
Padre Angelo Maria Tentori – Sorriso tra gli abeti. La Vergine dei Poveri di Banneux
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