La maldicenza

Posté par atempodiblog le 6 décembre 2013

“Quelli che vivono giudicando il prossimo, parlando male del prossimo, sono ipocriti, perché non hanno la forza, il coraggio di guardare i loro propri difetti. Il Signore non fa, su questo, tante parole. Poi dirà, più avanti, che quello che ha nel suo cuore un po’ d’odio contro il fratello è un omicida… Anche l’Apostolo Giovanni, nella sua prima Lettera, lo dice, chiaro: colui che odia suo fratello, cammina nelle tenebre; chi giudica il fratello, cammina nelle tenebre”.

Papa Francesco

La maldicenza dans Citazioni, frasi e pensieri calunnia_botticelli
La calunnia di Sandro Botticelli

«Chi si applica a conoscere se medesimo loda gli altri», diceva l’abate Giovanni (Vit. Patr). Attaccando l’onore e la riputazione del prossimo, accusandolo, diffamandolo… accusiamo, condanniamo e copriamo di obbrobrio noi medesimi; infatti si dà cosa più odiosa della maldicenza? Vi è azione che tanto ci disonori quanto l’essere conosciuti per diffamatori? Voi attaccate gli altri, ma siete voi senza macchia? Perché non ricordate la sfida di Gesù ai Giudei maligni e invidiosi che gli avevano condotto innanzi la donna adultera che volevano lapidare (IOANN. VIII, 7)? «Perché mai, diceva loro altra volta il Salvatore, perché vedete la festuca nell’occhio del fratello e non vi accorgete del tronco che è nel vostro? Con qual fronte potete dire a vostro fratello: lascia che ti cavi questa festuca dall’occhio, mentre non vedete il trave che imbratta il vostro? Ipocrita! comincia a liberare il tuo, poi netterai quello del tuo prossimo»  (Luc. VI, 42).
Il colmo poi dell’ingiustizia sta in ciò che il più mordace mormoratore il quale pretende e si affoga il diritto di malmenare, denigrare, lacerare il prossimo, s’impenna e strepita se un altro si permette di pungerlo con un frizzo. Egli il perfetto, l’inviolabile! O accecamento!

Cornelio a Lapide

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