• Accueil
  • > Archives pour le Mardi 12 novembre 2013

Sant’Andrea Avellino confessore

Posté par atempodiblog le 12 novembre 2013

Sant'Andrea Avellino confessore dans Stile di vita sant_andrea_avellino

Sant’Andrea Avellino nacque a Castelnuovo di Lucania nell’anno 1521. Costretto fin dalla più tenera età ad abitare lontano dalla casa paterna per ragione di studi, fu in ogni cosa il modello ai suoi condiscepoli. Mirabili erano i suoi progressi nella dottrina e nella santità, che sapeva unire tra loro in bella armonia, tenendo sempre presente alla sua mente la massima, che il principio della sapienza è il timor di Dio. Ebbe anche a lottare per conservare il giglio della purezza, ma con l’aiuto di Dio passò in mezzo ai più gravi pericoli senza offuscare il candore dell’anima sua.

Intrapresi geli studi ecclesiastici, all’età conveniente ricevette l’Orinazione Sacerdotale, e recatosi a Napoli per studiare giurisprudenza, conseguì in breve la laurea di avvocato. Gli accadde che un giorno, mentre stava sciogliendo una questione, si lasciasse inavvertitamente sfuggire una bugia; rientrò subito in se stesso balenatogli nella mente il detto scritturale: la bocca che mentisce uccide l’anima, concepì tant’orrore del suo fallo, che decise di lasciare per sempre l’avvocatura e dedicarsi unicamente al ministero ecclesiastico.

L’Arcivescovo di Napoli gli affidò allora la cura di alcuni monasteri di religiose ed egli si adoperò con tanto zelo da riformare gli abusi e allontanare le persone senza vocazione, che incorse nell’odio di alcuni malvagi, i quali lo perseguitarono attentando più volte alla sua vita.

Non bastando alla sua pietà la vita ecclesiastica, anelava di consacrarsi tutto a Dio nello stato religioso e risolvette di entrare nell’ordine dei Teatini, di recente fondato. Fu accettato e vi entrò il 14 agosto 1556. Era esattissimo nell’osservanza delle regole: dopo appena quattro anni dal suo ingresso in religione fu stimato capace di assumere la delicatissima carica di maestro dei novizi, che disimpegnò per dieci anni con singolare prudenza e grande vantaggio dell’ordine.

Desideroso di giungere al più alto grado di perfezione, aggiunse ai tre voti religiosi altri due voti particolari: di progredire tutti i giorni nella via della perfezione cristiana e di rinnegare sempre in tutto la propria volontà: voti che osservò con eroismo fino alla morte. Il suo zelo rifulgeva specialmente nel confessionale e nella predicazione da cui ottenne abbondati frutti.

Ardente fu la sua carità verso il prossimo che il Signore volle premiare anche con miracoli. Si narra che assalito a tradimento e gravemente ferito, perdonasse di cuore al suo aggressore e che energicamente si interponesse onde non venisse punito.

Nutrì in tutta la sua vita una tenerissima devozione verso la SS. Vergine, ricevendone in cambio visibile custodia alla sua purità.

Visse in religione oltre cinquant’anni e il Signore volle premiar anche in questa vita la fedeltà del suo servo, concedendogli il dono della profezia, la conoscenza dei segreti dei cuori e delle cose occulte, e facendogli godere più volte il colloquio degli Angeli.

La mattina del 10 novembre 1608, a Napoli, incominciando la Santa Messa alle parole: Introibo ad altari Dei, cadde colpito da apoplessia e la sua bell’anima se ne volò al Cielo.

Tratto da: I Santi per ogni giorno dell’anno. Edizioni della Pia Società S. Paolo

Publié dans Stile di vita | Pas de Commentaire »

Val più un’oncia di carità…

Posté par atempodiblog le 12 novembre 2013

Val più un’oncia di carità... dans Citazioni, frasi e pensieri san_roberto_bellarmino

“Val più un’oncia di carità, che cento vagoni di ragione”.

San Roberto Bellarmino

Publié dans Citazioni, frasi e pensieri, Riflessioni | Pas de Commentaire »

Il Papa: anche quando ci rimprovera, Dio ci accarezza e mai ci ferisce

Posté par atempodiblog le 12 novembre 2013

Il Papa: anche quando ci rimprovera, Dio ci accarezza e mai ci ferisce
Affidiamoci a Dio come una bambino si affida alle mani del suo papà. E’ quanto affermato da Papa Francesco alla Messa di stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa ha ribadito che il Signore mai ci abbandona e ha sottolineato che anche quando ci rimprovera, Dio non ci dà uno schiaffo ma una carezza.
di Alessandro Gisotti – Radio Vaticana

Il Papa: anche quando ci rimprovera, Dio ci accarezza e mai ci ferisce  dans Fede, morale e teologia papa_pace_misericordia

“Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità”, ma “per l’invidia del diavolo è entrata la morte nel mondo”. Papa Francesco ha svolto la sua omelia soffermandosi sulla Prima Lettura, un passo del Libro della Sapienza che ricorda la nostra creazione. L’invidia del diavolo, ha affermato il Papa, ha fatto sì che iniziasse questa guerra, “questa strada che finisce con la morte”. Quest’ultima, ha ribadito, “è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono”. E’ un esperienza che tutti facciamo:

“Tutti dobbiamo passare per la morte, ma una cosa è passare per questa esperienza con una appartenenza al diavolo e un’altra cosa è passare per questa esperienza dalla mano di Dio. E a me piace sentire questo: ‘Siamo nelle mani di Dio dall’inizio’. La Bibbia ci spiega la Creazione, usando una immagine bella: Dio che, con le sue mani ci fa dal fango, dalla terra a Sua immagine e somiglianza. Sono state le mani di Dio che ci hanno creato: il Dio artigiano, eh! Come un artigiano ci ha fatto. Queste mani del Signore… Le mani di Dio, che non ci hanno abbandonato”.

La Bibbia, ha proseguito, narra che il Signore dice al suo popolo: “Io ho camminato con te, come un papà con suo figlio, portandolo per mano”. Sono proprio le mani di Dio, ha soggiunto, “che ci accompagnano nel cammino”:

“Nostro Padre, come un Padre con suo figlio, ci insegna a camminare. Ci insegna ad andare per la strada della vita e della salvezza. Sono le mani di Dio che ci carezzano nei momenti del dolore, ci confortano. E’ nostro Padre che ci carezza! Ci vuole tanto bene. E anche in queste carezze, tante volte, c’è il perdono. Una cosa che a me fa bene pensarla. Gesù, Dio, ha portato con sé le sue piaghe: le fa vedere al Padre. Questo è il prezzo: le mani di Dio sono mani piagate per amore! E questo ci consola tanto”.

Tante volte, ha proseguito, sentiamo dire da persone che non sanno a chi affidarsi: “Mi affido alle mani di Dio!”. Questo, ha osservato Papa Francesco, “è bello” perché « lì stiamo sicuri: è la massima sicurezza, perché è la sicurezza del nostro Padre che ci vuole bene”. “Le mani di Dio – ha commentato – anche ci guariscono dalle nostre malattie spirituali”:

“Pensiamo alle mani di Gesù, quando toccava gli ammalati e li guariva… Sono le mani di Dio: ci guariscono! Io non mi immagino Dio dandoci uno schiaffo! Non me lo immagino. Rimproverandoci, sì me lo immagino, perché lo fa. Ma mai, mai, ci ferisce. Mai! Ci accarezza. Anche quando deve rimproverarci lo fa con una carezza, perché è Padre. ‘Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio’. Pensiamo alle mani di Dio, che ci ha creato come un artigiano, ci ha dato la salute eterna. Sono mani piagate e ci accompagnano nella strada delle vita. Affidiamoci alle mani di Dio, come un bambino si affida alla mano del suo papà. E’ una mano sicura quella!”.

Publié dans Fede, morale e teologia, Misericordia, Papa Francesco I, Perdono, Riflessioni, Stile di vita | Pas de Commentaire »

Quello che abbiamo di più caro nel cristianesimo è Cristo stesso

Posté par atempodiblog le 12 novembre 2013

Quello che abbiamo di più caro nel cristianesimo è Cristo stesso dans Citazioni, frasi e pensieri Ges

L’imperatore si rivolse ai cristiani dicendo: “Strani uomini… ditemi voi stessi, o cristiani, abbandonati dalla maggioranza dei vostri fratelli e capi: che cosa avete di più caro nel cristianesimo?”. Allora si alzò in piedi lo stàrets Giovanni e rispose con dolcezza: “Grande sovrano! Quello che abbiamo di più caro nel cristianesimo è Cristo stesso. Lui stesso e tutto ciò che viene da Lui, giacché noi sappiamo che in Lui dimora corporalmente tutta la pienezza della Divinità”.

Vladimir Solov’ëv – Il dialogo dell’Anticristo

Publié dans Citazioni, frasi e pensieri, Fede, morale e teologia, Riflessioni, Stile di vita, Vladimir Sergeevic Solovev | Pas de Commentaire »

L’isolamento del monaco

Posté par atempodiblog le 12 novembre 2013

L'isolamento del monaco dans Citazioni, frasi e pensieri zosina

Si rimprovera al monaco il suo isolamento: “Ti sei isolato fra le mura del monastero per far penitenza, ma hai dimenticato la causa della fratellanza fra gli uomini”. Ma vediamo dunque: chi si adopera di più per la fratellanza? Poiché non siamo noi a essere isolati, bensì loro, e non se ne avvedono. Fin dall’antichità vennero dalle nostre fila quelli che si adoperarono per il popolo: per quale motivo non dovrebbero esservi anche oggi? Questi stessi umili e pii digiunatori e osservatori del silenzio si leveranno e si appresteranno a compiere una grande impresa.

Fëdor Dostoevskij – I fratelli Karamàzov

Publié dans Citazioni, frasi e pensieri, Fedor Michajlovic Dostoevskij, Stile di vita | Pas de Commentaire »