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La festa di nessun santo

Posté par atempodiblog le 27 septembre 2013

La festa di nessun santo
La laïcité dogmatica e illiberale fa passi da gigante in Francia. Ora devono essere tolte due feste cristiane. Prima si cambia il linguaggio, poi anche il calendario. Come ai tempi di Robespierre
di Giulio Meotti – Il Foglio

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Il ministro francese dell’Istruzione, il neoilluminista Vincent Peillon, lo aveva annunciato con parole che più chiare non potevano essere: “Non si potrà mai costruire un paese libero con la religione cattolica. Non si può fare una rivoluzione unicamente in senso materiale, bisogna farla nello spirito. Adesso abbiamo fatto la rivoluzione essenzialmente politica, ma non quella morale e spirituale. Quindi abbiamo lasciato la morale e la spiritualità alla chiesa cattolica. Dobbiamo sostituirla”. Così adesso l’Osservatorio della laicità, l’organo voluto dal presidente François Hollande per coordinare le sue politiche neosecolariste, propone di eliminare alcune feste nazionali cristiane per far posto a quelle islamiche, ebraiche e laiche.

L’idea è arrivata da Dounia Bouzar, membro del direttivo dell’Osservatorio appena nominata dal primo ministro Jean-Marc Ayrault: “La Francia deve sostituire due feste cristiane per far posto allo Yom Kippur e all’Eid”. La prima è la grande solennità ebraica del pentimento, la seconda segna la fine del ramadan islamico. Bouzar è una delle più note intellettuali pubbliche islamiche di Francia. Cresciuta da brava musulmana francese laica e repubblicana, Bouzar diventa religiosa a vent’anni e oggi insegna Antropologia. D’accordo con la sua proposta il presidente dell’Osservatorio, Jean-Louis Bianco: “Non è in cima alla nostra agenda, ma è qualcosa che può essere studiato”, ha detto l’ex ministro e grand commis Bianco. Padre Grosjean, segretario generale della commissione Etica e politica della diocesi di Versailles, denuncia il tentativo di fare tabula rasa della cattolica Francia: “Questo calendario è il risultato di una storia, una cultura, è un riflesso delle radici cristiane che fanno parte del nostro patrimonio”. Contro anche Abdallah Zekri, presidente dell’Osservatorio contro l’islamofobia: “E’ un bene pensare anche alle altre comunità. A questo punto aggiungiamo due giorni di festa ma non eliminiamone due. Non si dica che vogliono spogliare Pietro per vestire Maometto”.

Il decreto con cui nel 2007 l’allora presidente Jacques Chirac aveva posto le basi dell’Osservatorio della laicità era rimasto a lungo lettera morta. Poi, nell’aprile scorso, Hollande ha creato l’organismo dandogli ampie libertà di manovra. Dell’Osservatorio è infatti la tanto discussa “carta della laicità” immessa dal ministro Peillon nelle scuole dall’inizio di settembre. L’Osservatorio ha una visione opposta a quella del Consiglio di stato, che è sempre stato favorevole a una laicità “aperta” e “inclusiva”. L’Osservatorio ha infatti appena suggerito al premier Ayrault di varare una legge che proibisca i segni religiosi anche nelle università (la legge del 2005 li proibisce già nelle scuole superiori).
Bouzar ha risposto così a chi, come Zekri, le aveva fatto notare che le feste di altre fedi potevano essere aggiunte all’attuale calendario esistente: “No, devono essere sostituite due feste cristiane. Una festa ebraica e una festa musulmana diventerebbero una festa per tutti i francesi e farebbe progredire la causa della laicità”.

Sembra un ritorno ai fasti robespierriani sugli Champs de Mars, la cornice impareggiabile della grande festa dell’Essere Supremo ma anche teatro del mostruoso massacro del 1791. E’ la vecchia storia scritta dai francesi: prima c’è il lume che si accende a Parigi, poi la sua diffusione in Europa e poi nel mondo, al seguito delle armate napoleoniche, dei maître à penser o della burocrazia secolarista. Così anche nel vicino Belgio, sempre in nome del politicamente corretto e della nuova fede ultralaica, le autorità hanno deciso che le feste cardine della cultura europea e cristiana, come Ognissanti, Natale e Pasqua, vengano sostituite dalle più neutre e anonime “Vacanze d’autunno”, “Vacanze d’inverno” e “Vacanze di primavera”. Un solstizio laicista?

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G.K. Chesterton, anche Bergoglio lo vuole santo

Posté par atempodiblog le 27 septembre 2013

G.K. Chesterton, anche Bergoglio lo vuole santo
di Marco Respinti – La nuova Bussola Quotidiana

G.K. Chesterton, anche Bergoglio lo vuole santo dans Gilbert Keith Chesterton kx2i

Gilbert Keith Chesterton, il grande scrittore e saggista inglese, convertito al cattolicesimo nel 1922, potrebbe anche diventare santo. Certo, nessun passo ufficiale è stato ancora fatto, il processo che porterebbe all’eventuale canonizzazione non è nemmeno partito, ma l’idea ricorre oramai con una certa insistenza dal mese di agosto. E la notizia vera è che a Papa Francesco la cosa non spiacerebbe affatto.

A dare il la alle “voci” è stato Dale Alhquist, aprendo il 1° agosto, all’Assumption College di Worcester, in Massachusetts, il 32° convegno nazionale dell’American Chesterton Society, di cui è co-fondatore e presidente. Alhquist, ex protestante evangelical convertito al cattolicesimo e padre di sei figli, è un raffinato studioso di Chesterton, a cui ha dedicato numerosi libri, collabora con la famosa e prestigiosa rete televisiva cattolica statunitense Ewtn, e, nonostante la forte passione per lo scrittore inglese, non è tipo da esagerazioni e sensazionalismi. Tant’è che, com’è giusto, procede con i piedi di piombo, limitandosi ai fatti. Fra questi, vi è però notevolmente il permesso concesso da mons. Peter John Haworth Doyle, vescovo di Northampton, in Inghilterra – la diocesi in cui Chesterton visse – di rendere pubblica la propria simpateticità con chi desidera verificare se sussistano le condizioni per avviare l’iter di canonizzazione e quindi la sua nomina di un incaricato ecclesiastico, il canonico John Udris, che si muova in questa direzione. Ma il fiore all’occhiello dell’intera vicenda viene dall’America Meridionale, con una notizia che, diffusa sempre da Ahlquist, è stato il giornalista inglese William Oddie, presidente della Chesterton Society in Inghilterra ed editorialista di The Catholic Herald, a traghettare fuori dai soli circoli di aficionados.

In una lettera del 10 marzo di quest’anno inviata a Martin Thompson, leader di “Chesterton in the Chilterns” (un gruppo attivo nella cittadina inglese di Beaconsfield, dove Chesterton abitò), l’ambasciatore Miguel Ángel Espeche Gil, che guida la Sociedad Chestertoniana Argentina, ha riferito che il cardinal Jorge Mario Bergoglio, al tempo arcivescovo di Buenos Aires, «c’incoraggia nella nostra aspirazione a vedere iniziare la Causa di esaltazione di Chesterton agli altari», addirittura approvando, per uso privato, tre giorni prima di salire al Soglio di Pietro, la versione spagnola di una preghiera d’intercessione allo scrittore inglese, composta originariamente in inglese sul modello di una orazione al futuro beato John Henry Newman diffusa in Canada negli anni 1930. Del resto, la passione di Papa Francesco per Chesterton (accanto a quella per Jorge Louis Borges, Johann Christian Friedrich Hölderlin, Alessandro Manzoni e J.R.R. Tolkien) non è affatto un mistero, e si accompagna significativamente a quella per lui nutrita dal Servo di Dio Papa Giovanni Paolo I (1912-1978), il quale, quand’era Patriarca di Venezia, inviò anche a Chesterton una di quelle belle lettere immaginarie rivolte a personaggi famosi, poi raccolte nel volume Illustrissimi (Edizioni Messagero, Padova 1976; ristampa 2011). Per di più, sembra che Papa Francesco sia membro della Societad Chestertoniana Argentina: quel che è certo è che ne patrocinò il primo convegno nazionale, nel 2005, concelebrandovi la Messa. E, come ricorda Oddie – tra l’altro curatore, nel 2010, per i tipi della Gracewing di Leominster, in Inghilterra, di una raccolta di studi dal titolo coraggiosamente e sanamente assertivo, The Holiness of G.K. Chesterton – è almeno dal 1995 che in Argentina ambienti sociali, addirittura politici e certamente ecclesiastici si danno da fare per la canonizzazione del grande convertito inglese.

Ovviamente si sono già scatenati i pareri dei contrari o dei tiepidi. Per questo fa benissimo Stratford Caldecott , direttore a Oxford di Second Spring: A Journal of Faith and Culture, a puntualizzare così: «Dipende da ciò che pensiamo significhi “santo”. Il termine indica una persona che è in Paradiso, e la Chiesa crede di saper giudicare quando è il caso. Il motivo per cui la Chiesa proclama santo qualcuno è quello di proporre una persona alla nostra imitazione e alla nostra venerazione. Se la Chiesa ritiene che queste persone siano vicine a Dio, possiamo stare certi dell’efficacia delle loro preghiere e quindi cercarne l’intercessione per i nostri bisogni terreni.

Chesterton è in Paradiso? In un certo senso sarebbe preoccupante e strano se non ci fosse. […] Non è stato infallibile (i santi non hanno bisogno di esserlo), ma certamente ha vissuto santamente; e se non è in Paradiso lui, per il resto di noi c’è ben poca speranza». Sarà per questo che addirittura alcuni protestanti, come Chris Armstrong, docente di Storia della Chiesa al Bethel Seminary di St. Paul, nel Minnesota, ne siano fortemente, pubblicamente toccati?

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Preghiera a G.K. Chesterton

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Della preghiera a Chesterton, approvata in versione spagnola dal card. Jorge Mario Bergoglio tre giorni prima di diventare Papa, esiste una versione italiana, diffusa dalla Società Chestertoniana Italiana.

Dio Nostro Padre,
Tu riempisti la vita del tuo servo Gilbert Keith Chesterton di un senso di meraviglia e gioia, e desti a lui una fede che fu il fondamento del suo incessante lavoro, una carità verso tutti gli uomini, in particolare verso i suoi avversari, e una speranza che scaturiva dalla sua gratitudine di un’intera vita per il dono della vita umana.
Possano la sua innocenza e le sue risate, la sua costanza nel combattere per la fede cristiana in un mondo che perde la fede, la sua devozione di una vita per la Beata Vergine Maria e il suo amore per tutti gli uomini, specialmente per i poveri, portare allegria ai disperati, convinzione e calore ai tiepidi e la conoscenza di Dio a chi non ha fede.
Ti chiediamo di concedere le grazie che Ti imploriamo attraverso la sua intercessione (e specialmente per…) perché la sua santità possa essere riconosciuta da tutti e la Chiesa possa proclamarlo beato. Te lo chiediamo per Cristo Nostro Signore.
Amen.

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Satana in azione con la falsa profezia, le false apparizioni e i falsi messaggi

Posté par atempodiblog le 27 septembre 2013

Satana in azione con la falsa profezia, le false apparizioni e i falsi messaggi dans Anticristo nqu9C’è chi va a  Medjugorje e poi si mette in proprio con apparizioni private, locuzioni private… si mette a dare messaggi… […]
Anche di quelli che hanno risposto alla chiamata della Gospa, che vanno a frugare, si dice, nei depositi di spazzatura, no? Vanno a frugare dappertutto. A cercare che cosa? Mi  chiedo io. A cercar che cosa? Io mica le mando a dire, eh? Come ho detto a suo tempo a uno: tu segui i messaggi della Gospa e poi ti compiaci di leggere i messaggi di Vassula Ryden … ma non ti vergogni? Questo è un richiamo che faccio generalizzato. Guarda che questa non è una esagerazione. Abbiamo la Madonna che parla punto e basta. […]
Siamo già entrati in una fase dove Satana vuole scompaginare i seguaci di Maria. Come fa Satana a scompaginare i seguaci di Maria? Lo fa soprattutto con la falsa profezia, con le false apparizioni, con i falsi messaggi… che poi sembrano belli. Ragazzi miei, ma dico, uno ti può preparare un bellissimo pranzo, ma se poi ti mette l’arsenico nel caffè? Perché il diavolo ti mette il veleno alla fine, quando dici “uh, che bel pranzo”. […] Dopo che bevi il caffè ti trovi lontano da Dio e fuori dalla Chiesa. Guarda che bisogna avere il discernimento. Diceva san Bernardo che il discernimento è un uccello raro. D’accordo, ma noi abbiamo la Chiesa che ci aiuta a discernere. […]
Quando incominciano i gruppuscoli dove c’è quella che dà i messaggi, in genere è sempre quella, no? State attenti. [...]
Questo ve lo dico perché nei gruppetti son lì tutti a dipendere da quel che dice quella… e quella è la voce di Dio.. e quella è infallibile… ma fate un piacere… Questa è la schiavitù dello spirito.  E’ la dipendenza psicologica. Ma scherziamo? Quindi state attenti a queste forme che son talmente diffuse da far paura. La gente è presa dalla gola spirituale, è tirata dentro e diventa schiava di altre persone. Quindi drizzate bene le orecchie, vivete nella libertà dei figli di Dio. Noi abbiamo un grande punto di riferimento che ci ha dato veramente Dio, perché quando Gesù ha detto: “tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la Mia Chiesa e le porte dell’Inferno non prevarranno”, ha voluto dire che Dio da uno speciale aiuto al Papa, soprattutto nell’insegnamento, non nella santità della vita che se la deve conquistare, però anche se il Papa non è un grande teologo Dio gli da un carisma speciale per cui nell’insegnamento della fede e della morale, cioè di quello che noi dobbiamo credere  e di ciò che noi dobbiamo fare, gli da un aiuto speciale perché non ci tragga in inganno. Questo è il carisma di Pietro. Dio gli da un aiuto speciale perché non ci tragga in inganno, questa è l’infallibilità e che non insegni cose sbagliate, da credere o da fare. Allora proprio per questo le porte dell’inferno non prevarranno.

di Padre Livio Fanzaga (versione audio)

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Alcuni consigli per riconoscere le false apparizioni e i falsi profeti

Posté par atempodiblog le 27 septembre 2013

Alcuni consigli per riconoscere le false apparizioni e i falsi profeti
Tratto da: Maria a Medjugorje

Alcuni consigli per riconoscere le false apparizioni e i falsi profeti dans Anticristo rqci

1) Gesù e Maria sono umili nei loro messaggi, non parlano male di nessuno ne della Chiesa e del clero, annunciando punizioni su di loro, e ne delle persone che non credono all’apparizione. Credo che in questo mondo ci sia qualcosa di più grande da punire della Chiesa perciò non date retta a questo genere di apparizioni. Il demonio con questi messaggi cerca di mettere i cristiani contro la chiesa.

2) Gesù e Maria non spaventano nessuno e non annunciano punizioni o altri avvenimenti futuri, se non in forma di segreto o avvertimento come è successo a Fatima. Se la Madonna a Medjugorje ad alcuni veggenti ha rivelato avvenimenti futuri in segreti, perchè dovrebbe rivelare pubblicamente gli stessi avvenimenti ad altre persone con l’ordine di renderli pubblici???

3) Gesù e Maria danno dei messaggi significativi con lo scopo di ravvivare la fede, non messaggi vuoti e inutili, buoni solo per soddisfare le nostre curiosità. Il demonio cerca di far dimenticare o mettere in secondo piano i veri messaggi che sono quelli di Medjugorje. Non andate alla ricerca di mistici, veggenti e gente che affermano di avere il dono della locuzione: Gesù ce l’abbiamo nell’Eucarestia ricordiamocelo, perciò non abbiamo bisogno di loro.

4) Gesù e Maria non chiacchierano: sono false le apparizioni di veggenti che parlano con Gesù e Maria come se stessero a parlare del più e del meno con una persona qualsiasi.

5) Gesù e Maria non commentano i precetti della Chiesa;

6) State attenti a tutti quelle persone che distribuiscono olii, acque ed altre sostanze che affermano di venire dall’aldilà ed essere fondamentali per la nostra salvezza. Questa è solo superstizione ed ha lo scopo di far passare in secondo piano fenomeni reali come Lourdes e farci dimenticare che la salvezza ce la dobbiamo meritare con ben altro .

7) State attenti a quelle persone che affermano di parlare con le anime dei defunti. Lasciate perdere tutti quelli che praticano sedute spiritiche e simili perchè sono sempre state condannate dalla Chiesa, in particolare quelli che praticano la scrittura automatica (o gioco del cartellone). State attenti anche a quelle persone che affermano di parlare con le anime del purgatorio, del paradiso o (ancora peggio) dell’inferno perchè possono essere state ingannate dal demonio. Ne è un caso quello di Maria Simma in cui lei stessa, nelle sue svariate interviste (che hanno contribuito ad aumentare la preghiera alle anime del purgatorio), ha affermato di essere stata ingannata più volte da demoni che si sono presentati come anime in cerca di preghiere. Questo significa che tutto quello che è scritto nei suoi libri va preso con le pinze. Ne è un esempio l’eresia scoperta nel suo libro “il testamento di Maria Simma” da Padre Livio, direttore di Radio Maria, in cui afferma che l’anima dell’uomo dopo la morte ha ancora tre giorni di tempo per pentirsi. Questo è falso perchè nel momento della morte l’anima ha già fatto la sua scelta e non può fare nulla per cambiarla. E’ un grosso inganno del demonio che sta facendo credere a tante persone di aver tutto il tempo di convertirsi anche dopo la morte, cioè “fai quello che ti pare tanto anche dopo la morte potrai salvarti”.

8 ) Ricordatevi che anche il demonio può fare prodigi particolari tra cui guarigioni e miracoli. Lo scopo è quello di attirare buoni cristiani per portarli fuori strada successivamente.

9) La locuzione è un dono che viene dato a persone umili con il cuore puro. Sono imbroglioni tutti quelli che vantano di avere questi doni e che nello stesso tempo vi chiedono denaro e conducono una vita di peccato.

10) State attenti ai siti internet e sopratutto alle case editrici che pubblicano materiale su mistici e veggenti sconosciuti, profezie apocalittiche di provenienza poco chiara e che parlano male della Chiesa, degli ordini religiosi, dei cammini di fede e di tutto ciò che è di aiuto per un cristiano.

Per concludere ecco due brani molto interessanti che chiariscono molte cose. Il primo è tratto dalla seconda lettera di Pietro versetti 3,3-10 (I falsi dottori), mentre il secondo è tratto dall’opera di Maria Valtorta (n.d.r. sta pubblicato anche in questo sito in forma integrale nella sezione “discernimento spirituale” con il titolo “Ultimi tempi”):

Dalla seconda lettera di Pietro 3,3-10: i falsi dottori

Questo anzitutto dovete sapere, che verranno negli ultimi giorni schernitori beffardi, i quali si comporteranno secondo le proprie passioni e diranno: « Dov’è la promessa della sua venuta? Dal giorno in cui i nostri padri chiusero gli occhi tutto rimane come al principio della creazione ». Ma costoro dimenticano volontariamente che i cieli esistevano gia da lungo tempo e che la terra, uscita dall’acqua e in mezzo all’acqua, ricevette la sua forma grazie alla parola di Dio; e che per queste stesse cause il mondo di allora, sommerso dall’acqua, perì. Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi.

Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo. Il Signore non ritarda nell’adempiere la sua promessa, come certuni credono ; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c’è in essa sarà distrutta.

Ultimi tempi:

«Satana, padre di menzogna e protettore dei menzogneri, aiuta i suoi servi e seguaci con falsi prodigi, che però possono essere riconosciuti non buoni perché sempre uniti a paura, turbamento e menzogna. I prodigi di Dio voi li conoscete: danno pace santa, letizia, salute, fede, conducono a desideri e opere sante. Gli altri no. Perciò riflettete sulla forma e le conseguenze dei prodigi che potrete vedere in futuro ad opera dei falsi Cristi e di tutti coloro che si ammanteranno nelle vesti di salvatori di popoli e saranno invece le belve che rovinano gli stessi. ….. E anche allora, per corrompere e trarre fuori della via giusta coloro che resteranno fedeli al Signore sorgeranno quelli che diranno: “Il Cristo è là, il Cristo è qua. E in quel luogo. Eccolo”. Non credete. Nessuno creda, perché sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti che faranno prodigi e portenti tali da indurre in errore, se fosse possibile, anche gli eletti, e diranno dottrine in apparenza così confortevoli e buone a sedurre anche i migliori, se con loro non fosse lo Spirito di Dio che li illuminerà verità e l’origine satanica di tali prodigi e dottrine. Io ve lo dico. Io ve lo predico perché voi possiate regolarvi. Ma di cadere non temete. Se starete nel Signore non sarete tratti in tentazione in rovina».

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