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E il Santuario mette lo striscione «Domenica aperto»

Posté par atempodiblog le 16 septembre 2013

“La domenica niente shopping, siamo cristiani”.
Diocesi di Padova

E il Santuario mette lo striscione «Domenica aperto» dans Articoli di Giornali e News njmq
Immagine tratta da: Fino alle 20. E chiusi di Domenica

Che una chiesa sia officiata nei giorni festivi non è certo una notizia, e quindi se sulla facciata compare un grande striscione con scritto “domenica aperto”, proprio come quelli usati nei supermercati, il significato è leggermente diverso. La chiesa in questione è il Santuario della Madonna delle Grazie, nella periferia di Cairo Montenotte (provincia di Savona, diocesi di Acqui).

Il rettore don Roberto Ravera, in maniera simpatica, ha deciso di “fare concorrenza” ai tanti centri commerciali della zona, aperti anche nei giorni festivi. “L’idea l’ho avuta proprio leggendo Avvenire che parlava di un’iniziativa simile in Veneto, qui però il Santuario è proprio sulla strada principale e quindi il cartello viene notato da molti – spiega don Ravera – è un invito a partecipare alla domenica cristiana, un richiamo alle persone affinché non vadano solo a far la spesa, ma vengano anche qui”. Insomma una garbata provocazione, per far riflettere con un po’ di sana ironia. “Ha suscitato grande scalpore, ma alcuni fedeli non ne avevano subito afferrato il senso – prosegue il sacerdote – d’altra parte il Santuario è aperto tutti i giorni, anche feriali”. “Alcuni supermercati stanno ripensando a chiudere nei festivi – conclude don Roberto – la domenica dovrebbe essere restituita alla famiglia, partecipando alla Messa tutti insieme”.

di Marco Gervino – Avvenire
Tratto da: Parrocchia San Giacomo Piumazzo

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Padre Livio indaga le strategie del Male

Posté par atempodiblog le 16 septembre 2013

Padre Livio indaga le strategie del Male
L’Eco di Bergamo

Padre Livio indaga le strategie del Male dans Anticristo Fanzaga
Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, filosofo e teologo

Credo dunque che oggi sia in corso un attacco di Satana all’umanità, un attacco talmente grave che potrebbe portare anche alla fine del mondo, perché oggi il mondo ha la possibilità di distruggere se stesso con le armi a sua disposizione, e il Demonio non vuol lasciarsi sfuggire l’occasione. Mi ricordo un messaggio della Madonna dato a Medjugorjie: il Diavolo vuole distruggere non soltanto la vita e la natura, ma anche il pianeta sul quale viviamo. Per vincere la grande battaglia contro il Male, occorre avere piena consapevolezza del rischio che il mondo oggi corre. Eppure la coscienza collettiva pare andare in senso opposto: c’è infatti un diffuso clima di secolarizzazione per cui si cerca di operare una demitizzazione generale. Per cui i miracoli sarebbero dei semplici modi di dire; per cui si legge la Scrittura in un modo simbolico, con un’esegesi che finisce per distruggere la stessa parola di Dio, dicendo per esempio che la moltiplicazione dei pani non è avvenuta, ma è una immagine che mostra come Gesù voglia insegnarci la condivisione. Insomma, è in atto una vera e propria demolizione della Sacra Scrittura. Mentre la Bibbia va presa sul serio. Soprattutto laddove parla del Diavolo. L’Antico Testamento ne parla nella « Genesi », nel libro di Giobbe, nel libro della Sapienza.
Però dove esplode la presenza di Satana è nei Vangeli. E Gesù Cristo che ha parlato specificamente del Diavolo e del suo potere. E poi ci sono le lettere di san Paolo, di san Pietro, di san Giovanni. Perché è nel Nuovo Testamento che emerge così forte la figura del Maligno? Perché è ormai venuto Colui che lo ha affrontato, l’ha costretto a manifestarsi e l’ha vinto. Quindi dobbiamo prendere molto sul serio le parole e le azioni di Gesù Cristo, perché è lui che ha insegnato agli apostoli e alla Chiesa dei primi tempi chi è il Nemico e come va affrontato, mostrandosi pienamente consapevole di essere venuto proprio per combattere il Principe delle Tenebre. Di questo sono convinti pure gli apostoli, e questa deve essere anche la nostra convinzione. Esistono dunque validi motivi di carattere teologico e pastorale che giustificano il tornare a parlare del Diavolo, il puntare il dito contro il Demonio per svelarne i progetti contro il mondo e l’umanità. Ma basta guardarsi attorno per comprendere quanto siano particolari i tempi che stiamo vivendo: è sufficiente analizzare i fatti di cromaca per vedere l’azione di Satana nella società odierna. Mi ricordo un messaggio della Madonna dei primi anni di Medjugorjie in cui diceva che Satana si propone di distruggere le famiglie. E la gravissima crisi della famiglia di oggi è una palese conferma di questa intenzione diabolica. Allo stesso modo la Regina della Pace ha messo in guardia i giovani, dicendo che Satana vuol distruggerli con quello che gli offre, usando il loro tempo libero per far loro del male. Sono dunque questi due fronti – della famiglia e dei giovani – gli ambiti dove Satana indirizza i maggiori attacchi. Però se dovessi parlare a un non credente dell’esistenza del Demonio – tra l’altro ha notato che quando si parla del Demonio anche i non credenti rizzano le orecchie, più ancora di quando parli di Dio – allora direi che la più perfetta definizione dell’attività di Satana l’ha data Gesù Cristo stesso quando ha detto che Satana è il padre della menzogna ed è omicida fin dall’inizio. Satana opera dunque sui versanti della menzogna e della violenza. La menzogna, prima di tutto: oggi la cultura dominante – specialmente quella mass mediatica – è un grande inganno, poiché sostiene che la vita finisce con la morte, che non ha la prospettiva dell’Eternità, e afferma la vita senza Dio, sostenendo che senza Dio si vive meglio, che senza religione c’è la pace, fino a dire che l’uomo può salvare se stesso. Questa grande menzogna del mondo contemporaneo, cioè la falsa visione della vita, è la prima evidente vittoria di Satana che sta ingannando il mondo su quello che la vita realmente sia. Il secondo versante su cui il Diavolo opera è quello della violenza; a questo riguardo basta citare il miliardo di aborti legali degli ultimi vent’anni, cioè la violenza inaudita che colpisce la vita nascente. E poi la violenza sulla vita che volge al termine, quando il malato è ridotto a un costo sociale o a un incomodo, per cui si può decidere di non tenerlo in vita… Viene in mente quanto scriveva Robert Benson ne Il padrone del mondo sull’istituzione del «sacramento dell’eutanasia». E poi ricordiamo la violenza immane della guerra, perché non dobbiamo mai dimenticare quello che sostiene René Girard – insieme a Lévi-Strauss, il più grande antropologo vivente – quando afferma che l’Apocalisse non è dietro di noi, ma davanti a noi e l’abbiamo costruita noi, poiché abbiamo la possibilità di autodistruggerci. Ecco dunque che su questi due fronti – della menzogna e della violenza – anche un non credente può scorgere l’azione diabolica nel mondo contemporaneo.

di Padre Livio Fanzaga

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