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7 settembre: giornata di digiuno e di preghiera

Posté par atempodiblog le 1 septembre 2013

7 settembre: giornata di digiuno e di preghiera dans Amicizia 9t89

“Cosa possiamo fare noi per la pace nel mondo? Come diceva Papa Giovanni, a tutti spetta il compito di ricomporre i rapporti di convivenza nella giustizia e nell’amore. Una catena di impegna per la pace unisca tutti gli uomini e le donne di buona volontà. È un forte e pressante invito che rivolgo all’intera Chiesa cattolica, ma anche estendo a tutti i cristiani di altre confessioni, agli uomini e donne di altre religioni e anche a quei fratelli e sorelle che non credono. La pace è un bene che supera ogni barriera, perché è un bene di tutta l’umanità”. “Ripeto a voce alta: non è la cultura dello scontro, la cultura del conflitto quella che costruisce la convivenza nei popoli e tra i popoli, ma quella la cultura dell’incontro, la cultura del dialogo. Questa è l’unica strada per la pace. Il grido della pace si levi alti perché giunga al cuore di tutti e tutti ripongano le armi e si lascino guidare da un anelito di pace”. Per questo il Santo Padre ha deciso “di indire per tutta la Chiesa il 7 settembre prossimo, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria Regina della pace, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria e nel Medio Oriente e nel mondo intero”.

Fonte: Agenzia SIR

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San Nicola da Tolentino

Posté par atempodiblog le 1 septembre 2013

San Nicola da Tolentino  dans Digiuno San-Nicola-da-Tolentino

Nacque nel 1245 a Castel Sant’Angelo in Pontano nella diocesi di Fermo. A 14 anni entrò fra gli eremitani di sant’Agostino di Castel Sant’Angelo come oblato, cioè ancora senza obblighi e voti. Più tardi entrò nell’ordine e nel 1274 venne ordinato sacerdote a Cingoli. La comunità agostiniana di Tolentino diventò la sua «casa madre» e suo campo di lavoro il territorio marchigiano con i vari conventi dell’Ordine, che lo accoglievano nell’itinerario di predicatore.
Dedicava buona parte della sua giornata a lunghe preghiere e digiuni. Un asceta che diffondeva sorriso, un penitente che metteva allegria. Lo sentivano predicare, lo ascoltavano in confessione o negli incontri occasionali, ed era sempre così: veniva da otto-dieci ore di preghiera, dal digiuno a pane e acqua, ma aveva parole che spargevano sorriso. Molti venivano da lontano a confessargli ogni sorta di misfatti, e andavano via arricchiti dalla sua fiducia gioiosa.
Sempre accompagnato da voci di miracoli, nel 1275 si stabilì a Tolentino dove resterà fino alla morte il 10 settembre 1305.

Tratto da: Avvenire

Divisore dans San Francesco di Sales

Freccia dans Viaggi & Vacanze Preghiera a San Nicola da Tolentino (utilizzabile sia come novena sia come triduo. Può essere recitata in preparazione della festa del santo, il 10 settembre, dal 1 al 9 settembre, o in qualsiasi momento per le proprie necessità)

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Chiesa della Pietà dei Turchini (Napoli)

Posté par atempodiblog le 1 septembre 2013

Chiesa della Pietà dei Turchini (Napoli) dans Apparizioni mariane e santuari tl85

Il nome della chiesa deriva dal colore dell’abito indossato dagli orfani accolti nell’istituto ad essa annesso: fondato fra il 1592 e il 1607, comprendeva l’edificio sacro, un orfanotrofio e un conservatorio musicale. Qui studiarono Alessandro Scarlatti, Giovan Battista Pergolesi e Giovanni Paisiello. La chiesa è stata ristrutturata fra il 1633 e il 1639: in questa occasione, all’edificio a navata unica con cappelle laterali, furono aggiunti il transetto, l’abside e la cupola.

-         Sacra Famiglia (1617). Battistello Caracciolo, olio su tela, cm 340 x 230: la tela è conservata nella terza cappella di destra. Caracciolo fu il primo pittore napoletano a interpretare fedelmente le soluzioni compositive e cromatiche di Caravaggio dandone una lettura priva di abbellimenti accademici. Nella parte superiore della tela si osservi  l’estremo realismo degli angeli che circondano l’Eterno, nei quali si intuiscono i ritratti di giovani popolani che posarono come modelli: si tratta di un chiaro omaggio agli angeli delle Sette Opere di Misericordia di Caravaggio.

-         Invenzione della Croce (1660-65 ca). Luca Giordano: il pittore raffigura qui uno degli episodi salienti della leggenda della Vera Croce: la storia narra le origini del legno che aveva costituito la croce sulla quale Gesù fu crocifisso e di come fu ritrovato da Elena madre di Costantino, sollecitata da quest’ultimo dopo la vittoria su Massenzio. Elena riuscì a trovare il legno sacro e a riconoscerlo, dopo che al contatto con questo un defunto resuscitò.

-         Tele del transetto sinistro. Giacinto Diano: l’interessante apparato decorativo, dipinto su tela, è stata realizzato dal pittore classicista Giacinto Diano nel 1781. Al centro è l’Adorazione dei pastori, ai lati l’Adorazione dei Magi e la Circoncisione. In alto, sul lungo fregio, la Strage degli Innocenti. Le composizioni sono misurate nel gioco di pieni e vuoti, equilibrate fra figure e architettura; le figure mosse da gesti misurati, sono definite da colori chiari e brillanti.

Tratto da: ARTE.it

divisore dans Medjugorje

47aw dans Apparizioni mariane e santuari

La chiesa della Pietà dei turchini sorge in via Medina. [mappa]
La sua fondazione avvenne tra il 1592 e il 1607 grazie alla Congregazione dei Bianchi dell’Oratorio. Inizialmente, l’associazione aveva sede presso la chiesa di Santa Maria dell’Incoronatella a Rua Catalana e, dal 1573, si occupava di accogliere bambini abbandonati. In seguito, vista la necessità di una struttura più ampia, fu decisa la realizzazione della nuova struttura, comprendente una chiesa ed un conservatorio, che fu denominata “dei Turchini” dal colore degli abiti indossati dai giovani ospiti. La chiesa, terminata nel 1595, presentava un’unica navata e cinque cappelle laterali per lato, ma fu ampliata notevolmente tra il 1633 e il 1639 quando furono aggiunti il transetto, l’abside e la cupola. Anche la facciata non è quella originale, ma è frutto di un rifacimento avvenuto tra il 1769 e 1770, su progetto di Bartolomeo Vecchione.

Per quanto riguarda il conservatorio, ben presto la sua attività principale divenne quella di insegnare musica e, tra i suoi allievi vi furono Alessandro Scarlatti, Giovanni Paisiello e Giovan Battista Pergolesi. In seguito, nel 1808, la struttura si fuse con altri tre conservatori (di Santa Maria di Loreto, dei Poveri di Gesù Cristo e di Sant’Onofrio a Capuna) per dare vita al Regio Collegio di Musica nell’ormai abolito monastero di San Sebastiano e, in seguito, nel 1826, spostarsi nell’attuale sede di San Pietro a Majella.

Tratto da: NapoliGrafia

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Voi siete di Dio (Verbum Panis)

Posté par atempodiblog le 1 septembre 2013

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