Non giudicate, ma amate
Posté par atempodiblog le 30 août 2013
Cosa vuol dire non giudicate? La Madonna nel messaggio ha commentato un brano del Vangelo dove Gesù dice: “non giudicate e non sarete giudicati, non condannate e non sarete condannati, perdonate e vi sarà perdonato”. Non vuol dire non giudicare i pensieri, le parole, i comportamenti, vuol dire non giudicare le persone. Tu non puoi dare nessun giudizio sulla persona perché il suo grado di responsabilità a nessuno è dato conoscerlo, se non a Dio.
Solo Dio sa cosa c’è nel cuore di quella persona, solo Dio sa quali sono i condizionamenti che ci sono stati, solo Dio sa quali erano le sue intenzioni. Difatti Gesù Cristo svela le intenzioni dei suoi avversari, vedeva nel fondo dei cuori, ma noi non vediamo! Quindi non dobbiamo giudicare le persone.
Cosa bisogna giudicare? Quello che uno dice, se non va bene, se è errata, se è falsa, se è ingiusta, la si contraddice. “Tu hai detto così, ma non è vero”, non dico sei un “bugiardo” ma “questo non è vero”. Alcuni dicono “il mio parroco ha detto che l’Inferno non c’è, ma non voglio giudicare”, come non vuoi giudicare! “Inferno non c’è” è un’espressione sbagliata, contraria alla fede, quindi distinguiamo fra la persona e quello che una persona fa, dice, insegna, ecc… Perché lì occorre il discernimento alla luce della verità.
In questo ambito rientra la correzione fraterna, si dice con carità fraterna a tu per tu, dicendo “forse non ti sei reso conto… ma guarda che è una cosa sbagliata… hai trattato male quella persona, non dovevi farlo… ecc…”. Non rientra nel giudizio, ma è l’aiutare quella persona a rendersi conto che certe cose dette o fatte non sono conformi alla verità e alla rettitudine.
Non giudicare, non condannare, “tu hai fatto questo perciò tu sei…!”, micidiale! Tu ti metti nei confronti di tuo fratello esattamente come il fariseo con il pubblicano.
La gravità nel condannare la persona consiste nel fatto che uno che fa così non si converte, non si convertirà mai, si è precluso la via alla conversione e per quello che la Madonna dice “non giudicare” perché invece di vedere i suoi peccati guarda quello degli altri.
E’ tipico poi che i peccati degli altri sono più gravi dei tuoi, perché il medesimo peccato se lo ha fatto un altro è un grave peccato, se lo hai fatto tu è un piccolo difetto! Si sa che è così, no?
Quindi l’atteggiamento del condannare è pericolosissimo perché punti il dito su tuo fratello e non vedi il peccato che è in te, anzi tu ritieni di non aver bisogno di conversione, sei già perfetto!
Noi puntiamo il dito, facendo male a noi stessi, siamo una maledizione per gli altri perché li allontaniamo. Se invece anche quelli che ti hanno fatto del male, bada bene, tu però li perdoni, preghi per loro, non rispondi pan per focaccia, ma al massimo stai zitto… Bisogna amare, ma per arrivare all’amore c’è tutto un cammino da fare che incomincia dal non giudicare, dal non sparlare, dal saper tacere, dal non vendicarsi, dal non controbattere e c’è tutto un processo… e poi si incomincia a pregare. Allora se tu fai così sei una benedizione per i lontani, per quelli che non hanno conosciuto l’amore di Dio.
Tratto da una riflessione audio di Padre Livio Fanzaga a Radio Maria
Per approfondire Commento di p. Livio al messaggio di Medjugorje del 2/05/2013 dato a Mirjana
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