Bontà e carità
Posté par atempodiblog le 30 août 2013
Gesù all’anima:
Sono tre anni che sei Sacerdote, e che ti rivesti di me, inondati della mia luce e del mio amore.
Ti ho dato a pascolare le mie pecorelle, e non puoi pascolarle che nella dolcezza e nella carità.
Inondale di questa luce che parte dal mio Cuore mansueto ed umile. Se le trovi cattive, non irrompere, non gridare, perché così la pecorella cattiva si smarrisce lontano dall’ovile.
Fatti amare con la bontà, col disinteresse, col compatimento e con la carità, perché allora la pecorella si sente carezzata e, vicina al tuo cuore sacerdotale, ascolta il tuo richiamo e obbedisce alla tua voce. Le anime sfuggono a me, perché i Sacerdoti non sanno attrarle con la bontà e con la carità.
Ti trovi in tempesta, figlio mio? Ricorri a Maria con un cuore puro e una preghiera ardente, e Maria farà cessare la tempesta. Fa’ una promessa speciale di onorare in modo particolare Maria nella tua Parrocchia, eleva a Lei un trono di amore e vedrai come prospererà ogni tua iniziativa. Non puoi togliere i disordini in un momento. Se pulisci un vasello incrostato di melma resinosa senza prima a lungo ammollirla, tu spezzi il vasello e non lo pulisci.
Abbi prudenza nel tuo zelo, e avvicina le anime all’Eucaristia perché io le nutrisca e le sani. Formale con la tua preghiera, con la tua pietà, col tuo esempio, e le vedrai tutte strette al tuo cuore, non con vincoli umani ma con i vincoli della grazia e della carità.
Non ti scoraggiare. La croce è un bene per te, e le tue lacrime fecondano il tuo campo.
da una lettera del servo di Dio Don Dolindo del 16 luglio 1953 al Sac. L. B.
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