La Liguria ha diversi Santuari di rilievo regionale. Qui citiamo i principali: anzitutto, la “Madonna della Guardia”, che è indubbiamente il Santuario più rappresentativo; poi: Nostra Signora della Misericordia a Savona, Santa Maria delle Vigne a Genova, Nostra Signora del Monte a Genova – San Fruttuoso, Nostra Signora di Montallegro presso Rapallo, Nostra Signora del Deserto a Millesimo (Savona).
Il Santuario “Madonna della Guardia” di Genova – Bolzaneto
Tratto da: Madre di Dio
“Santuario principe della ligure terra”, come lo chiamò il Papa genovese Benedetto XV, la “Madonna della Guardia” ha una storia tutta particolare per il fatto che è la memoria di una duplice manifestazione della Vergine: al contadino Benedetto Pareto il 29 agosto 1490 e, nel 1856, ai devoti in preghiera nella “Cappella dell’Apparizione” della prima chiesa del 1530. Questa seconda apparizione diede la spinta decisiva alla costruzione dell’attuale grandiosa Basilica (e Opere di Carità annesse), inaugurata nel 1890.
Si è calcolato che oggi, in tutto il mondo, la “Madonna della Guardia” è onorata in 278 tra Santuari, Parrocchie, Cappelle, edicole a lei dedicate.
Visione d’insieme del Santuario della Guardia, sul Monte Figogna sopra Genova.
In un immaginario ‘racconto’ fatto dall’umile veggente di Livellato, un paesino della Val Polcevera, bella e ridente valle ad occidente di Genova, la “Madonna della Guardia” è descritta come
- una Madonna dagli occhi aperti [proprio perché è la Vergine con il Bambino in braccio a far da guardia dall’alto del Monte Figogna (804 m.), detto già “della guardia”, perché sulla cima vi era una postazione per l’avvistamento dei nemici di ogni tipo…];
- una Madonna che guarisce, a cominciare dallo stesso veggente Benedetto Pareto; ma sono innumerevoli le guarigioni (nello spirito e nel corpo) che qui si ottengono da sempre: gli ex-voto in argento sono stati tanti che, a più riprese, i Rettori del Santuario li fusero per ricavarci vasi sacri, grossi candelabri e varie suppellettili, per un peso calcolato in quintali;
- una Madonna che coinvolge, intanto già i giovani che si adoperarono per la costruzione della prima Cappella; e poi, via via, una schiera di devoti raccolti nella “Compagnia della Guardia”, ‘custodi’ come la Vergine del patrimonio di fede e dei valori Cristiani in ogni tempo;
- una Madonna missionaria, la cui devozione fu sempre affidata ai migranti che da Genova sono salpati, varcando gli Oceani per raggiungere ogni parte mondo…
La “Novena e Festa della Guardia” si tiene dal 20 al 29 Agosto (giorno dell’Apparizione), rinnovando spiritualmente il “percorso di esperienza di fede” del primo pellegrino-veggente, Benedetto Pareto.
Storia, devozione e folklore del Santuario “Madonna della Guardia”
Un antico documento giurato del 1530 riferisce, 40 anni dopo il fatto miracoloso – nell’italiano colorito dell’epoca – la storia dell’Apparizione della Vergine al contadino Benedetto Pareto:
“1530, 15 Januarii. – Memoria del principio quale hebbe la chiesa della Madonna della Guardia posta sul monte di Figonia nella valle di Poncevera. Si dice e resta à memoria e notitia appresso alli huomini di Livellato, et altrui di questa valle. Ritrovandosi circa li anni del Sig.re 1490 Benedetto da Pareto della villa di Livellato sopra il d.o monte a segare il fieno, e mentre aspettava che li fusse portato da mangiare da sua casa stava alle volte guardando se veniva alcuno de suoi vidde venire una donna pensando fusse sua moglie, et accostandosi li vidde uno splendore attorno che quasi li dette terrore, e restò spaventato alquanto accostandosi più si incominciò a parlare con simili parole dicendoli Benedeto accostati à me, e non temere che io sono la regina del cielo, e madre di Gesù Xto il d.o Benedeto respirò alquanto, e pigliò animo la d.a Sig.ra incominciò a dire sai che cosa io voglio che tu facci fabbricare una cappella à nome mio in questo luogo […].
Restò d.o Benedeto amirato pensando sopra questo fatto, e quasi satio non sentendo più la fame quando poi la perse di vista si partì, e discese giù dal monte, e andò alla sua casa, e ricontò alla sua moglie tutto il fatto delli ragionam.ti e promessa fatta à d.a Sig.ra di fabricare la capella intendeva di dare principio il di seguente, sentendo la sua moglie questo lo riprese, e disuase lei donna altera e brava dicendoli insino à quest’hora voi sete stato tenuto p semplice da tutti come ineffetto era, et hora sarete tenuto p balordo, e matto affatto […]”.
Il documento continua narrando che il veggente, ormai convinto dalla moglie a non pensare più di erigere alla Vergine la Cappella promessa, l’indomani – mentre si stava recando nuovamente sul monte a tagliare il fieno – cadde da un albero di fico e fu quasi ridotto in fin di vita [“…cascò dall’albero che quasi era tutto fracassato e rotto, braccie, testa, gambe, e tutta la vita in modo tale che non si poteva movere…”]. La Vergine gli apparve allora in sogno, promettendogli di guarirlo, se avesse mantenuto la promessa fatta. Così fu, con buona pace della moglie che ne rimase finalmente convinta essa pure…
La Vergine appare a Benedetto Pareto
Gruppo statuario ligneo nella nicchia di A. Canepa
del Santuario–Basilica N. S. della Guardia.
Sempre grande è stata la devozione dei Genovesi alla “Madonna della Guardia”; che la diffusero in tutto il mondo.
Figura eccezionale di devoto fu don Niccolò Olivieri, originario di queste parti, vissuto nella prima metà del sec. XIX, che tanto si adoperò per liberare poveri schiavi africani dai negrieri. Partendo da Marsiglia per l’Africa, sempre ripeteva: “Salgo prima alla ‘mia’ Madonna della Guardia, per farmi aiutare da lei…”.
Altro grande devoto fu il Servo di Dio don Francesco Montebruno (un don Bosco genovese dell’800) che univa l’amore per la ‘Madonna della Guardia’ con quello per i ragazzi a rischio, attirati in città dalla prima industrializzazione selvaggia, lasciati vaganti, senza arte né parte, in cerca di un pezzo di pane. Mentre sul Figogna animava la costruzione dell’attuale magnifico Santuario, giù a Genova metteva in moto risorse e persone per la formazione professionale di migliaia di ragazzi e ragazze. I suoi “Artigianelli” hanno diradato la schiera degli emarginati e arricchito l’umanità di uomini e donne onesti e responsabili.
Più recentemente, il neo-Santo Don Luigi Orione salì spesso a questo Santuario, ogni volta che doveva prendere importanti decisioni. Passò un’intera notte in preghiera, inginocchiato al freddo, davanti al cancello della Cappella dell’Apparizione, prima di buttarsi nella grande avventura dell’acquisto del Paverano, un grande edificio dove sognava di accogliere tanti poveri e malati. E la Madonna non l’ha abbandonato: oggi il Paverano, con i suoi 650 Ospiti e 400 Operatori, è la più grande espressione della carità presente in Genova. [Una bella statua di Don Orione, lo riproduce inginocchiato sul gradino della Cappella, come quella notte].
E conosciamo tutti come il Santo Luigi Orione abbia voluto costruire a Tortona, nell’alessandrino, un magnifico Santuario dedicato, appunto, a “Nostra Signora della Guardia”, innalzando sulla torre campanaria alta 70 metri una statua della Vergine alta 14 metri (la più grande in bronzo del mondo).
Interno del Santuario di “Nostra Signora della Guardia”.
Nell’800 da Genova partirono molti emigranti verso il “Nuovo Mondo”, in cerca di un futuro migliore, portando con sé, sempre, la “Madonna della Guardia”. Nel ‘filone missionario’ si inserì anche Don Orione; così, dopo Bernal [= Bernol ?] (Buenos Aires, in Argentina), in tanti altri Paesi del mondo la “Madonna della Guardia” fu fatta conoscere: in Libia, in Alaska, nell’America del Nord, in India, nella Repubblica Centroafricana, in Tanzania, nel Burundi, in Costa d’Avorio, in Australia, ecc.
Una singolare nota di colore consente di aggiungere a quest’elenco il gesto del primo astronauta italiano, l’ing. Franco Malerba, che portò con sé – missione simbolica di universalismo planetario – l’immagine della “Madonna della Guardia” sullo Shuttle in orbita spaziale attorno alla terra. Tornato felicemente dal viaggio spaziale, venne alla ‘Guardia’ a ringraziare la Vergine e a deporre la sua testimonianza fra gli ex-voto…
Tra gli altri più noti Santuari mariani della Liguria vanno annoverati: