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Papa Francesco e il calcio: la testimonianza di un dirigente della sua “squadra del cuore”

Posté par atempodiblog le 22 juillet 2013

Papa Francesco e il calcio: la testimonianza di un dirigente della sua “squadra del cuore”
di Radio Vaticana

Papa Francesco e il calcio: la testimonianza di un dirigente della sua “squadra del cuore” dans Papa Francesco I k7d4
Atlético San Lorenzo de Almagro

Amante del calcio fin da bambino, Jorge Mario Bergoglio è da sempre tifoso dell’Atletico San Lorenzo, uno dei 5 club di Buenos Aires. Su questa passione calcistica di Papa Francesco, Luca Collodi ha raccolto la testimonianza di José Cáprio, già segretario generale dell’Atletico San Lorenzo de Almagro:

R. – Bueno, la afición del Papa Francisco
Il tifo di Papa  Francesco, che per noi è ancora Jorge Bergoglio, è nato tanto tempo fa. Il quartiere Boedo di Buenos Aires, è un quartiere vicino al nostro terreno di gioco. Sin da bambino, Bergoglio ha manifestato il suo amore e il suo interesse per i colori rosso-blu dell’Atletico San Lorenzo de Almagro. Ha fatto parte del club, ha praticato lo sport, anche il rugby, assieme al padre. E’ sempre stato legato al movimento istituzionale e sportivo del nostro San Lorenzo. E’ un fervente tifoso!

D. – Papa Francesco è appassionato ma anche esperto di calcio?
R. – El està al tanto… E’ informato su tutti gli aspetti calcistici. S’intende di calcio, come di tante altre cose. E’ un pastore, quindi sta in contatto con il suo gregge, e qui, in Argentina, tanto gregge si occupa di calcio. Perciò lui conosce e si aggiorna quotidianamente.

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Papa Francesco benedice il gagliardetto del Toro

D. – Il Papa si interessa anche di calcio internazionale?
R. – Los argentinos en general… Noi argentini, in generale, siamo molto appassionati di calcio. Seguiamo il calcio italiano, quello spagnolo, vediamo in televisione molti campionati e molte squadre. Quindi, non mi sembrerebbe per niente strano che Papa Francesco fosse informato sul calcio mondiale.

D. – C’è una squadra  italiana che segue, in particolare?
R. – No, eso no lo se… Questo non lo so, realmente non lo so. So che era socio e simpatizzante del nostro San Lorenzo e molto partecipe della vita del club. E’ venuto a celebrare una Messa il giorno del centenario del nostro club – un fatto molto importante – però non so se sia tifoso di un’altra squadra, per esempio in Italia.

D. – Il Papa  ha la tessera numero 88235N-0 del San Lorenzo e la domenica era sempre in  tribuna allo stadio per seguire la partita…
R. – Si, por supuesto… Sì, naturalmente. Lui seguiva sempre le nostre partite, collaborava con noi. Noi abbiamo un’origine salesiana: il nostro club è stato fondato da un prete salesiano, padre Lorenzo Massa, nel 1908. E il cardinale Bergoglio, Papa Francesco, aveva un’affinità importante con l’origine del nostro club, che fu fondato da un prete.

D. – Un grande tifoso del San Lorenzo era il più grande scrittore del mondo del calcio, l’argentino Osvaldo Soriano. Si sono mai incontrati, secondo lei, Osvaldo Soriano e Papa Francesco?
R. – Yo no se si… Non so se si siano incontrati in privato, però sono sicuro  che Papa Francesco conoscesse i libri di Soriano, che oltre ad essere un grande scrittore, condivideva l’amore per i colori rosso-blu della nostra maglia.

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Una maglia del Toro per il Papa “granata”

D. – In Italia, a Catania, Milano e Roma, giocano molti giocatori argentini. Come in Inghilterra, Francia e Spagna…
R. – En el Catania hemos entendido… Nel Catania, che ha in rosa dieci giocatori argentini, sappiamo che ci sono oggi tre giocatori che sono passati dal San Lorenzo: Papu Gomez, Bergessio e Barrientos, che è nato calcisticamente nel club e ha passato moltissimo tempo con il San Lorenzo.

D. – Il San Lorenzo pensa di venire per una tournèe in Italia e giocare davanti al Papa?
R. – Bueno, con esto que el cardenal Bergoglio… Il fatto che il cardinale Bergoglio sia stato eletto Papa apre opportunità molto importanti e molto belle in un momento così importante per il nostro club, perché sia conosciuto maggiormente a livello mondiale.

D. – Papa Francesco suggerisce alla squadra tattiche particolari da applicare in campo?
R. – El està muy atento… E’ molto attento a tutto quello che riguarda il calcio, è in contatto con tutto questo. Quando si ritirò nel 2003 un grande giocatore argentino, Alberto Acosta, più volte cannoniere come dite voi, del San Lorenzo, parlava spesso con lui della posizione da tenere in campo. Conosce realmente il gioco del calcio.

D. Come ha festeggiato il club alla nomina di Papa Francesco, abbonato e socio dell’Atletico San Lorenzo?
R. – La società, a nome del  presidente Matìas Lammens e del segretario generale Marcelo Vazquez, hanno indirizzato un saluto al Papa, “Il Papa del San Lorenzo”, ricordando come il Papa abbia partecipato a momenti importanti per la vita della polisportiva San Lorenzo: dalla celebrazione del Centenario del club all’inaugurazione della cappella dell’Istituzione.

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6yg5 Gioco e vita, di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI

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Amiamo Maria ed amaremo Gesù con un amore più vivo

Posté par atempodiblog le 22 juillet 2013

Amiamo Maria ed amaremo Gesù con un amore più vivo dans Citazioni, frasi e pensieri Dolindo-Ruotolo

“Siamo devoti di Maria,   
coltiviamo nel cuore ogni giorno questa devozione   
con particolari ossequi resi alla Madre di Dio,   
chiamiamola mamma nostra;   
ricorriamo a Lei in ogni momento,
perché Maria ci dona Gesù
e ci rende familiari con Lui.

Non c’è cosa più stolta quanto il temere
che l’amore a Maria dispiaccia a Gesù,
o quanto il dire, con un paragone stolto,
che si ama più Gesù che Maria.

No! Questi due amori sono inseparabili;
non si può amare Gesù senza amare Maria,
e se per ipotesi si amasse solo Maria,
Essa penserebbe a darci Gesù.

Colei che diede al mondo il Redentore
lo dà continuamente alle anime;
Colei che fu ripiena di grazie,
le dispensa ai fedeli;
Colei che curò la Chiesa nascente nel Cenacolo,
la cura continuamente in tutti i secoli.

Amiamo dunque Maria,
ed ameremo Gesù con un amore più vivo,
con quell’amore ineffabile
che la nostra Mamma Celeste ci comunicherà
dal suo purissimo Cuore”.

di Don Dolindo Ruotolo

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Il segreto di Aparecida

Posté par atempodiblog le 22 juillet 2013

Il segreto di Aparecida
di Antonio Socci – Libero

Il segreto di Aparecida dans Nostra Signora Aparecida aparecida-brasile

Sulla copertina di “Time”, uscita mentre il Santo Padre è in viaggio per il Brasile, c’è una sua foto con questo titolo: “The People’s Pope”. Cioè il Papa della gente o meglio “il Papa del popolo”.
Si può dire in effetti che Francesco incarna, nel suo esempio, nel suo insegnamento, nella sua storia e nella sua figura di pastore quella “vera teologia della liberazione” che per anni Joseph Ratzinger e Giovanni Paolo II hanno annunciato.
Mentre mostravano gli errori della “teologia della liberazione” che si era diffusa negli anni Settanta in Sudamerica, quella di teologi come Gustavo Gutierrez, Camillo Torres, i fratelli Leonardo e Clodoveo Boff, poi Jon Sobrino e altri, che s’illudevano di realizzare il Vangelo abbracciando le analisi marxiste, la lotta di classe e la rivoluzione. Un errore drammatico.

LA SVOLTA DI BOFF
Di recente proprio uno di loro, Clodoveo Boff, è intervenuto per dare ragione alla Chiesa di Ratzinger, di Giovanni Paolo II e quindi – lo vedremo – di Bergoglio.

L’11 marzo ha rilasciato un’intervista, al giornale brasiliano “Folha de S. Paulo”, annunciata con questo titolo: “Irmão de Leonardo Boff defende Bento 16 e critica Teologia da Libertação”.
Clodoveo Boff, facendo riferimento a quanto scrisse l’allora cardinale Ratzinger, dice: “egli ha difeso il progetto essenziale della teologia della liberazione: l’impegno per i poveri a causa della fede. Allo stesso tempo, ha criticato l’influenza marxista. La Chiesa non può avviare negoziati per quanto riguarda l’essenza della fede: non è come la società civile dove la gente può dire quello che vuole. Siamo legati ad una fede e se qualcuno professa una fede diversa si autoesclude dalla Chiesa. Fin dall’inizio ha avuto chiara l’importanza di mettere Cristo come il fondamento di tutta la teologia”.
Invece “nel discorso egemonico della teologia della liberazione”, riconosce Clodoveo Boff, “ho avvertito che la fede in Cristo appariva solo in background. Il ‘cristianesimo anonimo’ di Karl Rahner era una grande scusa per trascurare Cristo, la preghiera, i sacramenti e la missione, concentrandosi sulla trasformazione delle strutture sociali”.
Il teologo ha concluso con un ricordo personale molto significativo: “Negli anni ’70 il card. Eugenio Sales mi ha ritirato la certificazione per l’insegnamento della teologia presso l’Università Cattolica di Rio. Sales mi ha affabilmente spiegato: ‘Clodoveo, penso che ti sbagli. Fare del bene non basta per essere cristiani, l’essenziale è confessare la fede’. Aveva ragione, infatti la Chiesa è diventata irrilevante. E non solo essa, ma Cristo stesso”.
Se dunque “quella” teologia della liberazione è naufragata, insieme ai sistemi marxisti, è cresciuta  la “vera” teologia della liberazione. Proprio Ratzinger ne è stato un forte promotore e Bergoglio ne è il frutto maturo.
E qui si scopre di nuovo il filo rosso che lega i due uomini di Dio. E’ noto infatti che Bergoglio fu in America Latina uno dei più accorati sostenitori di questa via indicata dalla Chiesa, cioè l’abbraccio dei poveri, sia nella vita materiale che in quella spirituale, la denuncia delle ingiustizie profonde che opprimevano tanti popoli, ma con l’annuncio del Vangelo e non dell’ideologia marxista.
Quel legame porta fino al Conclave del marzo scorso. E’ proprio il viaggio di papa Francesco in Brasile, per la Giornata mondiale della gioventù, che permette di scoprirlo. Lo ha fatto notare Lucio Brunelli con un articolo sul sito “Terre d’America” di Alver Metalli.

TUTTO COMINCIA CON MARIA
Brunelli, sottolineando “l’insolito destino” che “continua a legare il papa regnante e il papa emerito” – oltre all’affetto e alla stima personale – indica un luogo significativo: il santuario mariano di Aparecida, che è il cuore cristiano del Brasile.
E’ lì, ai piedi della Madonna, che papa Francesco andrà a pregare il 24 luglio prima di recarsi all’appuntamento con due milioni di giovani. E proprio in quel santuario si era recato Benedetto XVI il 13 maggio 2007, attorniato da una folla immensa. Perché ad Aparecida era in corso la quinta conferenza generale dell’episcopato dell’America Latina e dei Caraibi.
“Fu quell’assemblea” spiega Brunelli “a consacrare la figura dell’arcivescovo di Buenos Aires, Bergoglio, come leader continentale della Chiesa latinoamericana. La sua reputazione di uomo di Dio era già nota. La sua condotta di vita, lo spazio che riservava alla preghiera, il rifiuto del lusso e l’attenzione evangelica ai poveri, erano tratti ben conosciuti da molti suoi confratelli. Non a caso molti di loro lo avevano già votato nel conclave del 2005. Ma ad Aparecida i vescovi latinoamericani (e non solo loro) scoprirono anche le capacità di ‘governo’ di Bergoglio”.
Egli infatti era stato eletto alla presidenza della commissione che doveva scrivere il documento finale, un compito delicato perché doveva indicare la strada per una Chiesa complessa, nel continente più cattolico del mondo e proprio mentre erano in corso tumultuosi cambiamenti (il baratro del default argentino, l’impetuosa crescita economica brasiliana).
Bergoglio riuscì a far esprimere in armonia tutte le diverse sensibilità e – dice Brunelli – “valorizzò insieme la devozione popolare e le istanze più autentiche della teologia della liberazione, depurata dalla crosta ideologica degli anni 70”.
Nell’omelia che pronunciò lì ad Aparecida il 16 maggio 2007, dopo la partenza di papa Benedetto, si vede davvero in anticipo  – sottolinea Brunelli – tutto papa Francesco:  “Lo Spirito proietta la Chiesa verso le periferie, non solo le periferie geografiche del mondo conosciuto della cultura, ma le periferie esistenziali. Lo Spirito ci giuda, ci conduce sulla strada verso ogni periferia umana: quella della non conoscenza di Dio … dell’ingiustizia, del dolore, della solitudine, della mancanza di senso… ”.
In una successiva intervista a “30 Giorni” ringraziò esaltò papa Benedetto per aver voluto valorizzare il contributo di tutti. Poi concluse: “Il documento di Aparecida non si esaurisce in se stesso, non chiude, non è l’ultimo passo, perché l’apertura finale è sulla missione. L’annuncio e la testimonianza dei discepoli. Per rimanere fedeli bisogna uscire. Rimanendo fedeli si esce. Questo dice in fondo Aparecida ”.
Brunelli osserva: “Non è azzardato affermare che proprio ad Aparecida si nasconda parte del segreto dell’elezione di Bergoglio al soglio pontificio. Furono alcuni cardinali brasiliani, a partire dal suo amico Claudio Hummes, arcivescovo emerito di San Paolo, i primi a promuovere la sua candidatura durante l’ultimo conclave. Molti forse ricordano la foto di Francesco, dopo l’elezione, su un mini bus insieme ad altri allegri porporati. Seduto accanto a lui c’era il cardinale di Aparecida, Raymundo Damasceno Assis. ‘Nel momento in cui scattarono quella foto – ci ha confidato – ricordavamo con il nuovo papa il clima fraterno vissuto durante l’assemblea dei vescovi del continente, e lo stavo giusto invitando a tornare ad Aparecida, in occasione della Giornata mondiale della gioventù’ ”.
Il nuovo papa disse subito sì: voleva tornare lì da Maria, colei da cui tutto comincia.

PAROLA DI NEMICO
Proprio il nemico giurato di Bergoglio, l’intellettuale argentino Horacio Verbitsky, quello che ha definito il nuovo papa “una disgrazia, per l’Argentina e per il Sudamerica”, fa capire che Francesco, atteso in Brasile da un mare di persone, sarà un vero segno di rinascita cristiana.
Infatti ha irosamente dichiarato al “Fatto quotidiano” che “il suo populismo di destra è l’unico che può competere con il populismo di sinistra. Immagino che il suo ruolo nei confronti del nostro continente sarà simile a quello di Wojtyla verso il blocco sovietico del suo tempo, sebbene ci siano differenze fra le due epoche e i due uomini. Bergoglio combina il tocco populista di Giovanni Paolo II con la sottigliezza intellettuale di Ratzinger. Ed è più politico di entrambi”.
Significa che è e sarà un grande Papa. Né di destra né di sinistra: di Cristo.

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Novena del Beato Giustino Maria della SS. Trinità Russolillo

Posté par atempodiblog le 22 juillet 2013

NOVENA DEL BEATO GIUSTINO MARIA DELLA TRINITÀ (RUSSOLILLO), APOSTOLO DELLE DIVINE VOCAZIONI E DELLA SANTIFICAZIONE UNIVERSALE
Tratta da: Parrocchia Sant’Andrea di Conversano

Questa novena può essere recitata in preparazione della festa del Beato, il 2 agosto, dal 24 luglio al 1 agosto, o in qualsiasi momento per le proprie necessità.

L’esercizio del perdono dans Citazioni, frasi e pensieri Beato-Giustino-Maria-Russolillo
Immagine tratta da: Mis ilustraciones

(Per implorare la sua intercessione per le grazie particolari)

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

- Angeli e Santi tutti di Dio,
- intercedete per noi.

- Regina di tutti santi, mediatrice di tutte le grazie, Madre del bell’amore.
- Prega per noi.

Cuore Eucaristico di Gesù, uniscici perfettamente alla tua adorazione, ringraziamento, riparazione e preghiera; facci con te una sola ostia di sacrificio alla Trinità e sacramento alle anime.

Vieni Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del Tuo amore.

- Manda il Tuo Spirito e tutto sarà creato,
- e rinnoverai la faccia della terra.

PREGHIAMO
O Dio, che hai istruito i tuoi fedeli illuminando il loro cuore con la luce dello Spirito Santo, concedi a noi di avere nello stesso Spirito il gusto del bene e di godere sempre del suo conforto. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera per la canonizzazione del Beato Giustino Maria della SS. Trinità e per chiedere grazie

SS. Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, che per il bene della Chiesa ricolmaste di doni il Beato Giustino Maria della Trinità, e ne faceste un sacerdote pio e zelante, un apostolo delle Divine Vocazioni e un profondo cultore della vostra Gloria, della vostra Volontà e del vostro Amore per la Santificazione Universale ed Unione Divina delle anime, concedeteci la grazia di sperimentare l’efficacia della sua intercessione e di imitarne la pietà, l’umiltà, la pazienza, lo zelo e la benignità verso tutti.
Fate che la grazia (…) che per sua intercessione vorrete concederci sia di nostro spirituale profitto ed affretti qui in terra, la sua canonizzazione.
(tre gloria in onore alla SS. Trinità)

LITANIE DEL BEATO GIUSTINO MARIA DELLA TRINITÀ

Signore pietà                                                                                                         Signore pietà
Cristo pietà                                                                                                            Cristo pietà
Signore pietà                                                                                                         Signore pietà

Cristo ascoltaci                                                                                                     Cristo ascoltaci
Cristo esaudiscici                                                                                                 Cristo esaudiscici

Padre celeste, Dio                                                                                                 abbi pietà di noi
Figlio Redentore del mondo, Dio 
Spirito Santo, Dio   
Santa Trinità, unico Dio   

Beato Giustino, amante della SS Trinità                                                          prega per noi
Beato Giustino, servo del Padre
Beato Giustino, servo del Verbo fatto carne
Beato Giustino, servo dello Spirito Santo
Beato Giustino, servo di Maria sempre Vergine
Beato Giustino, servo di Maria Celeste Superiora
Beato Giustino, servo di San Giuseppe
Beato Giustino, servo dei santi
Beato Giustino, servo delle Divine Vocazioni
Beato Giustino, servo dei Sette Spiriti Assistenti al trono di Dio
Beato Giustino, servo dei Cori Angelici
Beato Giustino, servo degli Angeli Custodi
Beato Giustino, servo della misericordia
Beato Giustino, cultore delle Sante Ispirazioni
Beato Giustino, adoratore del Preziosissimo Sangue
Beato Giustino, amante della Liturgia
Beato Giustino, amante del Sacro Cuore
Beato Giustino, amante del Cuore Immacolato
Beato Giustino, apostolo del catechismo
Beato Giustino, apostolo degli adolescenti
Beato Giustino, apostolo dei giovani
Beato Giustino, apostolo delle divine vocazioni
Beato Giustino, evangelizzatore dell’Unione Divina
Beato Giustino, promotore della Santificazione Universale
Beato Giustino, promotore della santità sacerdotale
Beato Giustino, promotore dell’Unione Divina
Beato Giustino, fondatore dei Vocazionisti
Beato Giustino, ministro della Chiesa
Beato Giustino, ricco di carismi
Beato Giustino, operatore di prodigi
Beato Giustino, guaritore degli ammalati
Beato Giustino, scrutatore delle menti e dei cuori
Beato Giustino, esemplare della croce
Beato Giustino, specchio della carità
Beato Giustino, specchio della rinuncia
Beato Giustino, specchio della mortificazione
Beato Giustino, specchio della vita evangelica
Beato Giustino, specchio della perfetta obbedienza
Beato Giustino, specchio della purità sacerdotale
Beato Giustino, specchio della contemplazione

Sii propizio                                                                                                                Ascoltaci, Signore
Sii propizio                                                                                                                Esaudisci, Signore

Nella Tua misericordia                                                                                           Salvaci, Signore
Da ogni male
Da ogni peccato
Dalle insidie del demonio
Dalla morte eterna
Per i meriti del Beato Giustino Maria
Per il suo ardente amore
Per il suo instancabile zelo
Per la sua straordinaria laboriosità
Per le sue penitenze
Per la sua volontaria povertà
Per la sua perpetua castità
Per la sua perfetta obbedienza
Per la sua profonda umiltà
Per la sua rara costanza
Per tutte le altre sue virtù
Per i meriti di tutti i vocazionisti vivi e defunti
Per i meriti di tutti i benefattori vivi e defunti

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo                                                      Perdonaci,  Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo                                                      Esaudiscici, Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo                                                      Abbi pietà di noi

- Prega per noi, Beato Giustino Maria.
- Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo

PREGHIAMO
O mio Dio e mio tutto, Padre, Figlio e Spirito Santo, la vostra volontà si adempia, il vostro amore trionfi, la vostra gloria risplenda in me e in tutti sempre più, come in Voi stesso. O mio Dio e mio tutto.

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