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Le aspettative

Posté par atempodiblog le 13 juillet 2013

Le aspettative dans Diego Manetti yenj

Le aspettative su Gesù
Tratto da una catechesi audio di Diego Manetti ad Assisi

Il primo impedimento alla fede è il pensare che quello che noi già conosciamo, gli schemi, cui sovente ci appoggiamo, siano sufficienti per preparare la venuta di Gesù. Se Gesù non rientra in questi schemi, non è Lui, non Lo riconosco. Abbiamo delle attese. E’ legittimo avere delle aspettative? Certo… ma bisogna essere liberi, amare la Verità più delle proprie idee.

Un caso su tutti… nel collegio apostolico rientra uno che aveva grandi aspettative su Gesù: Giuda.

Pensava che da Gesù sarebbe venuta la liberazione di Israele. Aveva già le sue attese, non guardava e non ascoltava quello che gli accadeva davanti agli occhi. E’ stato tre anni con Gesù, non lo ha voluto riconoscere.

Diciamo che Giuda prima di tradire, si è sentito tradito! In che senso? Aveva le sue aspettative! Aveva la sua idea di Gesù. Se Gesù non rispondeva a quella che era la sua attesa… e allora tanto valeva consegnarLo nelle mani dei sommi sacerdoti.

E vedete che fine ha fatto Giuda. Un traditore incapace di pentirsi. Incapace fino all’ultimo di riconoscere in Gesù il Figlio di Dio.

divisore dans Medjugorje

Le aspettative sugli altri
di Chiara Amirante

x6dc dans Fede, morale e teologia

Quando le relazioni sono inquinate dalle nostre pretese ed attese su come gli altri dovrebbero comportarsi nei nostri confronti ci sentiamo continuamente feriti perché le nostre aspettative vengono per lo più disilluse; diventiamo incapaci di vedere e apprezzare altri gesti di amore nei nostri confronti. Quando non ci aspettiamo più niente dagli altri impariamo finalmente a dare valore a tutto quanto le persone ci donano e sappiamo gioirne sinceramente.

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«Sarebbe sciocco rinunciare al consiglio di Benedetto»

Posté par atempodiblog le 13 juillet 2013

«Sarebbe sciocco rinunciare al consiglio di Benedetto»
In una telefonata all’amico ex alunno Jorge Milia, Papa Francesco parla dell’affetto per il predecessore

Andrea Tornielli – Vatican Insider

«Sarebbe sciocco rinunciare al consiglio di Benedetto» dans Andrea Tornielli ckx0

«Non ti immagini l’umiltà e la saggezza di quest’uomo… Non ci penso nemmeno a rinunciare al consiglio di una persona del genere, sarebbe sciocco da parte mia!». Sono parole di Papa Bergoglio riferite al suo predecessore, Benedetto XVI. Parole dette per telefono a Jorge Milia, giornalista, scrittore ed ex alunno di Bergoglio. Le riporta lo stesso Milia in un articolo pubblicato sul blog di Alver Metalli Terre d’America.

Lo scrittore inizia col dire che il Papa con lui si è lamentato per aver ricevuto una sua lettera di ben dodici pagine. «Ma non puoi negare che ti ho fatto ridere…» gli ha risposto Milia. «Ha riso. Per quelle ragioni che nessuno può spiegare, tanto meno io, tollera ancora la mia prosa come tanti anni fa, quando eravamo professore e alunno. Gli ho detto che avevo iniziato a leggere l’enciclica Lumen Fidei e lui ha declinato ogni merito personale.

Ha commentato che Benedetto XVI aveva fatto la maggior parte del lavoro, che era un pensatore sublime, non conosciuto o capito dalla maggior parte delle persone». Poi lo scrittore riferisce altre parole del Pontefice: «Oggi ero con el viejo, il vecchio … – l’ha chiamato così, all’argentina, con quel carattere affettuoso che diamo alla parola – abbiamo chiacchierato molto; per me è un piacere scambiare idee con lui»  «E davvero quando parla di Ratzinger – rimarca Milia – lo fa con riconoscenza e tenerezza. A me fa un po’ l’effetto di uno che ha ritrovato un vecchio amico, un ex compagno di classe, di quelli che si fanno vedere di tanto in tanto, che a scuola frequentavano uno o due corsi dopo il nostro e che in qualche modo ammiravamo, magari con le differenze che il tempo aveva levigato, ammorbidito».   Francesco per telefono ha aggiunto all’amico ex alunno: «Non ti immagini l’umiltà e la saggezza di quest’uomo».

Milia ha ribattuto: «Allora tienilo vicino…». «Non ci penso nemmeno – ha replicato il Papa – a rinunciare al consiglio di una persona del genere, sarebbe sciocco da parte mia!». A proposito dell’accessibilità nel rapporto con le persone, Francesco ha confidato all’amico: «Non è stato facile, Jorge, qui ci sono molti “padroni” del Papa e con molta anzianità di servizio». «Poi ha commentato – scrive Milia – che ogni cambiamento che ha introdotto gli è costato degli sforzi (e, suppongo, dei nemici …) Tra questi sforzi la cosa più difficile è stata di non accettare che gli gestissero l’agenda. Per questo non ha voluto vivere nel palazzo, perché molti Papi hanno finito con il diventare “prigionieri” dei loro segretari».

«Sono io che decido chi vedere – ha detto Francesco all’ex alunno – non i miei segretari…  A volte non posso vedere chi vorrei, perché devo vedere chi chiede di me». «Questa frase mi ha molto colpito – osserva lo scrittore -. Io, che non sono Papa e non ho il suo potere, sento il cuore che si accelera quando aspetto un caro amico e non so proprio se darei la precedenza ad un altro al suo posto. Lui, invece, si priva dell’incontro che vorrebbe per stare con chi lo richiede. Mi ha detto che i Papi sono stati isolati per secoli e che questo non va bene, il posto del Pastore è con le sue pecore…».

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India, inaugurata una sede di Radio Maria

Posté par atempodiblog le 13 juillet 2013

India, inaugurata una sede di Radio Maria
L’emittente missionaria sbarca a Cochin, nel Kerala. “La devozione alla Vergine è radicata tra i cattolici del Paese”

di Vatican Insider

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Taglio del nastro ufficiale per la sede della Web Radio Maria India nella mattinata di domenica 30 giugno. Una solenne benedizione ha dato inizio alla giornata nella città di Cochin (regione del Kerala). L’inaugurazione è avvenuta alla presenza dei membri del governo dell’India e di World Family of Radio Maria, nella persona di Padre Francisco Palacios. A fare gli onori di casa Padre Raphael Kootumghal, direttore della stazione radio indiana.

Presenti anche varie autorità ministeriali ed un centinaio di volontari, sacerdoti, laici e suore. S.E.Mons. Joseph Kariyil, Vescovo di Cochin, ha benedetto gli studi, certo che questa emittente cattolica possa essere protagonista di un progetto ambizioso: portare la  Buona Novella agli abitanti di un Paese in rapida crescita, i quali hanno bisogno di conoscere la salvezza e la misericordia di Gesù, nostro redentore.

India, inaugurata una sede di Radio Maria dans Articoli di Giornali e News tff

L’apertura di Radio Maria a Cochin rappresenta uno degli undici progetti finanziati dalla corsa di solidarietà Mariathon (www.mariathon.org), svoltasi a livello mondiale dal 10 al 12 maggio scorso.

La storia di Radio Maria in India inizia dall’ispirazione di un sacerdote indiano (Padre Raphael) che in missione in Ecuador ebbe modo di conoscere e partecipare ai programmi di Radio Maria, rendendosi conto della forza di conversione di questo dono di Maria. Al rientro in India dopo la sua esperienza missionaria, Padre Raphael informa il proprio Vescovo sulla possibilità di creare un’emittente missionaria ed evangelizzatrice: prendendo i contatti con gli uffici di World Family of Radio Maria in Italia, chiede l’opportunità di organizzare un incontro in India. Nell’ottobre 2008,con la visita nella Diocesi di Cochin, inizia lo studio di fattibilità che ha portato alla nascita della Web Radio Maria India, è accessibile all’indirizzo www.radiomaria.org.in

“Siamo convinti e fiduciosi che la nostra Madre ci aiuterà – sono state le parole del direttore P.Raphael – Grazie ai missionari che hanno dedicato la loro vita per diffondere la fede cattolica, la devozione alla Beata Vergine Maria è profondamente radicata tra le famiglie di cattolici nel nostroPaese. Un culto che si sta diffondendo anche tra gli indù, musulmani e buddisti. Non viene vista come una minaccia, ma come una madre che cura, ama i propri figli, portando grazie alle persone. Per questo Maria è una chiave importante per l’evangelizzazione dell’India”.

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