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La nostra vocazione: nel nostro cuore ci deve essere l’amore che c’è in Dio

Posté par atempodiblog le 2 juillet 2013

La nostra vocazione: nel nostro cuore ci deve essere l’amore che c’è in Dio
di
Padre Livio Fanzaga – Radio Maria

La nostra vocazione: nel nostro cuore ci deve essere l’amore che c’è in Dio dans Anticristo 6hxk

I catechisti dicono che se vanno a dire ai giovani che i rapporti prematrimoniali sono contro la volontà di Dio quelli lasciano le chiese e allora tacciono. Si oscura il peccato, ma questo è un atteggiamento profondamente sbagliato e non è l’atteggiamento di Gesù Cristo.

I catechisti così sono sciocchi e non amano il prossimo quando tacciono i comandamenti di Dio che ci dicono il bene da fare e il male da evitare. Far percorrere certe strada che fanno si che uno divenga più debole, più fragile… fanno si che uno va sotto l’influsso del Maligno.
L’atteggiamento di chi dice che non è un male è sbagliato perché lascia quella persona sotto la sua malattia spirituale, la lasci nel fango, lo prendi in giro.

Oggi il mondo inganna perché nega il male e dice che il male è un bene. Ciò che noi chiamiamo un male per loro è un bene, dicono che il divorzio fa bene, la masturbazione fa benissimo, la prostituzione è tutta salute, e così via… Questo è il mondo. Così il mondo, ragazzi miei, in questo modo incrementa il vizio, disgrega la natura umana. A forza di esaltare il male gli uomini sono brutti e cattivi, sono egoisti, sono inaffidabili e sono impietosi, infelici e insensibili. Che umanità c’è?

Il mondo ci vuol dar ad intendere che facendo il male si sta bene. E’ una menzogna satanica. Anche un moto di invidia, di gelosia, di impurità dal fondo del cuore è veleno satanico che inquina.
La grazia dello Spirito Santo illumina, aiuta, stimola, perché non sempre riusciamo a fare il bene subito, ma la volontà tesa al bene è quella a cui guarda Dio. Gesù non guarda i risultati… quando noi siamo impegnati a mettere in pratica i Comandamenti, a mettere in pratica il Vangelo, specialmente nelle sue esigenze più costose… Gesù non guarda i risultati perché quelli ce li da Lui, ma guarda all’intenzione cioè alla tensione della nostra volontà. Guarda a quello che noi vogliamo fare, guarda – come direbbe santa Caterina da Siena – ai nostri santi desideri.

Anche se facciamo dei ruzzoloni, Dio guarda “l’affocato desiderio”. La messa in pratica Dio ce la dà pian piano, nella misura in cui siamo umili, perché se Lui ci da il risultati quando non siamo umili noi ci prendiamo il merito… Quando abbiamo rotto il ‘naso’ parecchie volte e siamo diventati umili, allora Dio ci da il risultato… così noi ringraziamo Lui e non diciamo “come sono bravo”.
E’ fondamentale desiderare la santità con tutto il cuore.
Perciò i catechisti non tengono conto che l’uomo è fragile, è debole, e di qual è l’attegiamento di Gesù verso i peccatori…

La malattia va denunciata e nel medesimo tempo per il malato la massima comprensione. Un confessore che si meravigliasse per i peccati non è adatto a confessare.

Gesù davanti alla peccatrice piena di peccati che gli ungeva i piedi dice “va’”, mica gli ha detto quante volte…  ha detto “va’ e non peccare più”, leggeva nei cuori, subito ha perdonato.
Gesù ci indica un ideale così grande di santità che non siamo capaci di mettere in pratica perché… L’Occidente si sta ribellando al Cristianesimo e i motivi non riguardano tanto la fede… anche se poi tirano fuori i motivi di fede… La fede cristiana ha anche una solida base razionale, è qualcosa di formidabile… Se l’Occidente vuole disfarsi del cristianesimo è per la morale… In questo secolo in cui si è attuata la rivoluzione sessuale, la morale della Chiesa diventa un motivo per buttar via il Cristianesimo… Siccome il Cristianesimo vuole arginare quella che è una dittatura dell’istinto sessuale che c’è in Occidente, proprio l’Occidente vuole liberarsi del Cristianesimo.

Si dice che è una morale troppo severa, che non è alla portata degli uomini. Infatti, senza la grazia non si può riuscire a metterla in pratica. Infatti senza l’aiuto della grazia nessun uomo può mettere in pratica i comandamenti. La morale cristiana ha bisogno dell’aiuto di Dio, ha bisogno della preghiera e della grazia.

Molti dicono: “senza sconti… ci vediamo la prossima volta”… ma nel nostro cuore ci deve essere l’amore che c’è in Dio, questa è la nostra vocazione.
Gesù propone un ideale morale che è quasi divino perché noi siamo creati capaci di Dio e partecipare alla divina natura. Noi siamo stati creati con il fine di essere partecipi della santità  di Dio.
Tutta la morale, tutta la santità consiste nella perfezione dell’amore. L’amore è l’anima di tutte le virtù.

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