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«È grazie ai cattolici se l’Italia ha evitato la deriva sull’etica»

Posté par atempodiblog le 24 juin 2013

«È grazie ai cattolici se l’Italia ha evitato la deriva sull’etica»
Il cardinale Ruini sull’impegno dei credenti: “Se non avessero contato dalla fine della Dc la legislazione italiana sarebbe stata diversa”

di Serena Sartini – Il Giornale

I cattolici in politica «contano» e sono «tutt’altro che irrilevanti». Ne è convinto il cardinale Camillo Ruini, per oltre quindici anni alla guida della Conferenza episcopale italiana, che non smette di ripetere uno slogan a lui tanto caro: «Meglio contestati che irrilevanti».

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Dai cattolici, per il cardinale di Sassuolo, arriva un contributo fondamentale non solo nelle questioni più strettamente legislative e politiche ma soprattutto su quelle etiche e morali, sulle quali la Chiesa tanto si spende. Proprio l’impegno dei cattolici su questo fronte è stato decisivo per «salvare» l’Italia da una deriva che ha invece pervaso la maggior parte dei paesi dell’Europa occidentale.

Eminenza, che contributo può portare il cattolico oggi in politica?
«Il cristiano non può pensare di trasmettere la sua testimonianza semplicemente trovando il consenso. Può trovarlo, ma può anche trovare dissenso e polemica. Ma questo non deve distogliere dalla testimonianza, in tutte le sedi: politiche, culturali, economiche, istituzionali. I cattolici in politica ci sono anche oggi e sono tutt’altro che irrilevanti, e non sono soltanto i membri di una certa organizzazione, ma coloro che condividono e hanno il coraggio di sostenere pubblicamente certi contenuti. Non è vero che non contano: se non avessero contato l’evoluzione della legislazione italiana in questi ultimi vent’anni dalla fine della Dc sarebbe stata molto diversa…».

Un ruolo decisivo anche sulle grandi questioni etiche…
«C’è un’eccezione dell’Italia nel contesto dell’Europa occidentale dove purtroppo, in molti Paesi, si assiste a una deriva sempre più accentuata nelle grandi questioni etiche e antropologiche. Una deriva che, in Italia, certamente non si è avuta, almeno non di quella portata. E questo anche grazie al contributo dei cattolici impegnati in politica».

Come valuta l’attuale situazione politica ed economica che vive il nostro Paese?
«Sono molto preoccupato».

Parlando di Joseph Ratzinger e Jorge Bergoglio, come risponde a quegli intellettuali cattolici che sostengono ci sia una frattura fra la Chiesa di Benedetto XVI e quella di Francesco?
«Sinceramente non vedo nessuna “presunta” frattura. Ogni pontefice ha una propria personalità, ognuno è autenticamente se stesso. Papa Francesco si pone certamente come una grande novità che nessuno vuole negare, sarebbe stolto e miope farlo. Bergoglio ha dato un grande apporto alla Chiesa fin da quando è apparso dalla Loggia delle Benedizioni, portando una grande novità che viene dalla sua personale e profonda esperienza di vita e dalla sua visione pastorale della realtà. Accanto all’originalità di ciascuno, però, c’è una profonda continuità fra i due Pontefici che ha avuto una semplificazione nel fatto che l’Enciclica sulla Fede è stata elaborata nella sostanza da Papa Benedetto XVI e fatta propria da Papa Francesco».

Quale è l’elemento che più l’ha colpita di questi 100 giorni di Pontificato di Francesco?
«Come questo Papa sia riuscito a entrare nel cuore della gente, non attraverso atti demagogici o pubblicitari, ma semplicemente aprendo il suo cuore con semplicità, immediatezza, con il suo amore per il prossimo e la sua sollecitudine concreta e anche attraverso il messaggio e la forza spirituale che trasmette».

Quale eredità lascia Benedetto XVI?
«Il Papa emerito lascia soprattutto una grande eredità teologico-magisteriale. Ratzinger è stato uno dei massimi teologi cattolici del XX secolo. Ma c’è anche un’eredità spirituale trasmessa da un grande uomo di preghiera e che deriva da un forte amore per la liturgia. La sua eredità non si sta estinguendo, ma continua a portare frutti nella Chiesa e nel mondo intero».

Quale sarà secondo lei il contributo che porterà Papa Francesco all’Enciclica sulla Fede?
«Credo che mostrerà tutto il valore esistenziale della fede, che non è un concetto astratto e nemmeno la somma di alcune verità. La fede è verità che opera attraverso la carità e ritengo che questo sarà un aspetto che Papa Francesco sottolineerà con forza».

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Cosa sta accadendo a Medjugorje? E’ una misteriosa vicenda iniziata alle 17,45 di mercoledì 24 giugno 1981…

Posté par atempodiblog le 24 juin 2013

Mistero Medjugorje
di Antonio Socci – Mistero Medjugorje, Ed. Piemme
Tratto da: lo Straniero

Cosa sta accadendo a Medjugorje? E’ una misteriosa vicenda iniziata alle 17,45 di mercoledì 24 giugno 1981... dans Antonio Socci l3wm

Cosa sta accadendo a Medjugorje?
“Ho fatto circa 2.000 chilometri fra terra e mare sulle tracce di una donna. E’ una donna di “una bellezza indescrivibile”, assicura chi l’ha incontrata” .
Così Antonio Socci racconta il suo primo viaggio a Medjugorje, sui luoghi dove, il 24 giugno 1981, alcuni adolescenti videro su una collinetta, nei pressi del villaggio bosniaco, una giovane ragazza, splendida, dolce, che si sarebbe presentata come la “Beata Vergine Maria” e che tuttora appare loro quotidianamente. A oltre vent’anni di distanza, oggi che Medjugorje è diventata meta di milioni e milioni di pellegrini, Socci ricostruisce, attraverso una rigorosa indagine giornalistica, la storia e il mistero di questi fatti: visita i luoghi, incontra i protagonisti, ascolta sacerdoti, teologi, scienziati. Alla ricerca delle ‘prove’ delle apparizioni, scandagliando i miracoli che là si sono verificati, i messaggi che sono stati dati all’umanità e soprattutto il contenuto dei ‘dieci segreti’: fatti eccezionali del futuro prossimo che i sei veggenti riveleranno, su indicazione della Vergine, tre giorni prima del loro accadere. L’ipotesi conclusiva è sorprendente e sconvolgente: riguarda il futuro di ognuno di noi.

Dall’Introduzione del libro di Antonio Socci Mistero Medjugorje (edizioni Piemme)

Cosa sta accadendo a Medjugorje? E’ una misteriosa vicenda iniziata alle 17,45 di mercoledì 24 giugno 1981. Si crede di saperne quanto basta, ma non è così. La maggior parte ignora, per esempio, che oggi questa storia è tutt’altro che conclusa, anzi pare sia solo agli inizi perché promette sviluppi sconvolgenti proprio nei prossimi anni. Medjugorje (pronuncia: Megiugorie), paesino dell’Erzegovina sperduto e sconosciuto a tutti, è diventato uno dei luoghi più visitati della terra. Solo dal 1981 al 1990 venti milioni di persone sono andati là pellegrini, nonostante le difficoltà del viaggio, i problemi (a quel tempo) del regime e l’assenza di pellegrinaggi ufficiali. Vittorio Messori ha definito questo fenomeno come “il maggior movimento di masse cattoliche del postconcilio” (ma in realtà l’afflusso non si è limitato ai cattolici: è arrivata là gente di tutti i tipi). Addirittura il papa (Giovanni Paolo II, ndr) avrebbe detto a un vescovo: “Medjugorje è il centro spirituale del mondo”.

Ma davvero una giovane donna bellissima, che afferma di essere la madre di Cristo, appare ogni giorno da 23 anni a sei ragazzi di questo villaggio? E cosa accade nel corso di queste apparizioni? Che si sa dei “dieci segreti” che sarebbero stati consegnati ai veggenti e che riguardano il destino del mondo nei prossimi anni? Si tratta di “segreti” analoghi a quelli di Fatima?

I vescovi dell’Oceano indiano che il 24 novembre 1993 furono ricevuti dal Papa e s’intrattennero con lui a cena, riferirono in seguito che la conversazione finì a un certo momento su Medjugorje e il Santo Padre avrebbe detto: “Questi messaggi sono la chiave per comprendere ciò che avviene e ciò che avverrà nel mondo”. Secondo padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria e autore di molti importanti libri su Medjugorje, la gravità di ciò che si annuncia in quei segreti, insieme all’appello accorato alla conversione, è l’unica spiegazione possibile di un fatto così eccezionale come la permanenza quotidiana sulla terra della Madonna per più di 23 anni.

Dunque da Medjugorje arriva qualcosa di enorme e di decisivo per il nostro futuro prossimo e remoto, oppure – come affermano alcuni – siamo di fronte al più grande imbroglio della storia cristiana? E’ possibile inventare e far crescere una truffa di tali dimensioni planetarie?

Sono andato, con queste domande in testa, a vedere, a indagare, per capire. Innanzitutto ho tentato, per quanto possibile, di ricostruire i fatti degli inizi, giorno per giorno, secondo le testimonianze (ricchissime di particolari, essendo tutti i protagonisti viventi, ma molto spesso imprecise e contraddittorie nei dettagli temporali, come accade normalmente quando tanta gente si trova contemporaneamente al centro di eventi molteplici e travolgenti e poi riferisce ciò che ricorda). Ho provato a fare una ricostruzione come una normale inchiesta giornalistica, cioè dando credito ai testimoni.

Poi ho proseguito chiedendomi se la storia è attendibile e i testimoni sono credibili, ovvero se ci sono indizi seri che accade loro davvero qualcosa di soprannaturale: il responso della scienza in proposito è impressionante.

Infine mi sono domandato quale sia il senso di tutto, il disegno, la trama segreta.

E soprattutto ho cercato di capire cosa potrà accadere di qui a poco: non a Medjugorje, ma al mondo, a tutti noi. Se veramente un pericolo mortale ci sovrasta.
Naturalmente questo è solo un contributo imperfetto alla scoperta della verità. Non voglio convincere nessuno di nulla perché io stesso ho iniziato questo viaggio senza certezze precostituite, aperto a ciò che avrei trovato, qualunque verità fosse. Tantissime cose non hanno potuto trovar posto in questo libro. Ho tralasciato molti aspetti anche importanti per concentrarmi sull’essenziale. Ci sono cose che a me sono sembrate incomprensibili e controverse e aspetti sconcertanti (così come trovo egualmente sconcertanti alcuni dettagli delle apparizioni di Fatima o La Salette), ma mi interessava indagare soprattutto su una cosa: la Madonna è veramente apparsa e sta tuttora apparendo a Medjugorje? Ed eventualmente perché? Con quale missione? Cosa dobbiamo aspettarci e cosa dobbiamo fare?

Ciò che ho scoperto ha sorpreso e impressionato me per primo: il mondo, tutta l’umanità, è in pericolo, un pericolo mai vissuto dal genere umano nella sua storia, un pericolo che neanche riusciamo a immaginare e che è imminente. Certo, si può non credere a questo prezioso avvertimento preventivo. Forse è perfino logico liquidare il tutto con un sorriso scettico. Ma se l’apparizione di Medjugorje e il suo accorato appello a mettersi in salvo sono autentici?

(…)

Dal Capitolo 17

(…) Ancora più clamoroso il caso di Diana Basile. Questa signora, nata nel 1940, sposata con figli, impiegata a Milano, nel 1972 si ammala di sclerosi multipla. Si tratta di una grave malattia del sistema nervoso centrale, con decorso cronico e progressivo. Per dodici anni la signora Basile va peggiorando sempre più: ricovero dopo ricovero e analisi dopo analisi. Quando, il 23 maggio del 1984 viene portata a Medjugorje, è pressoché impossibilitata a camminare e completamente cieca all’occhio destro con mille altre tremende comlplicanze. Quel giorno dev’essere aiutata da due persone perfino a salire le scale dell’altare della chiesa: si trova faticosamente nella stanzetta delle apparizioni.

Ed ecco il suo racconto: “Mi butto così in ginocchio, vicino all’ingresso. Quando i ragazzi a loro volta si inginocchiano (l’istante dell’arrivo della Madonna, nda), io mi sento come folgorare, odo un gran rumore, poi più nulla… Solo una gioia indescrivibile. Ho rivisto allora come in un film alcuni episodi della mia vita che avevo completamente dimenticato. Alla fine dell’apparizione mi metto inspiegabilmente a camminare da sola, prima adagio e poi sempre più agevolmente, con sicurezza, diritta come tutti gli altri… gli altri, quelli che mi conoscevano, mi abbracciano piangendo. Più tardi, rientrata in albergo, constato di essere tornata perfettamente continente, con sparizione della dermatosi e di aver riottenuto la possibilità di vedere con l’occhio destro, che è ridiventato normale, dopo ben dieci anni!”.

Il giorno dopo, la signora Diana, per ringraziamento, fa addirittura un pellegrinaggio, a piedi nudi, di dieci chilometri da Ljubuski, dove è il suo albergo a Medjugorje e poi è salita da sola sopra al Podbrdo sassoso e impervio. Un caso semplicemente strepitoso. Il professor Spaziante che alla vicenda della signora Basile ha dedicato lunghi studi, riassume il fatto: “Una malattia grave, seria, di lunga durata, resistente alle cure, che è scomparsa in un attimo. La guarigione della signora Basile Diana si presenta completa, perfetta, sia dal punto di vista organico e funzionale che dal punto di vista psichico e sociale”.

Alcune centinaia di documenti medici, sul prima e sul dopo (con la testimonianza su ciò che è accaduto all’apparizione) sono stati depositati dalla signora agli Uffici parrocchiali di Medjugorje e alla diocesi di Mostar. Il medico – dopo aver studiato per anni su questi referti clinici – annota esterrefatto: “Per me resta un quesito: com’è possibile che fasci di fibre nervose che collegano miliardi di neuroni, da anni gravemente danneggiati per la sclerosi multipla possano riabilitarsi così repentinamente? E’ come se qualcuno avesse sparato con un mitra dentro un computer sofisticato , con milioni di valvole, e ne avesse danneggiato le fini connessioni irreparabilmente. E, d’un tratto, tutto di nuovo diventa perfettamente funzionante… Mi piace ricordare l’avvertimento di Alexis Carrel, un genio della medicina: ‘Cercate laggiù! A Lourdes succedono cose inverosimili…’. Forse è lo stesso per Medjugorje”.

Si possono avere mille teorie contro Medjugorje, contro le apparizioni e contro i miracoli, si può essere laicamente certissimi che tutto questo “non può” accadere nel modo più assoluto. Però è accaduto e accade e “contra factum non valet argomentum”. Almeno per noi “razionalisti”.

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Novena al beato Pier Giorgio Frassati (dal 25 giugno al 3 luglio)

Posté par atempodiblog le 24 juin 2013

Novena al beato Pier Giorgio Frassati (dal 25 giugno al 3 luglio)
Tratto da: Pier Giorgio Frassati.org

Novena al beato Pier Giorgio Frassati (dal 25 giugno al 3 luglio) dans Beato Pier Giorgio Frassati beato-Piergiorgio-Frassati

PRIMO GIORNO

GESU’ dice: “Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli”.

PIER GIORGIO risponde: la fede datami nel Battesimo mi suggerisce con voce sicura: “Da te non farai nulla ma se Dio avrai per centro di ogni tua azione, allora si arriverai fino alla fine”.

PREGHIAMO: Beato Pier Giorgio, insegnami la vera povertà di spirito. Aiutami a capire che Dio mi ama e che mi chiede di amare gli altri, specialmente coloro che sono nel bisogno. Conducimi a fare delle scelte nella mia vita che prediligano il servizio di Dio e dei fratelli, anziché l’affannosa ricerca di ricchezze e gioie del mondo. Donami una amore speciale per il povero e per il malato.

Beato Pier Giorgio, chiedo la tua intercessione per ottenere da Dio, che ama i poveri, tutte le grazie necessarie al mio bene spirituale e temporale. Con fiducia ti chiedo aiuto (formula la tua richiesta).

SECONDO GIORNO

GESU’ disse: “Beati gli afflitti perché saranno confortati”.

PIER GIORGIO risponde: La nostra vita per essere cristiana, è una continua rinunzia, un continuo sacrificio che però non è pesante quando solo si pensi che cosa sono questi pochi anni passati nel dolore in confronto all’eternità felice, dove la gioia non avrà misura e fine, dove godremo una pace che non si può immaginare.

PREGHIAMO: Beato Pier Giorgio, insegnami che devo essere anche capace di piangere, per essere capace di gioire. Mostrami come affrontare il mio dolore, senza evitarlo o pretendere che non ci sia. Aiutami ad immergermi in qualsiasi dolore presente così che la mia anima possa svuotarsi ed essere colmata dalla pace del Signore.

Beato Pier Giorgio, chiedo la tua intercessione per ottenere da Dio, che è il Consolatore, tutte le grazie necessarie al mio bene spirituale e temporale. Con fiducia ti chiedo aiuto (formula la tua richiesta).

TERZO GIORNO

GESU’ dice: “Beati i miti, perché erediteranno la terra”.

PIER GIORGIO risponde: Con la violenza si semina l’odio e si raccolgono poi i frutti nefasti di tale seminagione, con la carità si semina negli uomini la Pace, ma non la pace del mondo, la Vera Pace che solo la Fede di Gesù Cristo ci può dare affratellandoci gli uni con gli altri.

PREGHIAMO: Beato Pier Giorgio, guidami nel pretendere la legittima eredità di figlio di Dio ed erede del Suo regno. Mostrami, con il tuo esempio, come essere lento all’ira e delicato nei miei rapporti con gli altri. Aiutami a comunicare la pace di Cristo, pronunciando parole di pace e vivendo la vita nella pace.

Beato Pier Giorgio chiedo la tua intercessione per ottenere da Dio, che è mite e umile di cuore, tutte le grazie necessarie al mio bene spirituale e temporale. Con fiducia ti chiedo aiuto (formula la tua richiesta).

QUARTO GIORNO

GESU’ dice: “Beati coloro che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati”.

PIER GIORGIO risponde: Anche noi abbiamo perduto la cosa più bella e più buona che Dio ha dato a tutti gli uomini, ossia la libertà

PREGHIAMO: Beato Pier Giorgio, aiutami a cercare e desiderare la giustizia di Dio, il Suo progetto per la mia vita e per la salvezza del mondo. Mostrami la strada dell’abbandono così che io possa desiderare nient’altro che di essere al servizio del Signore e del Suo regno. Conducimi alla mensa dell’amore, dove sarò realmente saziato

Beato Pier Giorgio, chiedo la tua intercessione per ottenere da Dio, che è Giusto, tutte le grazie necessarie al mio bene spirituale e temporale. Con fiducia ti chiedo aiuto (formula la tua richiesta).

QUINTO GIORNO

GESU’ disse: “Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia”.

PIER GIORGIO risponde: L’apostolo S. Paolo dice “la carità di Cristo ci abbisogna” e senza questo fuoco, che a poco a poco deve distruggere la nostra personalità per palpitare solo per i dolori degli altri, noi non saremo cristiani e tanto meno cattolici.

PREGHIAMO: Beato Pier Giorgio, insegnami con il tuo esempio di misericordia ad aprire ancora di più il mio cuore a coloro che sono nel bisogno, specialmente i poveri e i malati. Guidami nell’estendere quella misericordia non solo agli amici ma anche agli sconosciuti, non solo a coloro che mi vogliono bene ma anche a coloro che non mi amano. Aiutami ad essere il riflesso della misericordia di Dio, specialmente nelle parole e in gesti di perdono.

Beato Pier Giorgio ti prego di intercedere presso Dio, che è pieno di Grazia, Misericordioso e Giusto, affinché mi conceda tutte le grazie necessarie al mio bene spirituale e temporale. Per questo mi rivolgo a te, con fiducia, (formulare la propria richiesta).

SESTO GIORNO

GESU’ disse: Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

PIER GIORGIO risponde: Ti prego di pregare un po’ per me affinchè Dio mi dia una volontà ferrea, che non si pieghi e non venga meno ai suoi progetti.

PREGHIAMO: Beato Pier Giorgio, conducimi lungo il sentiero della purezza, perché solo i puri di cuore potranno vedere il volto di Dio. Aiutami ad essere fedele all’alleanza che ho stipulato con Dio nel battesimo, che io sia sempre fedele al Suo volere e possa offrirGli una devozione sincera. Mostrami, con la tua vita, come essere coerenti e instancabilmente impegnati a proclamare il regno di Dio sulla terra.

Beato Pier Giorgio, ti chiedo di intercedere presso Dio, che è puro amore e santità, perché mi conceda tutte le grazie necessarie al mio bene spirituale e temporale. Ti chiedo aiuto con fiducia (formula la propria richiesta).

SETTIMO GIORNO

GESU’ disse: “Beati i portatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”.

PIER GIORGIO risponde: Ti faccio i miei migliori auguri anzi uno solo, ma credo sia l’unico che da vero amico ad un amico caro si possa fare ed è: La Pace del Signore sia sempre con te poiché quando ogni giorno tu possederai la pace sarai veramente ricco.

PREGHIAMO: Beato Pier Giorgio, nonostante le tue lotte giornaliere, hai trovato la pace trovando benessere nel lavoro, nello studio e nel gioco; nella preghiera da solo e con gli altri; nel silenzio e nel canto, nelle risate e in conversazioni serie con gli amici. Guidami verso quella pace interiore che mi permetta di condividere la pace con gli altri.

Beato Pier Giorgio, ti chiedo di intercedere presso Dio, che è la nostra pace, affinché mi conceda tutte le grazie necessarie al mio bene spirituale e temporale. Mi rivolgo a Te con fiducia, (specificare la grazia richiesta)

OTTAVO GIORNO

GESU’ disse: Beati coloro che sono perseguitati dalla giustizia perché è loro il regno di Dio.

PIER GIORGIO risponde: Vivere senza una Fede senza un patrimonio da difendere senza sostenere in una lotta continua la Verità non è vivere ma vivacchiare.

PREGHIAMO: Beato Pier Giorgio, insegnami il silenzio di fronte alle umiliazioni e alle critiche ingiuste. Guidami anche ad essere coraggioso come te nello schierarmi con fermezza dalla parte della verità di Dio. Aiutami ad esserGli fedele in tutte le cose, così che la Sua volontà sia fatta attraverso la mia vita. Mostrami come perseverare nella lotta per le cose sante e onorevoli.

Beato Pier Giorgio, ti chiedo di intercedere presso Dio, che è la sorgente della grazia e della verità, perché mi conceda tutte le grazie necessarie al mio bene spirituale e temporale. Mi rivolgo a te con fiducia: (specificare la richiesta).

NONO GIORNO

GESU’ disse: Beati voi…quando vi perseguiteranno e diranno ogni sorta di..e falsità contro di voi per causa mia. Gioite a siate felici, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli

PIER GIORGIO risponde: Noi, che per grazia di Dio siamo cattolici, non dobbiamo sciupare i più begli anni della nostra vita, dobbiamo temprarci per essere pronti a sostenere le lotte che dovremo certamente combattere per il compimento del nostro programma e per dare così in un non lontano avvenire alla nostra Patria giorni più lieti ed una società moralmente sana. Ma per tutto ciò occorre la preghiera continua per ottenere da Dio quella grazia senza la quale le nostre forze sono vane.

PREGHIAMO: Beato Pier Giorgio, mostrami come sopportare tutte le malvagità pazientemente. Aiutami ad accettare le sofferenze che mi vengono inflitte a causa del mio desiderio di essere fedele a Gesù.

Beato Pier Giorgio, ti prego di intercedere presso Dio, che protegge l’innocente, perché mi conceda tutte le grazie necessarie al mio bene spirituale e temporale. Mi rivolgo a te con fiducia (specificare la richiesta).

LITANIE

Signore pietà.

Signore pietà.

Cristo pietà.

Cristo pietà.

Signore pietà.

Signore pietà.

Dio, nostro Padre nel cielo.

abbi pietà di noi.

Dio, Figlio, Redentore del mondo.

abbi pietà di noi.

Dio, Spirito Santo,

abbi pietà di noi.

Santa Trinità, unico Dio,

abbi pietà di noi.

Santa Maria,

prega per noi.

Tutti gli angeli e i santi,

pregate per noi.

Beato Pier Giorgio Frassati,

prega per noi (da ripetere dopo ciascuna invocazione).

Figlio amoroso e fratello,

Sostegno nella vita di famiglia,

Amico di coloro che sono senza amici,

Il più cristiano dei compagni,

Leader dei giovani,

Aiuto dei bisognosi,

Maestro di carità,

Protettore dei poveri,

Conforto dei malati,

Atleta per il regno di Dio,

Conquistatore delle montagne della vita,

Difensore della verità e della virtù,

Oppositore di ogni ingiustizia,

Cittadino patriottico della nazione,

Figlio fedele della chiesa,

Giovane devoto della Madonna,

Adoratore ardente dell’Eucarestia,

Fervente studioso delle scritture,

Seguace di San Domenico,

Appassionato lettore di San Paolo,

Apostolo della preghiera e del digiuno,

Guida ad un amore profondo per Gesù,

Diligente nel lavoro e nello studio,

Gioioso in tutte le circostanze della vita,

Forte nel salvaguardare la castità,

Silenzioso nel dolore e nella sofferenza,

Fedele alle promesse del Battesimo,

Modello di umiltà,

Esempio di distacco,

Specchio di obbedienza,

Uomo delle Beatitudini,

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Prega per noi, Beato Pier Giorgio Frassati.

Affichè siamo degni delle promesse di Cristo.

PREGHIERA

Preghiamo:

Padre, che hai dato al giovane Pier Giorgio Frassati la gioia di incontrare Cristo e di vivere la sua fede nel servizio del povero e del malato. Fa che attraverso la sua intercessione, possiamo anche noi camminare attraverso il sentiero delle Beatitudini e seguire il suo di generosità per diffondere lo spirito del Vangelo nella società. Per Cristo Nostro Signore. Amen. (card. Giovanni Saldarini)

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La vera anima gemella è quella che hai sposato

Posté par atempodiblog le 24 juin 2013

La vera anima gemella è quella che hai sposato dans John Ronald Reuel Tolkien 1sq3

Una certa tradizione cavalleresca tende tuttora a fare della dama una specie di faro-guida o di divinità …. Tale tradizione non è completamente vera e non è perfettamente “teocentrica”. Distoglie, o ha distolto in passato, gli occhi del giovane dalle donne così come sono veramente, compagne nelle avversità della vita e non stelle-guida. …
Fa dimenticare i desideri, i bisogni, le tentazioni delle donne. Inculca la tesi esagerata dell’“amore vero” come di un fuoco che viene dal di fuori, un’esaltazione permanente, che non prende in considerazione gli anni che passano, i figli che arrivano, la vita di tutti i giorni ed è svincolata dalla volontà e dagli obbiettivi.

Uno dei risultati è quello di far cercare ai giovani un “amore” che li tenga sempre al caldo, riparati da un mondo freddo, senza che debbano sforzarsi in nessun modo . … E’ un mondo corrotto dal peccato originale, il nostro, e non c’è armonia tra i nostri corpi, la nostra mente e l’anima.
Tuttavia, la caratteristica di un mondo corrotto è che il meglio non si può ottenere attraverso il puro godimento …; ma attraverso la rinuncia, la sofferenza. La fede nel matrimonio cristiano implica questo: grande mortificazione. Per un cristiano non c’è alternativa. Il matrimonio può aiutarlo a santificare e a dirigere verso un giusto obbiettivo i suoi impulsi sessuali; la sua grazia può aiutarlo nella battaglia; ma la battaglia resta. Il matrimonio non lo potrà soddisfare mai pienamente …
Queste cose non vengono quasi mai dette – nemmeno a quelle persone cresciute nella fede della Chiesa. … Quando l’innamoramento è passato o quando si è un po’ spento, gli esseri umani pensano di aver fatto un errore e di dover ancora trovare la vera anima gemella. … Solo un uomo molto saggio, arrivato al termine della sua vita, potrebbe esprimere un equo giudizio su quale persona, fra tutte, avrebbe fatto meglio a sposare! Quasi tutti i matrimoni, anche quelli felici, sono errori: nel senso che quasi certamente (in un mondo migliore, o anche in questo, pur se imperfetto, ma con un po’ più di attenzione) entrambi i partner avrebbero potuto trovare compagni molto più adatti. Ma la vera anima gemella è quella che hai sposato.
… Al di là di questa … vita oscura, tanto frustrata, io ti propongo l’unica grande cosa da amare sulla terra: i Santi Sacramenti. … Qui tu troverai avventura, gloria, onore, fedeltà e la vera strada per tutto il tuo amore su questa terra ….

da una lettera di J.R.R. Tolkien al figlio Michael (6-8 marzo 1941)
Fonte: cristianocattolico.it
Tratto da: Una casa sulla Roccia

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