Carità e pazienza per i “lontani” dai Sacramenti

Posté par atempodiblog le 15 juin 2013

Carità e pazienza per i “lontani” dai Sacramenti dans Diego Manetti bdh

Angelo Scola […] arcivescovo di Milano […] ha introdotto uno stile pastorale molto attento ai “lontani”, con inviti alle messe in cattedrale distribuiti agli incroci delle strade e alle stazioni delle metropolitana, e con una cura particolare per i divorziati risposati, incoraggiati ad accostarsi all’altare per ricevere non la comunione ma una speciale benedizione.
di Sandro Magister

Chissà quanti di voi, cari amici, avranno magari in mente qualche amico che da tanto tempo non si confessa, ma piuttosto che insistere, parlare e magari suscitare un’opposizione, pregate perché la misericordia di Dio lo tocchi. E se vi lamentate “sono trent’anni che mio marito non si confessa” e io dico, ma guarda, prova nella Messa a chiedere che il Signore gli tocchi il cuore. Vivi nel silenzio quest’attesa paziente, vedrai che a poco a poco la durezza che avvolge il suo cuore si sgretolerà e otterrai dei risultati mille volte più efficaci che non se dovessi parlargli dal mattino alla sera su quello che dovrebbe fare.
di Diego Manetti

Le suore non parlino del fatto che una si accosta più di rado e un’altra più spesso alla santa Comunione. Si astengano dall’emettere giudizi su questa materia, su cui non hanno diritto di parlare. Ogni giudizio in merito appartiene esclusivamente al confessore. La Superiora può interrogare una data suora, però non al fine di conoscere il motivo per cui non si accosta alla santa Comunione, ma allo scopo di facilitarle la confessione. Le superiore non si azzardino ad entrare nell’ambito della coscienza delle suore.
di Santa Faustina Kowalska

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