Sottomettersi l’uno all’altro

Posté par atempodiblog le 23 mai 2013

Sottomettersi l’uno all’altro dans Francesco Agnoli fogliealvento

Un coniuge che pesasse sulla bilancia tutti gli errori dell’altro coniuge, e contabilizzasse ogni sbaglio del suo compagno di vita, sarebbe un cristiano?

Francesco Agnoli: Una grande santa educatrice, Teresa Verzeri, scriveva a sua sorella, che ogni tanto le scriveva parlando dei difetti del marito, “sicuramente tuo marito ha grandi difetti, io che ti conosco ti posso dire che li hai anche tu!”. Diceva “sottomettiti” e la parola, come quella che è nel libro di Costanza Miriano, detta così all’uomo di oggi dà molto fastidio eppure il matrimonio, posso dirlo anch’io per la mia esperienza, è continuamente un sottomettersi l’uno all’altro, perché non si può andare avanti, a meno che non ci sia disparità di un carattere santo accanto ad un caratteraccio. Ma di solito non è così… di solito si sta un po’ sulla stessa barca. Bisogna sottomettersi l’uno all’altro, bisogna, nel matrimonio, costantemente piegare il capo una volta l’uno una volta l’altro, c’è chi lo piega di più… però sostanzialmente bisogna cercare di essere sottomessi l’uno all’altro.

Rosanna Brichetti Messori: Anche perché in realtà noi siamo convinti che l’altro debba, come dire, venire incontro ai nostri bisogni e se l’altro non viene incontro… noi ci lamentiamo e non capiamo invece che il segreto vero, io naturalmente credo che ci ho messo cinquant’anni per capirlo, è andare noi incontro all’altro, cioè non pretendere, accettare l’altro com’è. Invece di pretendere che l’altro venga incontro a noi e ci capisca sempre.

Tratta da una conversazione radiofonica

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