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Le apparizioni al Santuario francese di Laus, segno della continua predilezione di Cristo per gli umili

Posté par atempodiblog le 20 mai 2013

Il mariologo, padre Stefano De Fiores: le apparizioni al Santuario francese di Laus, segno della continua predilezione di Cristo per gli umili
Benedetta Capelli – Radio Vaticana (5/05/2008)

Le apparizioni al Santuario francese di Laus, segno della  continua predilezione di Cristo per gli umili dans Apparizioni mariane e santuari 34r6nop

“Un messaggio di grande attualità centrato sulla riconciliazione”. È quanto ha detto mons. Jean-Michel di Falco-Leandri, vescovo di Gap et d’Embrum, in occasione del riconoscimento ufficiale delle apparizioni mariane nel Santuario di Notre-Dame du Laus, sulle Alpi francesi. Visioni che si verificarono a partire dal 1664 per ben 54 anni ad una pastorella di 16 anni chiamata Benedetta Rencurel. Ma qual è il significato di questo riconoscimento?

R. – È una questione di ordine regionale, perché queste apparizioni non hanno avuto un grande successo internazionale, ma sono rimaste praticamente cisrcoscritte alla regione delle Alpi del Delfinato. Quello che impressiona in queste apparizioni è il fatto che Benedetta abbia ricevuto molte apparizioni della Vergine, dal dicembre fino all’agosto del 1664 ha assistito a 240 apparizioni di Maria. Quindi, sono in qualche modo un anticipo di quello che avverrà presumibilmente a Medjugorje, dove è apparsa per migliaia e migliaia di volte.

D. – Guardando la storia della pastorella Benedetta si evidenziano analogie con la storia di Bernardette?

R. – Le analogie sono poche, a dire la verità, perché a Lourdes Bernardette ha assistito a 18 apparizioni, mentre qui il fenomeno è continuato
molto, molto più a lungo. Quindi, non c’è analogia in questo senso, se non che è sempre apparsa Maria. Il messaggio che fa incontrare Lourdes con Laus è la costruzione del Santuario, per venire in pellegrinaggio. Una differenza è poi che la Madonna non appare a Benedetta come l’Immacolata Concezione, ma come una Regina, quindi coronata e risplendente di luce nel volto, in modo particolare tenendo sulle braccia Gesù Bambino.

D. – Questo riconoscimento avviene nel 150.mo anniversario delle apparizioni di Lourdes. Ci può essere in questo un legame?

R. – Sono delle coincidenze. La Francia è di nuovo in primo piano per quanto riguarda queste apparizioni, che però saranno superate tutte da Lourdes dove sono avvenuti dei miracoli constatabili, ma dove si è assistito soprattutto a quel rinnovamento della vita cristiana, che certamente non ci sarebbe stato in tanti pellegrini, senza il riconoscimento di Lourdes. Si spera che anche questo riconoscimento possa far parte di un pellegrinaggio a più vasto raggio.

D. – Bernardette e Benedetta, entrambe pastorelle, entrambe depositarie nella loro semplicità di un messaggio della Vergine di riconciliazione e di misericordia…

R. – Questo fa parte delle preferenze di Gesù per i piccoli, per gli umili. Quindi, questo risponde a questa legge storico-salvifica che recupera anche i frammenti lasciati in disparte, quelli che sono considerati « zero » nella società, e che invece vengono scelti dal Signore per delle grandi cose, che nello stesso tempo obbligano il veggente o la veggente a non vantarsi, perché tutto in loro è opera di Dio, che manifesta in loro la sua potenza e la sua gloria.

315fyfr dans Fede, morale e teologia

Per approfondire:

 2e2mot5 dans Diego Manetti  Le apparizioni del Laus

 2e2mot5 dans Diego Manetti  Benedetta Rencurel è un fiore umile e prezioso nel giardino della santa Chiesa

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San Bernardino, l’innamorato di Siena

Posté par atempodiblog le 20 mai 2013

L’innamorato di Siena
La vita di San Bernardino è costellata di episodi che illustrano la sua grande devozione verso la Madonna.
di Bianca Maria Veneziani – Madre di Dio
 

San Bernardino, l’innamorato di Siena dans Stile di vita sanbernardinoemaria 

San Bernardino da Siena [ricordato il 20 Maggio] ci è stato tramandato da una radicatissima tradizione come il predicatore del Santo Nome di Gesù [effigiato nel trigramma JHS, “Jesus hominum SalvatorGesù Salvatore degli uomini”che accompagna fin dalle origini l’immagine del Santo].
Possiamo essere però certi che i suoi contemporanei non lo stimarono meno come devoto e cantore innamorato di Maria. I suoi più antichi biografi ci assicurano che fra Bernardino coltivò verso la Madre del Signore un’autentica devozione filiale e confidenziale. La vita del Santo senese, infatti, è costellata di episodi che illustrano questa sua devozione; a cominciare dal fatto che tutte le più importanti date della sua vita coincidono con la Natività della Vergine, l’8 Settembre: così per la nascita [avvenuta a Massa Marittima nel 1380], il Battesimo, l’entrata in Noviziato e la Prima Professione religiosa tra i Frati Minori Francescani, la Prima Messa e il primo Discorso al popolo.
Il nome stesso gli fu imposto dai pii genitori perché egli fosse, come San Bernardo, devoto della Madonna. Rimasto presto orfano, la sua fanciullezza trascorse in casa degli zii paterni a Siena, la Città che i contemporanei si compiacevano chiamare “Vetus Civitas Mariae Virginis”, l’antica Città della Vergine Maria.
Si racconta che una sera Bernardino, ormai grandicello, uscendo per la consueta passeggiata serale, si sia limitato a dire alla buona zia Pia e alla cugina Tobia, che si prendevano cura di lui, che “sarebbe andato a trovare la sua amanza, ché gli pareva non poter riposare senza averla prima veduta!…”. Un fulmine a ciel sereno non avrebbe potuto lasciarle più sorprese, anche perché sapevano bene che quelle “pratiche di mondo” non potevano lasciare tranquille le persone per bene… Cugina Tobia venne a sapere che ogni sera Bernardino usciva da Porta Camollia, un luogo che non godeva punto buona fama. Decise quindi di pedinarlo; ed una volta lo seguì alla lontana, senza perderlo di vista. Possiamo ben immaginare quale fu la sua meraviglia al vedere il giovane cugino inginocchiato dinanzi ad una pia immagine della Vergine cui il tempo non riusciva a cancellare un angelico sorriso! Bernardino era innamorato della Regina del Cielo. 

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Sano di Pietro, San Bernardino da Siena

Nel nome di Maria
Si narra che, trovandosi un giorno fra Bernardino a predicare a L’Aquila, mentre spiegava dal pulpito il senso biblico della “Donna vestita di sole e coronata di stelle”, apparve sopra di lui una stella di straordinario fulgore: era la Vergine Immacolata che si compiaceva di concedere un raggio della sua luce al cantore delle sue glorie.
Ripetutamente la Vergine si degnò apparirgli; ma la grazia più singolare che Bernardino ottenne dalla “Celeste fidanzata” fu senza dubbio quella di poter vincere la resistenza dei più ostinati peccatori, parlando loro di Maria.
Predicatore instancabile, nel suo vagabondare a piedi attraverso tutta l’Italia divenne ovunque molto popolare. Gli fu offerto di diventare Vescovo per ben tre volte; ma egli rifiutò, poiché avrebbe così dovuto abbandonare ciò che egli sentiva come la sua principale vocazione, quella del missionario itinerante.
Il Santo senese si serviva nella sua predicazione di immagini popolari, in modo da incidere più efficacemente nel cuore dei suoi uditori; come quella della cipolla, tenuta insieme foglia a foglia, per spiegare la necessità dell’unione e della concordia.
Apostolo del nome di Gesù, e nel nome di Maria, San Bernardino ricorda ancora oggi come recuperare all’Italia valori cristiani e pratica religiosa che sono l’eredità più preziosa della storia millenaria del nostro Paese.

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