“Cari figli, vi invito nuovamente ad amare e a non giudicare”
Posté par atempodiblog le 3 mai 2013
La Regina della Pace nel messaggio a Mirjana del 2 maggio ci fa riflettere sulle parole di Gesù: “Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato” (Lc 6, 37) e ammonisce. “Cari figli, vi invito nuovamente ad amare e a non giudicare”.
Al riguardo ci porta l’esempio di Gesù: “Mio Figlio, per volontà celeste, è stato in mezzo a voi per salvarvi e non per giudicarvi. Se volete seguire mio Figlio, non giudicherete ma amerete”.
A fare diversamente rischiamo di “correre verso la perdizione”. Come è possibile questo? Dove sta la gravità nel giudicare gli altri?
A questo riguardo occorre precisare che qui si tratta di giudicare le persone e non le idee o i comportamenti oggettivi, la cui conformità o difformità con la legge di Dio deve esserci chiara.
Le persone invece non vanno mai né giudicate, né condannate, perché ciò spetta a Dio soltanto, l’unico che conosce i cuori di ognuno.
Chi giudica e condanna gli altri è in grave pericolo perché non pensa alla sua personale conversione. E’ come il Fariseo che giudicava il pubblicano un peccatore. E’ un presuntuoso che crede di essere giusto e che non vede i suoi peccati. Come potrà pentirsi e convertirsi?
La Madonna invece ci chiede di amare, specialmente quelli che vediamo sulla via della rovina. Non hanno bisogno della nostra condanna, ma dell’esempio della nostra fede e del nostro amore, “affinché la vostra vita benedica coloro che incontrate”. Tutte queste povere anime “non sanno che cosa significhi amare”.
In particolare la Madonna ci proibisce insistentemente di giudicare i Pastori della Chiesa. Essi non hanno bisogno delle nostre critiche e delle nostre pietre: “Custoditeli e pregate per loro”.
Padre Livio Fanzaga
Publié dans Medjugorje, Misericordia, Padre Livio Fanzaga, Riflessioni | Pas de Commentaire »