Posté par atempodiblog le 2 avril 2013
Il padre Ammone venne un giorno a pranzo in un luogo dove vi era un fratello che godeva cattiva fama. E avvenne che la donna [con cui quel fratello era in relazione] giunse ed entrò nella cella del fratello che aveva cattiva fama. Gli abitanti di quel luogo, quando lo seppero, si agitarono e si radunarono, per mandarlo via dalla sua cella. Udendo che il vescovo Ammone si trovava in quel luogo, lo andarono a chiamare perché venisse con loro. Il fratello se ne accorse e nascose la donna in una grande botte. Quando la gente arrivò, il padre Ammone sapeva [1] cos’era accaduto, e, per amore di Dio, volle nascondere la cosa. Entrato, si sedette sulla botte, e diede ordine che cercassero per tutta la cella. Quando ebbero frugato dappertutto senza trovare la donna, il padre Ammone disse: «Che cosa significa questo? Dio vi perdoni!». E dopo aver pregato, li fece uscire tutti; quindi prese la mano del fratello e gli disse: «Bada a te stesso [2], fratello!». Detto questo, se ne andò (121d-124a).
[1] Non per informazione umana, ma per rivelazione divina.
[2] Cf. Gn 24, 6.
Tratto da: Padri del deserto.net
Commento di Padre Livio Fanzaga all’apoftegma:
Possiamo ben pesare che con questo comportamento, il padre Ammone, diventato vescovo, si sia guadagnato quel fratello. E qui vediamo un tratto autentico, vero, profondo della carità cristiana che denuncia il peccato ma mai il peccatore. La carità cristiana denuncia il peccato ma copre il peccatore, scusa il peccatore, difende il peccatore come fece Gesù con l’adultera. E’ molto commovente vedere ciò in questi grandi asceti, severissimi con se stessi, vedere ciò in questo padre Ammone, che aveva fatto della professione dei propri peccati la costante della sua vita, infatti ciò che caratterizza la sua spiritualità è il professarsi peccatore, la sua preghiera era quella del pubblicano, era la sua preghiera quotidiana: “Signore Gesù, abbi pietà di me peccatore”. Ebbene, come vedete, colui che ha coscienza del proprio peccato è sempre molto misericordioso nei confronti dei peccati degli altri. I santi son tutti misericordiosi, per quanto sommamente intransigenti verso il peccato, sono di una squisita, paterna, infinita bontà verso la pecorella smarrita, e in questo ci rendono vivo, presente il Cuore di Cristo.
Cet article a été publié le Mardi 2 avril 2013 à 14:00 et est catégorisé sous Apoftegmi dei Padri del deserto, Misericordia, Padre Livio Fanzaga, Racconti e storielle, Riflessioni, Stile di vita.
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