Posté par atempodiblog le 1 février 2013
I numeri del lotto
Un giorno vennero due signori a domandargli i numeri del lotto. Il Santo, non avendo potuto scansarsi alle premurose insistenze, disse loro: – Ebbene, giocate questi numeri: 10-5-14.
Quelli, contenti, se ne andavano; ma don Bosco soggiunse: – Non ne volete la spiegazione? – Non c’è bisogno! – Ma se non ve la dò, non saprete giocarli. – Ce la dia dunque.
- Sentite bene: il numero 10 sono i dieci comandamenti di Dio. Il numero 5 sono i cinque precetti della Chiesa. Il numero 14 sono le quattordici opere di misericordia corporali e spirituali. Giocateli davvero, e farete fortuna.
BREVE VITA DI DON BOSCO
Giovannino Bosco nacque il 16 Agosto 1815 in una piccola frazione di Castelnuovo D’Asti, in Piemonte, chiamata popolarmente «i Becchi». Ancora bimbo, la morte del babbo gli fece sperimentare il dolore di tanti poveri orfanelli dei quali si farà padre amoroso. Trovò però nella mamma Margherita, un esempio di vita cristiana che incise profondamente nel suo animo. A nove anni ebbe un sogno profetico: gli parve di essere in mezzo a una moltitudine di fanciulli intenti a giocare, alcuni dei quali però, bestemmiavano. Subito, Giovannino si gettò sui bestemmiatori con pugni e calci per farli tacere; ma ecco farsi avanti un Personaggio che gli dice: «Non con le percosse, ma con la bontà e l’amore dovrai guadagnare questi tuoi amici… Io ti darò la Maestra sotto la cui guida puoi divenire sapiente, e senza la quale, ogni sapienza diviene stoltezza». Il personaggio era Gesù e la maestra Maria Santissima, alla cui guida si abbandonò per tutta la vita e che onorò col titolo di «Ausiliatrice dei cristiani». Fu così che Giovanni volle imparare a fare il saltimbanco, il prestigiatore, il cantore, il giocoliere, per poter attirare a se i compagni e tenerli lontani dal peccato. «Se stanno con me, diceva alla mamma, non parlano male». Volendosi far prete per dedicarsi tutto alla salvezza dei fanciulli, mentre di giorno lavorava, passava la notte sui libri, finché all’età di vent’anni potè entrare nel Seminario di Chieri ed essere ordinato Sacerdote a Torino nel 1841, a ventisei anni di età. In quei tempi Torino era ripiena di poveri ragazzi in cerca di lavoro, orfani o abbandonati, esposti a molti pericoli per l’anima e per il corpo. Don Bosco incominciò a radunarli la Domenica, ora in una Chiesa, ora in un prato, ora in una piazza per farli giocare ed istruire nel Catechismo finché, dopo cinque anni di enormi difficoltà, riuscì a stabilirsi nel rione periferico di Valdocco e aprire qui il suo primo Oratorio. In esso i ragazzi trovavano vitto e alloggio, studiavano o imparavano un mestiere, ma soprattutto imparavano ad amare il Signore: San Domenico Savio, era uno di loro. Don Bosco era amato dai suoi «brichini» (così Egli li chiamava) fino all’inverosimile. A chi gli domandava il segreto di tanto ascendente rispondeva: «Con la bontà e l’amore cerco di guadagnare al Signore questi miei amici». Per essi sacrificò tutto quel poco denaro che possedeva, il suo tempo, il suo ingegno che aveva fervidissimo, la sua salute. Per essi si fece santo. Per essi ancora fondò la Congregazione Salesiana, formata da sacerdoti e laici che vogliono continuare l’opera sua e alla quale diede come «scopo principale di sostenere l’autorità del Papa» (Memorie Biografiche, VII, 622; X, 762 e 946). Volendo estendere il suo apostolato anche alle fanciulle fondò, con Santa Maria Domenica Mazzarello, la Congregazione della Figlie di Maria Ausiliatrice, che oggi è diffusa in tutto il mondo. Dedicò tutto il suo tempo libero, che spesso sottrasse al sonno, per scrivere e divulgare facili opuscoli per l’istruzione cristiana del popolo. Stremato di forze per l’incessante lavoro, si ammalò gravemente. Particolare commovente: molti giovani offrirono per lui al Signore la propria vita. Una delle ultime sue raccomandazioni fu questa: «Dite ai giovani che li aspetto tutti in Paradiso…». Spirava il 31 gennaio 1888, nella sua povera cameretta di Valdocco, all’età di 72 anni. Il 1 aprile 1934, Pio XI, che ebbe la fortuna di conoscerlo personalmente, lo proclamò Santo.
Tratto da: Don Bosco Ritorna
Cet article a été publié le Vendredi 1 février 2013 à 7:50 et est catégorisé sous San Giovanni Bosco, Stile di vita.
Vous pouvez suivre les réponses à cet article par le fil Flux des commentaires.
Vous pouvez laisser un commentaire. Les trackbacks sont fermés.
Laisser un commentaire
Vous devez être connecté pour rédiger un commentaire.