Persone nuove in un mondo vecchio: suor Faustina Kowalska
Posté par atempodiblog le 5 octobre 2012
A Dio piace rivelarsi ai piccoli. Anche per rilanciare al mondo il messaggio della sua infinita bontà, Egli scelse una donna umile, silenziosa, poco istruita, ma profondamente unita a Lui: suor Faustina Kowalska.
Era nata il 25 agosto 1905 da una famiglia di contadini di Glogowiec, in Polonia, terza di dieci figli. Venne battezzata con il nome di Elena e fin da piccola si dimostrò paziente, sensibile, obbediente. La sua dolcezza era il riflesso del profondo amore che, fin dalla più tenera età, sentiva di nutrire per Gesù. Dopo appena tre anni di scuola, appena adolescente fu inviata a prestare servizio in alcune case benestanti, lontane dal villaggio natale, per mantenersi e aiutare la famiglia. Ma Elena sognava per sé un futuro diverso: voleva farsi suora, nonostante il parere contrario dei genitori.
Il suo desiderio ebbe la meglio il 1° agosto 1925, quando fu accolta tra le Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia di Cracovia, dove prese i voti perpetui cinque anni dopo. Nelle varie sedi della congregazione le furono affidati compiti umili: fu cuoca, portinaia, giardiniera. Sempre obbediente e serena, si prestava agli altri con grande dedizione e dolcezza. Nulla, nella sua quotidianità apparentemente grigia, faceva supporre l’eccezionale portata delle esperienze mistiche che le erano concesse. Lei stessa, del resto, nel “Diario”, che su consiglio dei suoi confessori aveva cominciato a compilare, scriveva: “Né le grazie, né le rivelazioni, né le estasi, né alcun altro dono ad essa elargito la rendono perfetta, ma l’unione intima della mia anima con Dio”.
Nel segreto del suo cuore suor Faustina riceveva, in un costante colloquio mistico, il messaggio dell’infinita Misericordia di Gesù, che, a sua volta, avrebbe trasmesso all’umanità intera, secondo l’invito divino: “Oggi mando te a tutta l’umanità con la Mia misericordia. Non voglio punire l’umanità sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al Mio Cuore misericordioso”.
Attraverso rivelazioni, visioni, stigmate nascoste, la partecipazione alla passione del Signore, il dono dell’ubiquità, il dono di leggere nelle anime, il dono della profezia e il dono del fidanzamento e dello sposalizio mistico, nel suo “Diario” suor Faustina raccoglieva fedelmente il messaggio di Gesù.
Nel frattempo, si offriva come vittima per la purificazione delle anime e sopportava senza lamenti dolori fisici e spirituali. Morì il 5 ottobre 1938, a soli 33 anni. Papa Giovanni Paolo II l’ha beatificata e canonizzata il 30 aprile del 2000.
Fonte: Radio Maria
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