La preghiera del cuore

Posté par atempodiblog le 17 septembre 2012

Conosci la preghiera del cuore?
Padre Andrea Gasparino

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Conosci la preghiera del cuore?
Sai che cos’è? Vuoi sperimen­tarla?

Chi la scopre, sperimenta una strada di preghiera che trasforma la vita.

Anzitutto…
Prima di tutto riconosci che la preghiera è dono e che hai sempre bisogno di imparare a pregare.

Ti sei già posto con realismo il problema?
Quando preghi se sei sincero, ti accorgi che è più il tempo che passi nelle distrazioni, del tempo che stai con il Signore.
Se sei sincero, capirai che la tua preghiera è parolaia, e non ti mette a contatto con Dio.
Se sei sincero, capirai che c’è tanta poca preghiera nella tua pre­ghiera.
Certi rosari che la gente recita sono mucchi di foglie secche. Prova un po’ dopo un rosario a farti la domanda: ma ho parlato con la Madonna? Che cosa le ho detto? Il Papa raccomanda il rosario ogni giorno, ma non intende certo il rosa­rio parolaio che non lascia spazio alla riflessione e al contatto con la Vergine Santa.

Ti sei già accorto?
Hai già notato che quando preghi sei abituato a dare consigli a Dio, sei abituato a imporre la tua volontà a Dio e sei abituato a chiedere, chie­dere, chiedere, sempre chiedere.
Questo è proprio preghiera? Hai già notato che ringrazi tanto poco? Sei immerso nei doni di Dio dal mattino alla sera e sei capace a passare anche un giorno intero sen­za mai dire un grazie sincero a Dio. Ti comporti con Dio come certi bambini maleducati che prendono e pretendono e non dicono mai gra­zie.
Sei anche capace a stare giorni e settimane senza un grazie sincero a Dio.
La preghiera parolaia scade fa­cilmente nell’ipocrisia, perché chi vi è abituato si illude di pregare, invece non prega affatto.
L’abitudine alla preghiera paro­laia è un male terribile che addormenta la coscienza e illude. L’abitudine alla preghiera paro­laia si potrebbe chiamare il cancro della preghiera.

Dire basta!
E’ urgente dire basta! E’ urgente interrogarti: « ma io so pregare? » Se è parlare con Dio ed è ascolta­re Dio, dopo la preghiera dovrei avere la sensazione di aver parlato con Lui, di aver comunicato con Lui. S. Agostino ha detto:
« Come può Dio ascoltarti se quando hai pregato non sai cosa gli hai detto? »

Una domanda
Ecco ora una domanda chiave, una domanda inquietante. Da tanti anni preghi, ma che cosa è cambiato nella tua vita?
La tua preghiera, sin qui, che cosa ti ha dato? Li conosci i tuoi difetti? Lavori intorno ai tuoi difet­ti? E’ migliorata la tua vita spiritua­le? Sei cresciuto?

Se la preghiera è separata dalla vita è la prova che è una preghiera da poco, forse non è neppure preghie­ra, forse devi ricominciare tutto da capo…

Prova a farti alcune domande es­senziali:

- Che cos’è pregare?
- Qual è l’anima della preghiera?
- Cosa posso fare per cominciare a pregare veramente?

Devi cioè introdurti nella pre­ghiera vera, che noi chiamiamo pre­ghiera del cuore.
Non pensare a niente di senti­mentale, la preghiera del cuore è un cammino spirituale serio, ma che ti aprirà le porte della vita spirituale profonda, se tu avrai l’umiltà e il desiderio concreto di imparare…

La preghiera del cuore si potreb­be anche chiamare: preghiera di silenzio o preghiera contemplativa.

Ma insomma, cos’è la preghiera del cuore?
Per rispondere in modo adeguato vorrei spiegarti prima qual è la vetta della preghiera del cuore, ma natu­ralmente per arrivare alla vetta biso­gna prendere delle abitudini nuove nella preghiera.

La vetta
Dunque la vetta della preghiera del cuore è la preghiera sanguinante del Getzemani:
« Padre, non la mia, ma la tua volontà sia fatta ».
Crediamo che non ci sia una pre­ghiera più grande di questa.
Ma per arrivare alla vetta biso­gna camminare decisi nella preghie­ra del cuore e prendere abitudini nuove.

Abituati ogni giorno a dedicarvi un quarto d’ora (faresti bene a con­trollare il tempo con l’orologio) e impegnati:

- a rilassarti, sta seduto o sta in ginocchio, ma ben rilassato;
- chiudi gli occhi;
- concentra il tuo pensiero sulla presenza di Dio in te. Gesù ha detto: « Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui » (Gv 14,22).
- concentrati per esempio sulla presenza in te dello Spirito Santo, e scegli una parola da ripetere inces­santemente come:
« Spirito Santo, aprimi all’amo­re »oppure « Spirito Santo, io ti amo » o semplicemente « Spirito Santo! ».
Oppure, concentrati sulla presen­za di Gesù in te e prega ripetendo, se credi:
« Gesù Salvatore, salvami » op­pure « Gesù, io ti amo » o semplice­mente « Gesù! »
Oppure concentrati sulla presen­za del Padre in te e prega ripetendo, se credi:
« Padre mio, mi abbandono a te »;
oppure « Padre, io ti amo » o sempli­cemente « Padre! »

- al termine del quarto d’ora di intimità con Dio, fatti questa do­manda:

Signore, qual è la gioia che pos­so dare oggi a chi vive accanto a me?
Signore, qual è la tua volontà su di me, oggi?

Ecco, questo è l’allenamento alla preghiera del cuore.

La preghiera del cuore non deve mai trascurare la preghiera di ascol­to. E’ la Parola di Dio la linfa vitale della preghiera cristiana. La pre­ghiera del cuore è il momento cul­minante dell’ascolto. Ogni giorno prega il Vangelo della Liturgia del giorno collegandolo sempre alla tua vita concreta. Da quel Vangelo tro­va una parola/messaggio che utiliz­zi per fare la preghiera del cuore rivolto al Padre, o al Figlio, o allo Spirito Santo, presenti in te.

Sii costante e toccherai con mano la potenza della preghiera del cuore sulla tua vita.

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