Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein)

Posté par atempodiblog le 9 août 2012

Persone nuove in un mondo vecchio: Edith Stein
Tratto da: Radio Maria

Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein)  dans Stile di vita Edith-Stein

Edith Stein nacque nel 1891 nella città tedesca di Breslavia (oggi Wrocław in Polonia), undicesima e ultima figlia di una famiglia ebraica ortodossa. Il giorno della sua nascita, il 12 ottobre, ricorreva lo Yom Kippur, la maggior festività ebraica, giorno dell’espiazione, e per questo la madre le fu sempre particolarmente legata.

Nonostante la spiccata religiosità della famiglia, nel 1904 Edith decise, in coscienza, di proclamarsi atea. Si dedicò intensamente agli studi di tedesco, filosofia, psicologia e storia alle università di Breslavia, Friburgo e Gottinga. Fu discepola e assistente del filosofo Edmund Husserl. Sotto la sua guida nel 1916 ottenne il dottorato in filosofia con una dissertazione « Sul Problema dell’Empatia », dopodiché divenne membro della facoltà a Friburgo.

Nel 1921 lesse in una notte l’autobiografia della mistica santa Teresa d’Avila che fu per lei come una rivelazione: abbandonò formalmente l’ebraismo e si convertì. Battezzata il 1° gennaio 1922 a Bad Bergzabern rinunciò al suo posto di assistente di Husserl per andare ad insegnare presso una scuola domenicana per ragazze a Speyer (1922-1932). Durante questo periodo tradusse il De veritate di san Tommaso d’Aquino in tedesco e familiarizzò con il pensiero filosofico cattolico. Nel 1932 divenne lettore all’Istituto di Pedagogia a Münster, ma le leggi razziali del governo nazista la obbligarono a dimettersi nel 1933.

Da tempo chiedeva ai suo padri spirituali, il Vicario generale di Spira e il Padre Erich Przywara SJ, di entrare tra le Carmelitane. Nel 1934, all’inasprirsi delle leggi razziali, fece la professione religiosa nel convento di Colonia con il nome di Teresa Benedetta della Croce. Qui scrisse il libro metafisico « Essere finito ed essere eterno » con l’obiettivo di conciliare le filosofie di Tommaso d’Aquino e Husserl. Per fuggire alla minaccia nazista, il suo ordine la trasferì al convento Carmelitano di Echt nei Paesi Bassi, dove lavorò al volume: “La Scienza della Croce: Studio su Giovanni della Croce”.
All’ingresso nel Carmelo aveva affermato: “Non l’attività umana ci può aiutare ma solamente la passione di Cristo. Il mio desiderio è quello di parteciparvi”.

Furono parole profetiche: il 7 agosto del 1942 i soldati tedeschi fecero irruzione nel convento di Echt. Adolf Hitler aveva ordinato l’arresto dei convertiti ebraici come ritorsione dopo che la conferenza dei vescovi olandesi aveva fatto leggere in tutte le chiese del Paese un proclama contro il razzismo nazista. Edith e sua sorella Rosa, pure lei convertita, furono catturate ed internate presso il campo di transito di Westerbork prima di essere trasportate al campo di concentramento di Auschwitz, dove furono uccise nelle camere a gas il 9 agosto 1942.

Edith Stein fu canonizzata da Papa Giovanni Paolo II l’11 ottobre 1998 e nominata compatrona d’Europa.

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