Il cardinale Bertone: si tenta di destabilizzare la Chiesa e dividere il Papa dai suoi collaboratori
Posté par atempodiblog le 20 juin 2012
C’è una « volontà di divisione che viene dal maligno », un clima di « meschinità » e menzogna che ignora o cancella il luminoso cammino della Chiesa, unita al Papa: così, il cardinale segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, in una lunga intervista al settimanale « Famiglia Cristiana ». Il porporato si sofferma su quanto sta accadendo in Vaticano: dalla fuga di documenti privati, alle ipotesi di complotto, all’allontanamento del prof. Gotti Tedeschi dalla presidenza dello Ior, invocando il senso della “ricerca della verità” e della “proporzione dei fatti”.
di Gabriella Ceraso – Radio Vaticana
Il cardinale Bertone afferma che è in atto un tentativo per destabilizzare la Chiesa e fermare la grande « azione chiarificatrice e purificatrice » svolta da Benedetto XVI. C’è, sottolinea, un “tentativo accanito di creare divisioni tra il Santo Padre e i suoi collaboratori e tra questi, e c’è qualcosa di iniquo nel voler colpire chi si dedica con maggior passione e fiducia al bene della Chiesa ». Io, prosegue, « sono al centro della mischia e vivo queste vicende con dolore ». Il cardinale Bertone parla – con « Famiglia Cristiana » – di quanto accade in questi giorni nella vita della Chiesa, con particolare riferimento alla fuga di documenti riservati dal Vaticano. “Il tradimento della fiducia che c’è stato, è il fatto più doloroso”, afferma, “ma è accaduto”; il lavoro della Commissione cardinalizia e l’indagine in corso dimostrano però la volontà di fare totale chiarezza. « E’ un atto immorale di inaudita gravità pubblicare lettere e documenti inviati al Santo Padre, da persone che hanno diritto alla privacy », ribadisce il porporato, « un vulnus a un diritto costituzionale », da osservare e far osservare. Il segretario di Stato vaticano esclude ogni coinvolgimento di cardinali o lotte fra personalità ecclesiastiche « per la conquista di un fantomatico potere ». Il cardinale Bertone rilancia altresì un impegno di collegialità e un’unità di intenti in Vaticano, che, afferma, « non esiste altrove ». Nessun dubbio infine sulle ragioni dell’allontanamento di Gotti Tedeschi dalla presidenza dello Ior: non mancata trasparenza, sottolinea, ma il deterioramento di rapporti fra consiglieri per « prese di posizione non condivise ».
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