Nel “cuore” di ogni cosa

Posté par atempodiblog le 8 juin 2012

Nel “cuore” di ogni cosa dans Fede, morale e teologia

“Ecco, disse la contadina, qual è la gioia della madre quando per la prima volta nota il sorriso del suo piccino, tale è anche la gioia di Dio ogni volta che egli dal cielo vede che un peccatore si inginocchia per pregare, dal profondo del cuore” (Dostoevskij). Cristo è stato il grande realizzatore dell’amore di Dio. Egli ha portato Dio sulle nostre strade, nelle nostre case, nelle nostre riunioni. Egli è stato un osservatore acuto del mondo e di tutto ciò che ci circonda. Attraverso le para­bole ci ha fatto capire non il freddo dell’universo, ma le pulsazioni di un Cuore paterno. Nelle parabole egli ci vuol far scoprire Dio, suo Padre e farci penetrare nel “cuore” di ogni cosa. Gesù si serve delle immagini del nostro mon­do, immagini alle volte assai commoventi, per darci la cer­tezza che Dio non si trova in un inaccessibile aldilà, ma mette tutto ciò che ci circonda in relazione con il suo Cuo­re: non soltanto il grano, i frutti, ma anche il paese stra­niero e la casa paterna, l’estate e l’inverno, la lucerna e la notte, il denaro, il vestiario, lo sposalizio e la morte.

Leggendo le parabole si è continuamente circondati dalle quinte di un mondo assai vicino: il nostro mondo. Non si tratta di un libro illustrato qualunque, ma del libro illustrato da Dio. Dio ha stabilito con i suoi amici un lin­guaggio convenzionale. Ogni avvenimento della vita è u­na parola di questo linguaggio. “Dio - scrive Simone Weil - è come una donna attaccata al suo sposo, che gli sussurra all’orecchio: ti amo, ti amo”. Dio non ha parole per dire alle sue creature: ti odio. Egli è Amore.

FIORETTO: In questa giornata devo ricordarmi di saluta­re il Cuore di Gesù con un “Gloria al Padre…”.

GIACULATORIA: “O Cuor purissimo, rendi il cuor mio qual giglio candido gradito a Dio”.

Fonte: Viviamo giugno col Sacro Cuore – Sacerdoti del S. Cuore (Dehoniani)

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