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13 maggio 1944, la Madonna appare a Ghiaie di Bonate

Posté par atempodiblog le 13 mai 2012

Ricordo della prima apparizione della Madonna a Ghiaie di Bonate

13 maggio 1944, la Madonna appare a Ghiaie di Bonate dans Apparizioni mariane e santuari Ghiaie-di-Bonate

Sabato 13 maggio 1944

La Madonna era apparsa anche a Fatima, per la prima volta, un 13 di maggio. Sarà casuale questa data, oppure ci sarà un richiamo a quelle apparizioni?
Chi è Adelaide, la veggente? Dai giudizi dati su di lei risulta che è una bambina espansiva, spontanea, più portata al gioco e allo scherzo che allo studio. Frequenta la prima elementare. Le sue caratteristiche sono: intelligenza normale, scarsa memoria e poca fantasia. Veniva trattata da “zuccona” e “incapace”, trattata con modi e sistemi sbrigativi. Da parte sua, si era creata la convinzione di essere una povera bambina ignorante, di scarsa intelligenza. La caparbietà che le si attribuì e che dimostrò non era che un aspetto del suo carattere deciso, incapace di finzione e di diplomazia, impegnato a difendere la propria interiorità e la sua personalità, spesso conculcata e offesa.
Nel Diario Adelaide descrive l’inizio di questa apparizione come un puntino d’oro che si avvicina a poco a poco e, quando si ingrandisce del tutto, rivela nel suo interno la figura di una bella Signora con Gesù Bambino in braccio e san Giuseppe alla sua sinistra. E’ la prima volta, nella storia delle apparizioni più recenti, per quanto ne sappiamo, che la Santa Famiglia si presenti al completo in quasi tutte le visioni. [...]

La Madonna a Ghiaie di Bonate? Una proposta di riflessione – Padre Angelo Maria Tentori. Ed. Paoline

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La Madonna ci attende in Cielo

Posté par atempodiblog le 13 mai 2012

La Madonna ci attende in Cielo dans Apparizioni mariane e santuari Maria-e-la-Trinit

Un certo tremore mi prende in questo luogo santo, dove percepisco quasi sensibilmente la gravità del peccato, le cui radici sono l’incredulità, l’ingratitudine, l’offesa e il disprezzo di Dio e del suo amore. Penso alla superficialità di tante Messe e di tante comunioni, per non parlare dei sacrilegi con i quali è violata l’eucarestia. Penso ai tabernacoli abbandonati in tante chiese del mondo e mi propongo di imprimere nella mente la sublime preghiera lì insegnata: “SS. Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente, vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze da cui egli è offeso. E per questi infiniti meriti del suo Sacratissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei peccatori”.
Nell’aria si diffonde lo squillo argentino della campane. E’ mezzogiorno. Guardo il sole che dardeggia nell’immenso blu della volta celeste che, sfumando, declina verso l’orizzonte fino ad abbracciare il verde delle colline. Recito l’Angelus. Da lassù il Verbo è disceso e si è fatto carne.  Da lassù è venuta la Vergine Maria a mezzogiorno di quel luminoso 13 maggio. Là ella ci attende per introdurci nella beatitudine senza fine dell’amore trinitario.

Tratto da: Pellegrino a quattro ruote — Padre Livio Fanzaga

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