La Mamma celeste sull’altare accanto al Figlio prediletto
Se P. Pio “risolve e fa risolvere tutto dalla Madonna”, è perché egli della Madre del Signore ha sperimentato tutto l’aiuto immaginabile durante l’intera sua esistenza terrena.
Non è il caso qui di entrare a parlare dell’assistenza che il Padre ha ricevuto dalla Beata Vergine, perché occorrerebbe molto tempo. Diamo dei cenni soltanto.
Le cure della Mamma celeste verso questo figlio cominciarono nella sua infanzia e terminarono con il suo ingresso nel Cielo.
Il p. Agostino Daniele da S. Marco in Lamis, padre spirituale del Santo, ci dice che “le apparizioni cominciarono al quinto anno di età”. Che tra i celesti personaggi, che il piccolo Francesco vedeva, ci fosse la Madonna ne è prova il fatto che, dopo molto tempo quando era già frate, “interrogato come mai le avesse celate per tanto tempo, candidamente rispose che non le aveva manifestate, perché le credeva cose ordinarie che succedessero a tutte le anime”.
Mostrando il p. spirituale, anche se in modo misurato, la sua meraviglia, un giorno il Santo chiese ingenuamente: «E lei non la vede la Madonna?». E ad una sua risposta negativa soggiunse: «Lei lo dice per santa umiltà!».
Della presenza premurosa della Madonna accanto a P. Pio qui vogliamo mettere in evidenza il momento nel quale egli ascende all’altare, per celebrare la santa messa.
Questa cosa era risaputa dai suoi figli spirituali un po’ da sempre. Enzo Bertani gli chiese un giorno: «Padre, vedete voi la Madonna?».
«Durante la santa messa. Ogni mattina è all’altare insieme a Gesù», rispose il Santo.
Ed un’altra volta, sempre parlando ad Enzo ritornato sull’argomento, egli precisa: «La Madonna mi accompagna tutte le mattine all’altare con il Serafico Padre san Francesco, per celebrare la santa messa».
Da una figlia spirituale apprendiamo particolari importanti su questa realtà meravigliosa ed eccezionale. Riportiamo domande e risposte.
«Assiste la santa Vergine la sua santa Messa?».
«Credi tu che la mamma non si interessi del figlio?».
«E dove si mette?».
«Ai piedi dell’altare».
«Nel momento in cui Gesù disse: “Donna, ecco tuo figlio”, voi che dite?».
«A lei dico: “Ecco i tuoi figli”».
«Padre, tutte le anime che assistono alla vostra Messa sono presenti al vostro spirito?».
«Li vedo tutti i figliuoli miei all’altare, come in uno specchio».
Dopo la pubblicazione delle lettere del Santo indirizzate ai suoi direttori spirituali, non solo troviamo confermata la presenza della Madonna accanto a P. Pio, mentre celebra la Messa, ma abbiamo la gioia di apprendere quali sentimenti di riconoscenza egli nutre verso la Mamma celeste per l’attenzione tenera che lei gli riserva. Scrive a p. Agostino il 1º maggio 1912.
“Babbo carissimo,
Oh! Le joli mois que le mois de mai! C’est le plus beau de l’année. Sì, padre mio, questo mese come predica bene le dolcezze e la bellezza di Maria! La mia mente nel pensare agl’innumerevoli benefici che ha fatto a me questa cara Mammina mi vergogno di me stesso, non avendo guardato mai abbastanza con amore il di lei cuore e la di lei mano, che con tanta bontà me li compartiva; e quel che più mi dà afflizione è di aver ricambiato le cure affettuose di questa nostra madre con tanti continui disgusti.
Quante volte ho confidato a questa madre le penose ansie del mio cuore agitato! e quante volte mi ha consolato! Ma la mia riconoscenza quale fu?… Nelle maggiori afflizioni mi sembra di non aver più madre sulla terra; ma di averne una molto pietosa nel cielo. Ma quante volte il mio cuore fu calmo, tutto quasi dimenticai; dimenticai quasi perfino i doveri di gratitudine verso questa benedetta Mammina celeste!…
Povera Mammina quanto bene mi vuole. L’ho constatato di bel nuovo allo spuntare di questo bel mese. Con quanta cura mi ha ella accompagnato all’altare questa mattina. Mi è sembrato che ella non avesse altro a pensare se non a me solo col riempirmi il cuore tutto di santi affetti.
Un fuoco misterioso sentivo dalla parte del cuore, che non ho potuto capire. Sentivo il bisogno di applicarci del ghiaccio per estinguere questo fuoco che mi va consumando.
Vorrei avere una voce sì forte per invitare i peccatori di tutto il mondo ad amare la Madonna”.
Una testimonianza di p. Eusebio Notte, che per alcuni anni è stato vicino al Padre, assistendolo con amore e delicatezza filiale, ci dice che l’episodio del 1º maggio 1912 non è un avvenimento isolato: la presenza della Madonna presso l’altare di P. Pio era abituale. Il nostro confratello si riferisce al periodo in cui il Santo viveva a Pietrelcina presso i genitori.
Sappiamo che la messa del Padre durava molto tempo e, per non creare imbarazzo ad alcuno, il parroco don Salvatore aveva deciso che il giovane sacerdote celebrasse a porte chiuse. Così egli si faceva dare la chiave dal sagrestano e si chiudeva dentro, avendo tutta la libertà di rimanere sull’altare secondo quanto il suo spirito riteneva opportuno.
Un giorno a ricreazione la conversazione cadde sull’argomento e p. Eusebio disse: «Padre spirituale, allora voi per anni avete celebrato la Messa da solo?».
Ed il fortunato figlio prediletto di Maria rispose: «Io non sono stato mai solo. La Madonna mi ha sempre tenuto compagnia durante la santa messa».
P. Pio diceva: “Intorno all’altare c’è tutto il paradiso”. E dei figli spirituali di grande fede hanno avuto la grazia di vedere anche con gli occhi del corpo il cielo aperto sul Santo che celebrava l’Eucarestia.
Una mattina, Angelella di Pietrelcina, zia di p. Libero Cardone, cappuccino, vide l’altare di san Francesco, ove stava celebrando P. Pio, circondato da angeli e santi, con la Madonna.
Bella è una testimonianza che ci affida fra Daniele Natale, desunta da una lettera scritta da Enrico Cerioni, un sardo residente a Roma, dopo che era stato alcuni giorni a S. Giovanni Rotondo.
«Mentre insieme ai fedeli ero in attesa che P. Pio venisse in chiesa per celebrare la santa messa, ho visto uscire dalla sagrestia due file di angeli che lo precedevano: il Padre aveva a fianco la Madonna. Si accostò all’altare, mentre la Madre di Dio si mise a un lato.
Appena cominciò il salmo “Introibo ad altare Dei”, P. Pio diventò luminoso e tale rimase per tutto il tempo della celebrazione. All’elevazione apparve Gesù che si fondeva in P. Pio: facevo fatica a distinguere le due persone. Alla comunione la fusione divenne totale, per effusione d’amore».
Il Cerioni conclude lo scritto, pregando fra Daniele di domandare a P. Pio se quanto ha visto sia stata solo un’immaginazione fantastica o corrisponde invece a realtà.
Fra Daniele va nella cella del Padre e, mettendogli la lettera nelle mani, gli chiede se quel figlio spirituale ha visto giusto.
Il Padre scorre lentamente quelle righe e poi dice: «La prima parte, quella che accenna alla presenza degli angeli e della Madonna intorno all’altare, è così». E rimane in silenzio.
«Padre — dice fra Daniele — , se è vera la prima parte, è vera anche la seconda parte». E P. Pio acconsente con un cenno di capo.
Tratto dal libro: “Il Padre”. San Pio da Pietrelcina
Fonte: sanpiodapietrelcina.org