Il mio cuore, un fiore che Maria deve coltivare

Posté par atempodiblog le 1 mai 2012

Il mio cuore, un fiore che Maria deve coltivare dans Don Dolindo Ruotolo Dolindo-Ruotolo

Il mese di Maria è il mese di una pro­fonda riforma del cuore: è necessario lasciare se stessi e adornarsi di ogni virtù e di ogni bene spirituale.
Nella primavera le piante rinascono a vita nuova, si adornano di fiori, sono pie­ne di profumo e di attrattiva. Anche l’ani­ma mia deve rifiorire per essere piena di virtù e di pace!
Nel tuo Cuore, o Maria, io rifiorirò come giglio, perché Tu sei purità; nel tuo amore io riscalderò la mia freddezza, perché tu sei piena di fiamme di carità divina; nelle tue mani troverò rifugio, perché Tu sei Madre di misericordia!
O Maria, o Maria, abbassa su di me lo sguardo della tua bontà! Anch’io sono un piccolo fiore del campo celeste: colti­vami Tu e parlami, o Maria, perché dalla tua parola attingerò la vita e l’amore. Amen.

Maria: O figlia mia, la Madre tua è sempre pronta a coltivarti, purché tu la tratti da Madre e non da estranea. Quante volte hai avuto timore di me, pur sapendo che io sono tutta amore! Quante volte mi hai quasi fuggita, tanto è stata fiacca la tua devozione. Vieni al mio cuore, ed esso i sia scuola di virtù, poiché mi ha fatta grande Dio stesso per il tuo bene.
Seguimi fedelmente, anche se senti l’anima tua ari­da e senza fervore alcuno. Confidami le tue pene, rivolgiti a me, perché io, in questo mese, ho tanti tesori di grazie da dispen­sare e li dono a chi sa rivolgersi con fi­ducia al mio cuore materno.

L’anima: O mia buona Mamma, non vedi Tu che brutto fiore sono io? Sono fiore appassito, quasi sfrondato e senza vita… Soccorrimi Tu! Io ti affido l’anima mia perché Tu la coltivi e la risani.
Le campane del tuo tempio, o Maria, suonano a festa ed io gemo ancora nel­l’inerzia? Il tuo trono è ricco di fiori, e il mio cuore, che dovrebbe essere il trono tuo, è sì povero e spoglio di tutto!
O Madre mia, mentre la flebile armonia di queste campane si disperde nell’aria, il gemito del mio povero cuore raggiunga il tuo Cuore, e lo muova a pietà di me! Ho bisogno di grazie, perché sono tanto mise­rabile: Maria mater gratiae, Mater misericordiae Tu nos ab hoste protege et mortis hora suscipe; Maria, Madre della grazia, Madre di misericordia, difendici dal ma­ligno e accoglici nell’ora della morte.

Giaculatoria: O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi.

Fioretto: Accettata con pazienza e con garbo gli sgarbi che ti si faranno.

di Don Dolindo Ruotolo
Una profonda riforma del cuore alla scuola di Maria – Casa Mariana

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