La Madonna si è fermata a Medjugorje
Posté par atempodiblog le 6 mars 2012
Padre Livio Fanzaga:
L’AVVENIMENTO DEL SECOLO
La Madonna si è fermata a Medjugorje
Medjugorje è una delle località religiose più conosciute e visitate al mondo. Basterebbe a questo riguardo fare il conto delle migliaia e migliaia di siti Internet che vengono dedicati ad essa. Tuttavia non bisogna dimenticare che chi oggi ha vent’anni non era ancora nato in quel lontano 24 giugno 1981, quando sono incominciate le apparizioni. Al Festival dei giovani che si celebra ogni prima settimana di agosto giungono gruppi numerosi dai paesi dell’Est europeo, che all’inizio delle apparizioni era sotto il giogo comunista, la cui fine allora nessuno poteva neppure ipotizzare. Gli ultimi due decenni del ventesimo secolo hanno impresso alla storia un’accelerazione straordinaria. Il mondo è profondamente cambiato e si è affacciato al nuovo millennio pieno di dubbi e di angosce. In questo tempo di grandi trasformazioni due figure sono rimaste come stelle fisse nel firmamento a illuminare e a guidare gli eventi: quella della Regina della pace e quella di Giovanni Paolo II, che, poche settimane dopo l’attentato, ha visto le apparizioni della Madonna accompagnarlo in tutto l’arco del suo ministero petrino.
Gli stessi veggenti, come è ovvio, non sono più gli adolescenti che si affacciavano alla vita, ma sono ormai tutti padri e madri di famiglie felici. La parrocchia, prima formata da qualche centinaio di famiglie quasi tutte contadine, ora è divenuta un centro internazionale di pellegrinaggi, con tutte le trasformazioni ambientali e sociali che questo comporta. Chi ha seguito Medjugorje fin dall’inizio ha visto come tante cose siano cambiate col passare degli anni. Anche molti dei protagonisti dei tempi «eroici» sono scomparsi. Basti pensare alla figura di padre Slavko, servo umile di Maria e animatore infaticabile. I persecutori dei primi tempi, appartenenti alla milizia e al partito comunista, si sono successivamente uniti a quei pellegrini che prima perseguitavano. Chi ha avuto la grazia di seguire la Madonna fin dall’inizio si è reso conto di quali meraviglie l’Onnipotente sia capace nel condurre la storia degli uomini.
L’anima di Medjugorje è viva nella preghiera che ha nella parrocchia il suo fulcro, ma che da essa si estende a tutta la piana, dove si prega lungo i sentieri, nei campi e nelle case, fin sulle colline, quelle del Križevac e del Podbrdo, la montagna delle prime apparizioni, dove la Madonna ha promesso che lascerà un segno («visibile, indistruttibile, durevole, bellissimo»). La preghiera da Medjugorje sale al cielo più copiosa che in qualsiasi parte del mondo. Questo fervore che la Madonna ha acceso nel cuore della gente fin dai primi giorni si è sempre più intensificato e oggi non è meno ardente di allora.
Ma ciò che rende Medjugorje una fonte perenne di acqua viva è la presenza della Madonna. È vero che queste sono apparizioni globali, perché la Madonna appare ovunque i veggenti si trovino, in qualsiasi parte del mondo. Ma è a Medjugorje che lei da speciali grazie e che i pellegrini si sentono toccati, ieri come oggi.
Nei primi anni si discuteva molto, soprattutto a livello di esperti, dei segni di credibilità e dell’atteggiamento della Chiesa. Ora questo argomento è passato in sott’ordine, mentre ciò che interessa alla gente è ben altro. I motivi di credibilità sono molti e solidi, ma non sembrano interessare più di tanto il popolo dei pellegrini. Basterebbe dire al riguardo che quelle di Medjugorje sono le apparizioni più studiate della storia da parte di équipes scientifiche, che hanno accertato la normalità dei veggenti, l’assenza di inganno e l’inspiegabilità da parte della scienza del fenomeno stesso dell’apparizione, durante il quale molte leggi naturali sono sospese. Motivo di credibilità sono i sei veggenti i quali, pur essendo così diversi fra loro, e pur facendo ognuno la propria vita (quattro di loro abitano tuttora a Medjugorje, uno in Italia e uno negli Stati Uniti), in tutto quest’arco di tempo non si sono mai contraddetti e hanno perseverato in modo mirabile nel testimoniare i messaggi.
Motivo di credibilità sono naturalmente i messaggi, che si possono raccogliere in un libretto non più lungo di altre opere di spiritualità, dove emerge la figura di Maria in tutta la sua santità, sapienza e amore materno. A questa fonte di grazia si sono abbeverate innumerevoli persone della nostra generazione e si può ben affermare che anche oggi il messaggio che da la Regina della pace è, dopo la Sacra Scrittura, il nutrimento più ricercato dal popolo cristiano. Esso infatti viene accolto da milioni di persone e famiglie in ogni parte del mondo. Tuttavia, al di là di tutto questo, la prova permanente e incontrovertibile della presenza del «dito di Dio» è la grazia della conversione che fluisce in quel luogo benedetto come un fiume inesauribile. La conversione è il più grande dei miracoli: si tratti della prima o della seconda conversione. Non per nulla la Madonna ha detto che il messaggio più importante che ha dato a Medjugorje è quello della conversione.
Questo evento interiore, che quasi tutti coloro che vanno in visita a Medjugorje con un minimo di apertura del cuore hanno sperimentato, è la vera ragione di credibilità. La gente si rende conto che dopo oltre due decenni non c’è più nulla da dimostrare. Vale per Medjugorje il ragionamento di Gamaliele: «Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa dottrina o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!» (Atti 5, 38-39). Satana, il nemico per eccellenza di Maria, ha fatto di tutto per distruggere il piano della Regina della pace, ma non ha ottenuto nulla. La gente si rende conto che un evento così mirabile, che dura nel tempo e che produce così grandi frutti, non può che essere di origine soprannaturale.
La Chiesa tuttavia non si è pronunciata sull’origine soprannaturale delle apparizioni, né potrà farlo finché il fenomeno non si sarà concluso. Tuttavia non le ha mai sconfessate, anzi le ha accompagnate con sollecitudine pastorale, permettendo i pellegrinaggi organizzati privatamente. Tutto è stato reso più facile dal fatto che le apparizioni avvengono nell’ambito della parrocchia, i cui responsabili hanno tutti il mandato vescovile, e che la Madonna rivolge i messaggi in primo luogo alla parrocchia stessa e poi a tutto il mondo. I pellegrini che si recano a Medjugorje sono in ultima istanza accolti dalla Chiesa, con i suoi sacerdoti, le sue confessioni, le sue liturgie e con tutte quelle ricchezze della Chiesa (le nuove realtà religiose) che sono sorte sotto l’impulso della Regina della pace.
Le apparizioni di Medjugorje sono ancora in atto. Tre veggenti (Vicka, Marija, Ivan) hanno apparizioni quotidiane. Gli altri tre (Mirjana, Ivanka, Jakov), dopo che per loro le apparizioni quotidiane sono terminate, ne hanno una ogni anno che, secondo la promessa della «Gospa», continuerà per tutta la loro vita. La Madonna però è molto libera nelle sue decisioni e a Mirjana (la veggente che dovrà rivelare i dieci segreti) fin dal 1987 appare ogni 2 del mese per pregare per la conversione dei non credenti. Siamo dunque ancora nel vivo di questo evento di grazia che rinnova la Chiesa e da speranza a un mondo sfiduciato. Il problema cruciale che l’umanità deve risolvere se vuole sperare di avere un futuro è senza dubbio quello della pace. Maria è venuta fra noi come Regina della pace per insegnarci che cosa è la pace, come la si ottiene e come preparare un mondo nuovo per i nostri figli.
(dalla « Presentazione » al volume, di Padre Livio Fanzaga)
Tratto da: Holy Queen
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