Rifuggi dall’ipocrisia

Posté par atempodiblog le 4 janvier 2012

Rifuggi dall’ipocrisia dans Libri baciodigiuda

Ti avrà certamente colpito quanto Gesù insista sulla sincerità, lo cogli soprattutto nel giudizio molto severo che lui  pronuncia nei confronti di coloro che appaiono all’esterno diversamente da ciò che sono nel loro intimo.
Ti sei chiesto perché dopo il suo orribile tradimento  Giuda sia andato a impiccarsi, mentre Pietro si è pentito piangendo amaramente?
Giuda era un ipocrita, seguiva il maestro insieme agli altri apostoli ma senza credere e senza accogliere il messaggio. La sua condotta era così abilmente studiata che nessuno dei dodici sospettava che fosse lui a tradire, il culmine dell’ipocrisia è stato il momento in cui si è avvicinato al maestro e con il bacio dell’amicizia lo ha indicato ai nemici. Il suo cuore era corrotto e la sua anima devastata. Aveva venduto Gesù, ma all’esterno appariva come uno dei suoi amici intimi, ha avuto in dono il miracolo del risveglio della coscienza, ma non gli è bastato per sottrarsi al demone della disperazione.
Pietro era una persona sincera, anche nella sua debolezza appare una persona schietta che manifesta all’esterno ciò che ha nel cuore. La sua conversione è genuina e le sue lacrime sono autentiche. Le persone che non ingannano sé stesse non si perdono, anche quando a causa della debolezza umana sono in balìa di gravi sbandamenti.
Gesù era circondato da persone doppie. Molti dei suoi interlocutori lo ascoltavano per coglierlo in fallo. Persino gli inviti a tavola erano predisposti per trovare pretesti per accusarlo. Eppure erano persone esternamente irreprensibili nella loro osservanza della legge.
Gesù pronuncia nei confronti di queste persone doppie le espressione più tremende bollandoli  come sepolcri imbiancati, essi dice Gesù “sono belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti  e ogni putridume, così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni di ipocrisia di iniquità”.
Non credere che l’ipocrisia sia una caratteristica tipica degli scribi e dei farisei, questa orribile deformazione della persona umana, bella all’esterno e marcia all’interno, è un marchio satanico di cui gli uomini fanno fatica a liberarsi; l’essere doppio è una caratteristica del demonio, il quale ha bisogno di presentasi come benefattore per attiraci nella sua rete e portarci alla perdizione eterna. L’astuta serpe è insuperabile nell’arte del dissimulare, ma chi potrebbe contare l’esercito sterminato dei discepoli che ogni giorno frequentano la sua scuola.
L’ipocrisia, caro amico, deturpa in primo luogo il tuo rapporto con Dio. Dici le preghiere, vai alla Messa, partecipi alle varie attività della Chiesa, ma ti manca l’intima convinzione perché la tua fede è ridotta un lucignolo fumigante e il tuo cuore è inquinato dalle passioni. Tuttavia ti preoccupi di tenere ben nascosta questa triste realtà, non solo agli occhi degli altri, ma anche ai tuoi. Così inganni te stesso e ti precludi la possibilità  della conversione perché ti illudi di essere giusto e non come tutti gli altri che sono ladri, ingiusti, adulteri, come diceva il fariseo (vedi Lc 18,11).
Sulla scia dei profeti Gesù denuncia la tentazione della falsa devozione che incombe su tutti coloro che fanno un cammino spirituale, in particolare ne sono vittime coloro che per stato di vita hanno scelto la santità e trovando il cammino troppo arduo preferiscono una verniciata esteriore alla fatica quotidiana di cambiare il cuore.
Tuttavia se si possono ingannare gli uomini non è possibile ingannare Dio. “Questo popolo”, dice Gesù, “mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me”. “Non gridano a Me con il loro cuore” dice il profeta Osea. La sincerità nei confronti di Dio ti preserverà dal pericolo mortale di ingannare te stesso. L’Onnipotente conosce ogni movimento del tuo cuore, a che vale nascondersi come fecero i progenitori dopo il peccato?
Essere sincero di fronte a Dio è l’unica via di salvezza, il nostro rapporto con Lui si riflette inevitabilmente, poi, nei rapporti col prossimo. Le persone che hanno Dio nel cuore non sono esenti da difetti, da ombre e da debolezze, il loro sforzo però consiste nell’emendarsi, non nel nascondere il male che li affligge e dal quale non sono dispensati neppure i santi. Tu ti trovi davanti a delle persone in cui non vi è discordanza fra la bocca e il cuore, fra quello che dicono e quello che fanno. Sono persone che non ti ingannano e delle quali ti puoi fidare. Forse queste persone sono una piccola parte nella società, però tu cerca di essere una di loro.
Infatti, viviamo in un mondo dove non sono pochi coloro che si presentano come miti agnelli, ma dentro sono lupi rapaci.

L’apostolo Paolo fra i molteplici pericoli che ha dovuto affrontare nella sua vita travagliata ha enumerato anche quello dei falsi fratelli (vedi seconda lettera ai Corinti, cap. 11 vers. 26).
La schiettezza e la trasparenza del tuo rapporto con Dio ti aiuterà a scoprirli questi falsi fratelli per quanto siano abili nell’ingannare. Chi è abituato a contemplare la luce del sole non la confonde con quella artificiale. Tuttavia, l’obbiettivo primario è che tu sia una persona sincera e affidabile, sappi che questo è lo sforzo di tutta una vita.
Il potere di Satana su questo mondo è visibile, è palpabile nel dominio universale della menzogna che è una vera e propria pandemia spirituale.
La tua appartenenza a Gesù si deve esprimere nell’amore per la verità, per la franchezza nei rapporti umani, nella lealtà alla parola data. La verità ha un suo pudore e Gesù ci raccomanda di non dare le cose sante ai cani e non gettare le perle ai porci. Tuttavia, la prudenza è una virtù che nulla ha che spartire con la dissimulazione. Perciò, caro amico, vigila perché lo spirito dell’ingannatore non inquini il tuo cuore, non c’è nulla di più vile che ordire trame contro il fratello che ti dà fiducia e si fida di te.
Anche tu come Giuda saresti capace di dare un bacio a chi stai per tradire? Non farti prendere dalla tentazione di trarre in inganno, di tendere insidie e di ordire congiure.

Sappi che in ogni menzogna c’è l’alito di Satana.
Il menzognero e l’omicida vuole imprimere su di te la sua immagine, spingendoti a ingannare e a tradire chi ti sta vicino.

di Padre Livio Fanzaga
Tratto da:  Fa’ posto a Dio. Lettere di direzione spirituale

Laisser un commentaire