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Maria, madre piena d’amore

Posté par atempodiblog le 2 décembre 2011

Maria, madre piena d'amore dans Apparizioni mariane e santuari La-Salette

“Maria, madre piena d’amore, con le sue lacrime ha mostrato la tristezza per il male morale dell’umanità. Con le sue lacrime ci aiuta meglio a comprendere la dolorosa gravità del peccato, del rifiuto di Dio, ma anche la fedeltà appassionata che suo Figlio nutre verso i fratelli: Lui, il Redentore, il cui amore è ferito dalla dimenticanza e dal rifiuto… Ella ha compassione delle difficoltà dei suoi figli e soffre nel vederli allontanarsi dalla Chiesa di Cristo”.

Giovanni Paolo II

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O celeste Bambino

Posté par atempodiblog le 2 décembre 2011

O celeste Bambino dans Citazioni, frasi e pensieri padrepio

Le tue tenerezze conquidono il mio cuore e resto preso dal tuo amore, o celeste Bambino. Lascia che al contatto del tuo fuoco l’anima mia si liquefaccia per amore, ed il tuo fuoco mi consumi, mi bruci, mi incenerisca qui ai tuoi piedi e resti liquefatto per amore e magnifichi la tua bontà e la tua carità.

San Pio da Pietrelcina

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Gesù ha chiamato Maria col nome di madre

Posté par atempodiblog le 2 décembre 2011

Gesù ha chiamato Maria col nome di madre dans Citazioni, frasi e pensieri 4ifmeo

Gesù ha chiamato Maria col nome di madre. Lei infatti lo ha concepito, portato nel grembo, dato alla luce, allattato, cresciuto, formato e preparato alla vita. Per comprendere quanto Maria ci sia madre, dobbiamo capire quanto lo sia stata nei confronti di Gesù Cristo.

Padre Livio Fanzaga – Cristianesimo controcorrente

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O Maria, Vergine Immacolata

Posté par atempodiblog le 1 décembre 2011

O Maria, Vergine Immacolata dans Preghiere 2h4vp6r

O Maria, Vergine Immacolata,
Puro cristallo per il mio cuore,
Tu sei la mia forza, o àncora potente,
Tu sei lo scudo e la difesa dei deboli cuori.

O Maria, Tu sei pura ed impareggiabile,
Vergine e Madre insieme.
Tu sei bella come il sole, senza alcuna macchia,
Nulla è paragonabile all’immagine della Tua anima.

La Tua bellezza ha affascinato il Tre volte Santo,
Sceso dal cielo, abbandonando il trono della Sua sede eterna,
E prese corpo e sangue dal Tuo cuore,
Nascondendosi per nove mesi nel cuore della Vergine.

O Madre, o Vergine, nessuno riesce a comprendere
Che l’immenso Iddio diventa uomo,
Solo per amore e per la Sua insondabile Misericordia.
Per merito Tuo, o Madre, vivremo con Lui in eterno.

O Maria, Vergine Madre e Porta del cielo,
Attraverso Te ci è venuta la salvezza,
Ogni grazia sgorga per noi dalle Tue mani
E solo la Tua fedele imitazione mi farà santa.

O Maria, o Vergine, o Giglio più bello,
il Tuo Cuore è stato il primo tabernacolo per Gesù sulla terra,
Perché la Tua umiltà è stata la più profonda
E per questo sei stata innalzata sopra i cori degli angeli e sul santi.

O Maria, dolce Madre mia,
Affido a Te l’anima, il corpo ed il mio povero cuore.
Sii la Guardiana della mia vita
E soprattutto nell’ora della morte, nell’ultima battaglia.

Santa Faustina Kowalska

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Maria, Madre che incoraggia

Posté par atempodiblog le 1 décembre 2011

Maria, Madre che incoraggia dans Fede, morale e teologia Maria-della-Piccola-Lourdes

Colpisce una affermazione misteriosa della Madonna a Banneux: “Credete in me ed io crederò in voi”. E’ come se la Madre volessi confidarci che, per avere fiducia in noi, ha bisogno che noi abbiamo fiducia in Lei. Infatti quale medico potrebbe aiutarci se non andassimo noi a cercarlo, esponendogli con sincerità il nostro male? Il rapporto di fiducia, così importante fra gli uomini, è fondamentale nella vita spirituale. Non vi è dubbio che la Madonna abbia fiducia in noi. Ma per svolgere il suo compito materno è necessario che noi confidiamo Lei. Maria ci invita a credere in Lei in modo tale che possa credere in noi. La sua azione materna compie miracoli in coloro che si abbandonano totalmente al suo Cuore. La sua pedagogia non è tanto quella del rimprovero e del castigo, quanto piuttosto quella dell’esortazione e dell’incoraggiamento. E’ mirabile come la Santa Vergine, nelle sue innumerevoli apparizioni, sappia sapientemente dosare il miele con l’aceto, ma nella certezza che è la medicina dell’amore a compiere i più grandi miracoli.
Maria sa che una delle armi più sottili e insidiose di satana è quella dello scoraggiamento. La via che Gesù addita ai suoi seguaci è aspra e stretta e, se sono pochi quelli che la iniziano, sono ancora di meno quelli che la percorrono fino alla meta. La conversione è una grande grazia, ma senza la perseveranza essa viene irrimediabilmente vanificata. L’io egoistico e il mondo contrastano l’azione dello Spirito e satana, una volta cacciato dal cuore, ritorna all’assalto con rinnovata malizia, ben deciso a riprendersi la preda. E’ difficile che sulla via della salvezza, specialmente quando si è ancora ai primi passi, non si rinnovino le cadute in peccati e situazioni che si credevano definitivamente alle spalle. La serpe infernale è pronta a sibilarti nella mente il dubbio che la nuova vita sia possibile. L’arma dello scoraggiamento è fra le più insidiose che il maligno mette in campo. Laddove non ha successo con la seduzione, riesce a vincere convincendoti che la santità non è alla tua portata.
La madre celeste conosce la fragilità della natura umana e non le sfuggono le nostre debolezze personali. Lei sa che sul cammino di perfezione la quasi totalità dei suoi figli sono come dei bambini molto piccoli che, prima di camminare con speditezza, non fanno che inciampare e cadere per terra. Lei segue ogni nostro passo con apprensione e, quando cadiamo, subito accorre in nostro aiuto. Non si stanca mai di rialzarci e di incoraggiarci lungo il cammino. Tollera le nostre debolezze, anche se non le approva. Maria è una madre di infinita pazienza e non chiede al figlio ammalato più di quanto non possa dare. Tuttavia ci vuole volonterosi, sempre pronti a ricominciare. La sua sapiente pedagogia usa le nostre cadute per preservarci dall’orgoglio spirituale e per custodirci nell’umiltà. Quando siamo consapevoli che senza la grazia non possiamo fare nulla e, nel medesimo tempo, che a Dio nulla è impossibile, allora incomincia a farci gustare le prime vittorie. La gioia che inonda il cuore per ogni passo avanti nel cammino spirituale, sarà piena di gratitudine ed esente dal veleno mortifero della presunzione.
Dove andò Pietro dopo il dramma sconvolgente del suo rinnegamento? Dove lo portò il cuore quando Gesù lo fissò col suo sguardo dolce e addolorato? Chi poteva accoglierlo, consolarlo e riabilitarlo nella bufera satanica della vergogna e dello scoraggiamento? Non certo gli altri apostoli, essi pure vacillanti e fuggitivi. Non è forse stato il Cuore della madre che ha accolto “la pietra” della Chiesa, lasciando che versasse le lacrime purificatrici del pentimento? Maria sa che il compito della madre non è quello di giudicare e di condannare, ma di incoraggiare e di dare speranza. Lei per ogni situazione trova sempre una via di uscita.

Tratto da: Maria, dolce Madre - Padre Livio Fanzaga

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