Gioia nella sofferenza
Posté par atempodiblog le 17 février 2011
La sofferenza, quando viene vissuta senza scopo, di solito bandisce e divora la gioia. Invece la sofferenza, accolta e vissuta con un’intenzione buona, genera una gioia bellissima, purissima e permanente, come la ebbero i martiri.
Tale sofferenza ci avvicina a Dio, al sommo bene, che è il solo a concederci la gioia perenne.
Perciò è la fiducia nella misericordia di Dio che trasforma la sofferenza nella gioia permanente.
E, mediante la giaculatoria “Gesù, confido in Te”, l’anima sofferente viene inondata nel suo profondo da la pace infinita, capace di irradiare esternamente la gioia. Nella tristezza bisogna cercare la consolazione affidandoci con fiducia alla misericordia di Dio, come la trovavano i santi; in tale fiducia si trova il segreto della gioia soprannaturale, nonostante le lacrime amare che continuano a fluire dagli occhi sgomenti. Soltanto Maria Immacolata che ebbe fiducia illimitata, poté inneggiare l’inno di gioia: “il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore”, come cantò non solo quando incontrò la cugina Elisabetta, ma probabilmente anche sotto la croce quando la spada del dolore ne trafisse il cuore, perché ella sempre lodava la misericordia di Dio in cui confidava.
Don Michele Sopocko
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