Cercare Dio
Posté par atempodiblog le 15 février 2011
Chi desidera cercare Dio in modo intelligente e vuole davvero trovarlo, non deve permettere ai suoi pensieri di innalzarsi sopra il sole o spaziare per il firmamento, immaginandosi la maestà dì Dio più abbacinante di tanti astri solari messi insieme. Farà bene invece a dimenticarsi del sole e di tutto il firmamento, considerandoli creature che gli sono inferiori, e a pensare a Dio e a sé sul piano spirituale. Se l’anima riesce in ciò, guarda davvero oltre se stessa e vede le realtà supreme.
Anche la parola « dentro » dev’essere intesa allo stesso modo. Si dice comunemente che l’anima dovrebbe vedere Dio in tutte le cose e dentro di sé. È vero che Dio è in tutti gli esseri creati ma non come la polpa è nel guscio della noce o come un oggetto piccolo è contenuto dentro uno grande. Dio si trova in tutte le cose, e con la sua presenza le conserva nell’essere, ma è presente in modo spirituale, tramite la potenza della sua natura benedetta e della sua purezza invisibile.
Chiunque desidera cercare Dio dentro il mondo deve dimenticarsi di tutte le cose materiali, tanto effimere, non considerare il proprio corpo e neppure la propria anima; fisserà l’attenzione unicamente sulla natura increata di Dio che lo ha fatto, gli ha dato la vita, lo sostiene nell’essere e gli dà la ragione, la memoria e l’amore.
Tutti questi doni gli giungono attraverso la somma grazia e potenza di Dio. Ecco quale dev’essere il modo di agire dell’anima quando è toccata dalla grazia; altrimenti servirà a ben poco voler cercare Dio dentro di sé o nella sua creazione.
Dalla “Scala della perfezione” di Walter Hilton
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