Posté par atempodiblog le 15 février 2011
Dio non prende mai da noi ciò che noi non vogliamo dare. Dobbiamo darlo a lui di nostra libera volontà. Affinchè la nostra obbedienza sia gioiosa e pronta, dobbiamo essere convinte che obbediamo a Gesù…
Se volete sapere se amate Dio, fatevi questa domanda: « Obbedisco? ». Se obbedisco, va tutto bene. Perché? Perché tutto dipende dalla mia volontà. Se divento santa o peccatrice dipende da me. La nostra santità, oltre che dalla grazia di Dio, dipende dalla nostra volontà.
Non perdete tempo in attesa di fare grandi cose per Dio. Non avrai la prontezza di dire sì alle grandi cose se non ti eserciti a dire sì nelle mille occasioni di obbedienza che ti capitano durante la giornata.
Beata Madre Teresa di Calcutta
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Posté par atempodiblog le 15 février 2011
Chi desidera cercare Dio in modo intelligente e vuole davvero trovarlo, non deve permettere ai suoi pensieri di innalzarsi sopra il sole o spaziare per il firmamento, immaginandosi la maestà dì Dio più abbacinante di tanti astri solari messi insieme. Farà bene invece a dimenticarsi del sole e di tutto il firmamento, considerandoli creature che gli sono inferiori, e a pensare a Dio e a sé sul piano spirituale. Se l’anima riesce in ciò, guarda davvero oltre se stessa e vede le realtà supreme.
Anche la parola « dentro » dev’essere intesa allo stesso modo. Si dice comunemente che l’anima dovrebbe vedere Dio in tutte le cose e dentro di sé. È vero che Dio è in tutti gli esseri creati ma non come la polpa è nel guscio della noce o come un oggetto piccolo è contenuto dentro uno grande. Dio si trova in tutte le cose, e con la sua presenza le conserva nell’essere, ma è presente in modo spirituale, tramite la potenza della sua natura benedetta e della sua purezza invisibile.
Chiunque desidera cercare Dio dentro il mondo deve dimenticarsi di tutte le cose materiali, tanto effimere, non considerare il proprio corpo e neppure la propria anima; fisserà l’attenzione unicamente sulla natura increata di Dio che lo ha fatto, gli ha dato la vita, lo sostiene nell’essere e gli dà la ragione, la memoria e l’amore.
Tutti questi doni gli giungono attraverso la somma grazia e potenza di Dio. Ecco quale dev’essere il modo di agire dell’anima quando è toccata dalla grazia; altrimenti servirà a ben poco voler cercare Dio dentro di sé o nella sua creazione.
Dalla “Scala della perfezione” di Walter Hilton
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Posté par atempodiblog le 15 février 2011
La bellezza di Maria è assoluta e unica. Include tutte le bellezze dell’universo e le eleva oltre ogni umana concezione. Tuttavia è una bellezza materna. Il volto di Maria, che più di ogni altro riflette la bellezza di Dio, è un volto di madre. Le bellezze umane sono limitate e caduche. La bellezza di Maria è divina e immortale. Quando la Madonna appare, rapisce per lo splendore del suo volto. Ora Maria partecipa della gloria della resurrezione del Figlio, ma come sarà stata la sua bellezza quando era qui sulla terra? Non è certo arbitrario affermare che la piccola fanciulla di Nazareth è stata la persona più bella che mai sia apparsa sulla terra. Di Lei non abbiamo nessuna descrizione, come neppure del Figlio che rifletteva sul volto la somiglianza con la madre. Non sarebbe stato possibile a nessuno descrivere la bellezza sublime di Maria e di Gesù.
La bellezza di Maria non è soltanto quella del corpo, come noi siamo soliti rappresentarla. Essa riguarda l’intera sua persona. E’ una bellezza che sgorga dalle profondità interiori e che sprigiona la sua luce come una sorgente inesauribile. La bellezza di Maria è innanzi tutto spirituale. E’ lo splendore della sua anima immacolata. Quando l’arcangelo Gabriele saluta Maria, la chiama col nome misterioso di “Piena di Grazia”. Che cos’è la grazia se non la bellezza divina di cui viene rivestita l’anima immortale? Maria è rivestita della bellezza di Dio. E’ una bellezza che l’irradiazione della santità. E’ una bellezza senza macchia, senza peccato, senza inganni, senza seduzioni. Come potrebbero gli uomini, immersi nel fango, ma tuttavia assetati di bellezza infinita, non essere affascinati dallo splendore di Maria?
Maria è la “Piena di grazia” fin dal suo apparire sulla terra. Quale sarà stata la sua bellezza di giovane donna? Lo splendore dell’anima si effonde sul volto, nella luce degli occhi, nella bontà del sorriso. Il corpo umano, animato dall’anima, ne riflette lo luminosità naturale. L’anima di Maria, immune da ogni macchia di peccato originale e circonfusa della santità di Dio, quale splendore non avrà riversato sull’intera sua persona? Solo il Cielo ha potuto ammirare la bellezza sublime di Maria nel momento in cui si apre a ricevere il Verbo nel suo grembo. Da quel momento la bellezza divina di Maria è quella della Madre. Il suo volto materno, che Gesù ha contemplato, gli occhi dolcissimi che Egli ha incontrato, il sorriso che l’ha confortato, sono un dono per tutti gli uomini di tutti i tempi.
La bellezza di Maria è una bellezza materna. E’ una bellezza che per sua natura è chiamata a generare. Maria è la “Tutta bella” e il Cielo ci ha donato questa madre perché generasse figli che le assomigliano. Gli uomini sono predestinati a divenire figli di Maria e a riflettere in se stessi la somiglianza con la madre. Maria vuole che ogni suo figlio rifletta il suo splendore di grazia. Le bellezze che gli uomini inseguono sono come quelle dei fiori di primavera, che oggi sono meravigliosi, ma di essi domani non vi è traccia. Le bellezze che incantano gli uomini sono quelle senz’anima, illusorie e destinate alla corruzione. Sono le bellezze dei sepolcri imbiancati.
Guardando al volto della Madre noi comprendiamo che cosa sia la vera bellezza. E’ la bellezza della grazia, della santità, della purezza, della bontà. Sul volto di Maria si riflette l’amore puro e incondizionato. Maria è infinitamente bella perché infinitamente ama. Il suo Cuore di Madre è ricolmo dell’amore di Dio. La bellezza di Maria è la sovrabbondanza dell’amore.
Tratto da: Maria, dolce Madre - Padre Livio Fanzaga
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