La cura del nostro buon nome
Posté par atempodiblog le 1 février 2011
Lo Spirito Santo ci avvisa di aver cura del buon nome: “abbi cura del buon nome, perché più sicuramente ti resterà che mille preziosi e grandi tesori. Della buona vita si numerano i giorni; ma il buon nome dura in eterno” (Ecclesiastico, 41 15-16). La buona reputazione è necessaria, specialmente a chi è costituito in dignità, per l’edificazione del prossimo, per avanzare nella propria carriera, per poter compiere il proprio dovere, per fare del bene.
Dobbiamo dunque cercare di possedere realmente quelle buone qualità che altri ammirano in noi “con modestia e timore, forti della buona coscienza, di modo che quando si sparlasse di noi, rimangano confusi quelli che calunniano la nostra buona condotta in Cristo” (1 Pietro, 3,16). Non è lecito però ricorrere, per conservare la fama, a mezzi cattivi, come sarebbe, per es., l’ipocrisia. Nessuno tuttavia è obbligato a manifestare i suoi difetti e le sue colpe a chi non ha nessun diritto di conoscerle.
Borla e Testore
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