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Ecco l’oceano di grazie pronte per noi, ma che noi non chiediamo

Posté par atempodiblog le 27 novembre 2010

Oggi ricorre il 180° anniversario delle apparizioni della Madonna a Santa Caterina Labouré e della Medaglia Miracolosa.

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AL LAMENTO E ALL’IMPRECAZIONE DI NOI MODERNI E’ STATO RISPOSTO A RUE DU BAC, PARIGI 1830.

Il 27 novembre 1830, nel convento delle Figlie della Carità (rue du Bac 140, Parigi), alle 17.30 del pomeriggio, la Madonna apparve per la seconda volta a Caterina Labouré, 24 anni, novizia. “Era di una bellezza indescrivibile”, dirà poi la ragazza. La prima volta che le era apparsa, nella chiesina del convento, Caterina era corsa ai suoi piedi appoggiando le sue mani sulle ginocchia della Vergine: “quello fu il momento più dolce della mia vita”.
Dunque quel 27 novembre le apparve con una serie di simboli molti importanti. I suoi piedi poggiavano su un globo e steso sotto c’era un serpente verdastro e giallo. La Vergine Maria, bellissima, aveva fra le mani un altro globo d’oro (sopra cui c’era una croce) e guardando verso il Cielo lo offriva a Dio.
La Madre di Cristo aveva inoltre alle dita delle mani degli anelli con grandi pietre preziose che emanavano un incredibile splendore. Ma non tutte. Più tardi la Madonna spiegò a Caterina: “Questo globo rappresenta il mondo intero e ogni anima in particolare…”. E le pietre preziose che alle sue dita emanano quella luce “sono il simbolo delle grazie che spando sulle persone che me le domandano”.
Poi spiegò dolcemente a Caterina quanto lei è pronta a riversare un mare di grazie su coloro che gliele chiedono, che si affidano a lei e che la invocano. Ma attenzione, rivelò che non si ricorre più a lei: “Le pietre che non emanano luce sono il simbolo delle grazie che non mi domandano”.
Ecco dunque svelato il dramma della moderna apostasia. Nella prima delle grandi apparizioni moderne – attraverso la Santa Vergine – ci viene rivelata la verità: sta per iniziare la grande guerra a Dio, quella in cui gli uomini si lamenteranno, accuseranno il Cielo di sordità, arriveranno fino a bestemmiarlo giudicandolo indifferente ai loro dolori e condannandolo…
Eppure Dio è pronto a riversare un oceano di grazie sui suoi figli, attraverso la Vergine Maria. Purtroppo gli uomini non gliele chiedono, non c’è nessuno che preghi e chieda e voglia “appropriarsi” delle ricchezze del Regno di Dio.
Preferiamo lamentarci o imprecare, pur non di non chiedere al nostro Padre buono attraverso l’intercessione di Maria. Eppure ci è stato detto con chiarezza, da chi sa e può. “Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete”, questo aveva proclamato Gesù e non per modo di dire, le Sue parole sono eterne e vere (“passeranno il Cielo e la terra ma le mie parole, mai!”).
Ricordando quel 27 novembre nella famiglia vincenziana e in varie parrocchie, ogni 27 del mese, alle 17.30 (ora dell’apparizione) si recita la supplica, chiedendo le tante “grazie non richieste” che la Vergine di rue du Bac desidera elargire all’umanità e a ciascuno di noi.

SUPPLICA ALLA MEDAGLIA
Da recitarsi alle 17 del 27 Novembre, festa della Medaglia, in ogni 27 del mese, ed in ogni urgente necessità.

O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto, ma sappiamo pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelta per la manifestazione della tua Medaglia. Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in quest’ora a te sì cara, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d’affetto e pegno di protezione. Noi dunque ti promettiamo che, secondo il tuo desiderio, la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio. Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare all’unìsono col tuo. Lo accenderà d’amore per Gesù e lo fortificherà per portar ogni giorno la propria croce dietro a Lui. Questa è l’ora tua, o Maria, l’ora della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l’ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fai, o Madre, che quest’ora, che ti ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a venirci a visitare e a portarci il rimedio di tanti mali, fai che quest’ora sia anche l’ora nostra: l’ora della nostra sincera conversione, e l’ora del pieno esaudimento dei nostri voti. Tu che hai promesso proprio in quest’ora fortunata, che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia: volgi benigna i tuoi sguardi alle nostre suppliche. Noi confessiamo di non meritare le tue grazie, ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi dunque pietà di noi. Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l’amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia. O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i tuoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti. – Ma specialmente permetti, o Maria, che in quest’ora solenne ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli, che sono a noi più cari. Ricordati che anch’essi sono tuoi figli, che per essi hai sofferto, pregato e pianto. Salvali, o Rifugio dei peccatori, affinché dopo di averti tutti amata, invocata e servita sulla terra, possiamo venirti a ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Cosi sia.

Salve Regina e tre volte “O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te”.

di Antonio Socci

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