La festa dei Santi e di tutti i fedeli defunti
Posté par atempodiblog le 30 octobre 2010
La festa di tutti i santi ci apre la prospettiva del cielo, che è la meta a cui dobbiamo tendere. Là ci attende la moltitudine immensa dei santi che lodano Dio nella pace e nella gioia senza fine. Là ritroveremo anche tante persone care con le quali abbiamo condiviso la vita qui sulla terra.
La celebrazione di tutti i fedeli defunti è un invito alla preghiera per le anime che si trovano in purgatorio, e alle quali possiamo affrettare l’ingresso in paradiso. Si tratta di una grande carità che dobbiamo esercitare verso i nostri cari e le anime più abbandonate, per le quali nessuno prega.
In questi giorni abbiamo anche la possibilità di applicare ad una di queste anime l’indulgenza plenaria a queste condizioni:
-Confessione e Comunione, con l’animo distaccato da ogni peccato, anche veniale, come per ogni indulgenza plenaria;
- Dal 1 al 8 novembre, visita al cimitero e preghiera per i defunti;
-Da mezzogiorno del 1 fino a tutto il 2 novembre visitare una Chiesa, recitando il Credo, il Padre nostro e una preghiera per l’intenzione del Santo Padre (ad esempio un Pater, Ave e Gloria).
Che la partecipazione alle celebrazioni liturgiche di questi giorni rafforzi la nostra fede nella vita eterna e il nostro impegno per conseguirla.
Il male fisico e morale, col suo suggello, la morte, sono il macigno sotto il quale l’umanità geme e che non riuscirà mai a rimuovere con le sue forze. Invano le varie religioni, filosofie e ideologie ci hanno provato. Tutti gli uomini hanno fallito, eccetto uno.
Gesù Cristo è l’unico che ha vinto, risorgendo glorioso a vita immortale. Egli è vivo, pieno di grazia e di verità. Egli è l’unica speranza dell’umanità. Guardando a Lui vediamo il nostro destino futuro.
Non possiamo guardare al nostro futuro come la maggior parte dei nostri contemporanei, rassegnati a morire come gli animali. L’ultima parola non sarà un paio di badilate di terra. In questa prospettiva la vita non avrebbe nessun valore.
Noi cristiani guardiamo alla vita come a un cammino verso l’eternità. Il Cielo è la meta a cui tendiamo. Là ci attendono coloro che hanno già varcato vittoriosi i confini di questo mondo caduco. Noi guardiamo alla morte senza paura, perchè è l’ingresso nella vita che non ha fine.
Cristo risorto e glorioso è la nostra certezza e la Vergine Maria Assunta in Cielo, ma presente in mezzo a noi con le sue apparizioni, ci dischiude un futuro di luce e di gioia.
Le feste di novembre ci ricordano che siamo immortali e che è nel tempo della vita che si decide dell’eternità.
di Padre Livio Fanzaga
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