Don Luigi Guanella presto Santo. Firmati dal Papa i decreti che porteranno alla Beatificazione numerosi martiri
Posté par atempodiblog le 1 juillet 2010
La Chiesa vedrà presto canonizzato uno dei cosiddetti “Santi della carità”, il Beato Luigi Guanella. Lo ha deciso Benedetto XVI che questa mattina, nell’udienza concessa al prefetto del la Congregazione delle Cause dei Santi, l’arcivescovo Angelo Amato, ha firmato la promulgazione dei Decreti che riguardano anche il riconoscimento dei miracoli per quattro futuri Beati e il martirio per numerosi sacerdoti, religiosi e religiose uccisi in gran parte durante la Guerra civile spagnola e sotto il regime nazista in Germania. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Don Bosco, don Guanella, don Orione. E’ una stagione esaltante, per la Chiesa italiana e non solo, quella che va tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Non c’è quasi parte del nord e del centro della Penisola che non venga toccata direttamente o indirettamente dalla carità di queste straordinarie figure di sacerdoti. Don Guanella, che prestò verrà proclamato Santo, è originario di una località vicino Sondrio, dove nasce nel 1842. A 24 anni è sacerdote, incontra don Bosco a Torino, viene toccato da quell’onda di carità che trasforma le miserie sociali in una molla di solidarietà e riscatto. Nel 1881, fonda i Servi della Carità e le Figlie di Santa Maria della Provvidenza che da Como si diffondono presto nel resto d’Italia e oltre, in America, Asia, Africa. Nel gennaio del 1915, la Marsica, in Abruzzo, è devastata da un drammatico terremoto. Don Guanella è lì a portare soccorso e al suo fianco c’è don Orione. Pochi mesi dopo, si spegne a Como. Paolo VI lo proclama Beato nel 1964.
A cavallo tra l’Otto e il Novecento si svolgono anche le vite dei quattro Venerabili Servi e Serve di Dio per i quali sono stati riconosciuti i miracoli che li porteranno presto agli onori degli altari. Si tratta del sacerdote Giustino Maria Russolillo, parroco di Pianura e fondatore della Società delle Divine Vocazioni (1891-1955), delle religiose Maria Serafina del Sacro Cuore di Gesù, fondatrice dell’Istituto delle Suore degli Angeli (1849-1911), Alfonsa Clerici, suora professa della Congregazione delle Suore del Preziosissimo Sangue di Monza (1860-1930) e Cecilia Eusepi, del Terz’Ordine Secolare dei Servi di Maria, quest’ultima spentasi appena 18.enne nel 1928.
Il vescovo Giovanni Scheffler, ungherese di nascita (1887), apre la pagina dolorosa dei membri della Chiesa per i quali i decreti promulgati dal Papa riconoscono il martirio. Vescovo di Satu Mare, in Romania, muore in una prigione di Bucarest nel 1952, sotto la dittatura comunista. Martiri della Guerra civile in Spagna sono invece Giuseppe Maria Ruiz Cano, Jesús Annibale Gómez Gómez, Tommaso Cordero Cordero e altri 13 compagni, della Congregazione dei Missionari Figli del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria, uccisi in odio alla fede durante la persecuzione religiosa del 1936, allo stesso modo di Carmelo Maria Moyano Linares e nove compagni dell’Ordine Carmelitano. Vittima del nazismo con due compagni, sacerdoti diocesani, è Giovanni Prassek, che viene ucciso ad Amburgo nel 1943. Più lontano nel tempo il martirio della francese Margherita Rutan, suora professa della Congregazione delle Suore Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli, che muore a Dax nel 1794, in pieno clima antiecclesiale fomentato dalla Rivoluzione francese.
I decreti firmati da Benedetto XVI riconoscono infine le virtù eroiche del Servo di Dio Basilio Martinelli, sacerdote professo della Congregazione delle Scuole della Carità (1872 -1962), delle Serve di Dio Maria Antonia di San Giuseppe, fondatrice del Beaterio degli Esercizi di Buenos Aires (1730-1799), la lituana Maria Casimira Kaupas, fondatrice della Congregazione delle Suore di San Casimiro (1880-1940), l’italiana Maria Luisa Gertrude Prosperi, badessa del Monastero dell’Ordine di San Benedetto di Trevi (1799-1847), la spagnola Maria Teresa Maria Carmen Albarracín, religiosa professa delle suore di Maria Immacolata Missionarie Claretiane (1927-1946) e l’italiana Maria Plautilla, religiosa professa delle Piccole Suore Missionarie della Carità (1913-1947).
Sono contenta per don Guanella ma soprattutto per i suoi « poveri » quaggiù.Si sentiranno maggiormente protetti dalla sua preghiera ed intercessione lassù presso il Padre. Lucetta