Il sacerdozio è un dono di Dio per la redenzione del mondo

Posté par atempodiblog le 17 juin 2010

Riflessione del Direttore di Radio Maria Spagna

Il sacerdozio è un dono di Dio per la redenzione del mondo dans Fede, morale e teologia Jean-Marie-Baptiste-Vianney-Curato-d-Ars

[...] Pregare per i sacerdoti e per le vocazioni sacerdotali equivale a pregare Dio per se stessi e per i propri bisogni. Infatti, la ragione del sacerdozio non è la realizzazione dei sacerdoti. Il presbitero non è un uomo che ha scelto una professione per il proprio piacere, ma qualcuno che ha risposto alla chiamata di Dio, che gli chiede di donare la sua vita come il “pane spezzato” per la redenzione del mondo. La preghiera per i sacerdoti assomiglia alla preghiera di Gesù durante l’Ultima Cena, in cui ha pregato il Padre per i Suoi apostoli e per tutti quelli che, nei secoli, avrebbero conosciuto la Fede grazie alle loro parole e a quelle dei loro successori.

Il Curato d’Ars non si distingue per qualità speciali, come un linguaggio raffinato o un elaborato pensiero teologico. Era un semplice prete di campagna, conosciuto per andare subito “al sodo”, all’essenziale. Il suo impegno principale fu dedicare la sua vita ai “poveri peccatori”. Questa espressione potrebbe sembrare un po’ arcaica ed erede di una spiritualità ormai superata… niente di più sbagliato! È proprio questo il motivo del grande valore del sacerdozio: di tutti i mali che affliggono l’umanità, il sacerdozio lavora per quello principale: il peccato. Molti altri mali della nostra esistenza (malattie, povertà, mancanza d’affetto) possono farci soffrire, ma solo il peccato è in grado di privarci della carità e della speranza, indispensabili per ottenere la Vita Eterna.

Il Santo Curato d’Ars è conosciuto specialmente per il suo apostolato nel sacramento della confessione, alla cui paziente amministrazione arrivò a dedicare fino a quindici ore al giorno! E quando cadde per sfinimento, cinque giorni prima di morire, gli ultimi penitenti si strinsero intorno al letto del moribondo. Si calcola che, verso la fine della sua vita, il numero annuale di pellegrini penitenti avesse raggiunto la cifra di ottantamila.

Il Curato d’Ars soffriva e gioiva nello stesso tempo amministrando il sacramento del perdono, perché il suo unico desiderio era essere testimone della conversione dei peccatori, e per questo scopo utilizzava tutte le sue energie. Quando si imbatteva in anime impenitenti, piangeva davanti a loro: “Oh, amico mio -diceva-, io piango proprio perché tu non piangi”. Ma sempre la sua allegria era grande, nel vedere come rinascono alla speranza i cuori pentiti.

Ma il momento culmine della sua giornata, e quello che lo faceva gioire maggiormente, era la celebrazione dell’Eucaristia. Le seguenti parole sono sue: “Se il prete non avesse la consolazione e la felicità di celebrare la Santa Messa, non potrebbe sopportare il suo incarico”, “Solo in cielo si comprenderà la felicità di celebrare la Messa”. Sembra quasi che il Santo Curato d’Ars durante la Santa Messa “mietesse” la grazia che poi avrebbe distribuito nella Confessione!

In poche parole, i veri rimedi che alleviano il male dell’essere umano sono l’Eucaristia e la Confessione. Per questo, possiamo concludere dicendo che il sacerdozio è un dono di Dio per la redenzione del mondo. Mi rimetto alle incisive parole che il Papa recentemente ha rivolto con un videomessaggio a un gruppo di milleduecento sacerdoti che si sono dati appuntamento in un Ritiro Internazionale ad Ars: “Pensate al gran numero di messe che avete celebrato o che celebrerete, rendendo ogni volta Cristo realmente presente sull’altare. Pensate alle innumerevoli assoluzioni che avete dato e darete, permettendo a un peccatore di lasciarsi redimere. Percepite allora la fecondità infinita del sacramento dell’Ordine. Le vostre mani, le vostre labbra sono divenute, per un istante, le mani e le labbra di Dio. Portate Cristo in voi; siete, per grazia, entrati nella Santissima Trinità. Come diceva il Santo Curato: «Se si avesse la fede, si vedrebbe Dio nascosto nel sacerdote come una luce dietro un vetro, come un vino mescolato all’acqua»”.

Une Réponse à “Il sacerdozio è un dono di Dio per la redenzione del mondo”

  1. lucetta dit :

    Avremmo bisogno di sacerdoti come il santo curato d’Ars e dobbiamo pregare per questo e MERITARCELI.

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