Conforto per chi soffre

Posté par atempodiblog le 31 mai 2010

Conforto per chi soffre dans Fede, morale e teologia Madonna-e-sacerdoti

Oggi i pellegrinaggi portano migliaia di sofferenti ai santuari di Maria: Lourdes, Fatima, Pompei, Lo­reto e a tanti altri. Un popolo intero che chiede grazie, la sa­nità e la santità a Maria. Lo sanno bene: è Gesù che guan­sce, ma guarisce e compie il miracolo, mosso dalla pre­ghiera, dal desiderio della sua madre: Maria non prega in­vano! E la grazia, la guarigione la chiedono a Maria. La Madonna dei malati è presente non soltanto nei grandi san­tuari, ma nelle immagini venerate su tanti altari; nelle im­magini, in tante povere case. E’ sempre la Madonna che ve­glia e alla quale si rivolge chi soffre. Viene pregata duran­te il giorno, durante le notti senza sonno e senza sollievo. E chiedono un po’ di riposo, un po’ di pazienza, di rasse­gnazione.
Per quante persone la malattia è stata strumento di sal­vezza! In Paradiso spariranno certo tutti questi mali che ci travagliano. La sofferenza è lo strnmento con cui Gesù ci associa alla sua opera di redenzione, per la salvezza del­le anime. Dobbiamo accogliere volentieri questo messag­gio come una grazia particolare, con la quale ci chiama a seguirlo sulla via del Calvario, a portare la nostra croce di ogni giorno. La nostra vera infermità è l’incomprensione del valore della sofferenza cristianamente sopportato. Pre­ghiamo perché la sua carezza materna scenda sulle pal­pebre stanche, sulle membra indolenzite. E la sofferenza fisica e morale non lasci indifferente il cuore di Maria, no­stra madre.

FIORETTO: Osserverò Maria ai piedi della croce, penserò alle sue sofferenze. Ci darà forza, coraggio e fiducia nel­le nostre infermità.

GIACULATORIA: Dalla fame, dalle guerre, dalle malattie di questi tempi, proteggici o Maria.

Fonte: Viviamo maggio con Maria – Sacerdoti del S. Cuore (Dehoniani)

Une Réponse à “Conforto per chi soffre”

  1. lucetta dit :

    Mi ripeterò spesso queste parole:
    « La sofferenza è lo strumento con cui Gesù ci associa alla sua opera di redenzione, per la salvezza del­le anime. Dobbiamo accogliere volentieri questo messag­gio come una grazia particolare, con la quale ci chiama a seguirlo sulla via del Calvario, a portare la nostra croce di ogni giorno. La nostra vera infermità è l’incomprensione del valore della sofferenza cristianamente sopportato »

    Che lo spirito santo mi aiuti a capire sempre più il valore del patire e mi renda coraggiosa nell’accettare tutto ciò che il Signore ha stabilito per me.Sono veramente malata se non riuscirò a comprendere il valore della sofferenza accettata serenamente.

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