Rallegra i nostri cuori
Posté par atempodiblog le 24 mai 2010
Padre Caterini ci ricorda che, quando dirigeva i pellegrinaggi dall’Italia a La Salette, si fermava per la messa e il pranzo nel devoto Santuario di N.S. del Laus. Qui si venera una bellissima statua in marmo bianco: la Madonna con un braccio tiene Gesù Bambino e con l’altro allontana da noi un frutto. La spiegazione è semplice: ci allontana il frutto della morte, e ci offre Gesù, il frutto della vita. Del resto, la prima volta che nel Vangelo si incontra il nome della Madonna, è subito indicato come un annuncio di gioia.
L’Angelo dell’Annunciazione dice a Maria: rallegrati… gioisci, o piena di grazia! Quando poi va da S. Elisabetta, riempie quella casa di una gioia sconfinata: persino il bambino in seno a S. Elisabetta sussulta di gioia. E Maria canta la sua gioia col suo festoso Magnificat! Ecco che cos’è la devozione alla Madonna, causa nostrae laetitiae.
È una bella invocazione nelle Litanie lauretane: Causa nostrae laetitiae. La devozione alla Madonna, oltre a tutto quello che stiamo dicendo in questo mese, ha un non so che di festoso, di gioioso, che non hanno le altre devozioni. Tutti i 31 giorni del suo bel mese, sono i giorni di festa. Basta entrare in un Santuario mariano: quant’aria di festa con le campane, i fiori, gli stendardi. I Santi hanno detto che perfino il nome rallegra e ricorrono a quel curioso artificio: Ave – Eva. « Eva » rappresenta le spine, il dolore, il pianto; « Ave » rappresenta le rose, la gioia, il canto. Eva ci ha fatto perdere il paradiso quaggiù; Ave ce lo ha riportato, portando Gesù. Eva ha aperto la valle delle lacrime; Maria ha aperto la valle della felicità.
FIORETTO: Cercherò di vivere la presenza di Gesù e di Maria, fonti della vera gioia. Pregherò se la tristezza è in agguato.
GIACULATORIA: Madre della gioia, prega per noi e per tutti i figli tuoi.
Fonte: Viviamo maggio con Maria – Sacerdoti del S. Cuore (Dehoniani)
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