Ho fatto la scelta di Gesù: donarmi totalmente a Dio
Posté par atempodiblog le 29 janvier 2010
«Sono felice di essere celibe e nella mia vita di prete non ho mai sentito il bisogno di avere una moglie». Padre Livio Fanzaga è la popolarissima e inconfondibile voce di «Radio Maria», l’emittente cattolica con ascolti da record, che non trasmette pubblicità ed è sostenuta soltanto dal contributo volontario dei suoi ascoltatori.
Perché il prete deve essere celibe?
«Io sono felice di esserlo per due motivi. Il primo è che mi sento realizzato per il dono totale della mia vita al Signore. È una donazione mistica e affettiva. Il secondo motivo è di carattere più pratico: da celibe posso servire la Chiesa con tutto me stesso».
Non ha mai sentito l’esigenza di sposarsi?
«No, perché sono sono già totalmente realizzato nella paternità spirituale verso coloro che attraverso il mio ministero vengono generati a Dio e alla Chiesa».
È d’accordo nel discutere sull’eventuale attenuazione o abolizione del celibato sacerdotale, per far fronte alla carenza di vocazioni?
«A mio parere la crisi di vocazioni è dovuta anche al fatto che c’è una concezione troppo manageriale e poco mistica del sacerdozio. Se viene meno il rapporto con Dio e l’amore per le anime, ci possono essere delle crisi affettive. Ma allora il problema non è abolire il celibato, ma è quello di annunciare e proporre il Vangelo tutto intero. Non è un caso che oggi proprio gli ordini di clausura, quelli con le regole più dure, non conoscano crisi di vocazioni. Se il Vangelo è proposto nella sua interezza, nell’uomo scatta la sete di assoluto e si arriva a donarsi eroicamente».
Qual è dunque la ragione più evidente per mantenere la legge del celibato?
«A me colpisce il fatto che Gesù, pur vivendo in un contesto culturale e religioso in cui non c’erano i celibi, abbia scelto di non sposarsi. Siccome esiste un rapporto diretto tra Cristo e il sacerdote, io credo che sia significativo rimanere celibi come lui lo è stato».
Non teme che l’esaltazione del celibato possa screditare il valore del matrimonio?
«Assolutamente no, c’è una vocazione al celibato e una vocazione al matrimonio, che è una via di santità, sono entrambi sacramenti».
di Andrea Tornielli – Il Giornale
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