Posté par atempodiblog le 20 décembre 2009

Mi sento emozionato, caro Gesù, nel farTi gli auguri di buon compleanno.
In ogni Natale Tu sei il festeggiato, ma quante volte noi ci appropriamo della festa… e Ti lasciamo nell’angolo di un vago ricordo: senza impegno, senza cuore e senza ospitalità sincera! Da più di duemila anni, ad ogni Natale, noi ci scambiamo gli auguri perché avvertiamo che la Tua Nascita è anche la nostra nascita: la nascita della Speranza, la nascita della Vita, la nascita dell’Amore, la nascita di Dio nella grotta della nostra povertà. Però – quanto mi dispiace doverlo riconoscere! – il Tuo Natale è minacciato da un falso natale, che prepotentemente ci invade e ci insidia e ci narcotizza fino al punto da non vedere più e non sentire più il richiamo del vero Natale: il Tuo Natale, il Natale di cui abbiamo bisogno! Quante luci riempiono le vie e le vetrine in questo periodo! Ma la gente sa che la Luce sei Tu? E se interiormente gli uomini restano al buio, a che serve addobbare la notte con variopinte luminarie? Non è una beffa, o Gesù? Non è un tradimento del Natale? Queste domande, caro Gesù, si affollano nel mio cuore e diventano un invito forte alla conversione. E noi cristiani mandiamo luce con la nostra vita? E le famiglie e le parrocchie rassomigliano veramente a Betlemme? Si vede la stella cometa nei nostri occhi pieni di bontà? Dalle case e dai luoghi di divertimento in questi giorni escono musiche che vorrebbero essere invito alla gioia. Ma di quale gioia si tratta? Gli uomini hanno scambiato il piacere con la gioia: quale mistificazione! Il piacere è il solletico della carne e, pertanto, sparisce subito e va continuamente e insaziabilmente ripetuto; la gioia, invece, è il fremito dell’anima che giunge a Betlemme e vede Dio e resta affascinata e coinvolta nella Festa dell’Amore puro.
Sarà questa la nostra gioia? Sarà questo il nostro Natale? Gesù, come vorrei che fosse così! Ma c’è un altro pensiero che mi turba e mi fa sentire tanto distante il nostro natale dal Tuo Natale. A Natale, o Gesù, Tu non hai fatto il cenone e non hai prenotato una stanza in un lussuoso albergo di una rinomata stazione sciistica: Tu sei nato povero, Tu hai scelto l’umiltà di una grotta e le braccia di Maria (« la poverella » amava chiamarla Francesco d’Assisi, un grande esperto del Natale vero!). Come sarebbe bello se a Natale, invece di riempire le case di cose inutili, le svuotassimo per condividere con chi non ha, per fare l’esperienza meravigliosa del dono, per vivere il Natale insieme a Te, o Gesù! Questo sarebbe il vero regalo natalizio!A questo punto io Ti auguro ancora con tutto il cuore: buon compleanno, Gesù! Ma ho paura che la Tua Festa non sia la nostra festa. Cambiaci il cuore, o Gesù, affinché noi diventiamo Betlemme e gustiamo la gioia del Tuo Natale con Maria, con Giuseppe, con i pastori, con Francesco d’Assisi, con Francesco Saverio, con Vincenzo de’ Paoli, con Teresa di Lisieux, con Carlo de Foucauld, con Papa Giovanni, con Madre Teresa di Calcutta e con tante anime che, con il cuore, hanno preso domicilio a Betlemme.
Buon Natale a tutti…, ma ora sapete di quale Natale intendo parlare.
Mons. Angelo Comastri
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Posté par atempodiblog le 20 décembre 2009

O Madre, Tu conosci la trepidazione e la bellezza dell’attesa.
Tu hai atteso la nascita del Figlio di Dio
Che ha scelto te come culla del Mistero.
Tu hai sentito il battito del Suo Cuore umano e divino
e hai atteso la gioia di vedere il Suo Volto.
Tu hai atteso l’ora decisiva di Gesù
e l’hai visto allontanarsi da casa
per dare una Casa a tutta l’umanità.
Tu hai atteso ogni giorno:
e puntualmente è giunto il giorno della Croce.
Tu hai continuato ad attendere
nel lungo e drammatico Sabato santo
e hai visto la luce della Resurrezione.
Tu ora attendi per noi: Tu sei la Madre dell’attesa!
Metti olio nelle nostre povere lampade
e insegnaci ad attendere il ritorno di Gesù
gioiosamente, fedelmente, tenacemente ogni giorno.
Maranatha! Vieni, Signore Gesù!
La Chiesa ti invoca: Vieni, Signore Gesù!
Con Maria ti supplica: Vieni, Signore Gesù!
Mons. Angelo Comastri
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Posté par atempodiblog le 20 décembre 2009

Seno di bosco discende
al ritmo di montuose fiumare…
Se vuoi trovare la sorgente,
devi proseguire in su,
controcorrente.
Penetra, cerca, non cedere,
tu lo sai, dovrebbe essere qui,
da qualche parte.
Sorgente dove sei?
… dove sei, sorgente?
Un silenzio…
Torrente di bosco, torrente,
svelami il mistero
della tua origine!
(un silenzio… perché taci?
Hai sottratto alla vista
scrupolosamente
il mistero della tua scaturigine).
Consentimi di aspergere
le labbra
d’acqua della sorgente,
di percepire la freschezza,
freschezza vivificante.
Karol Wojtyla
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Posté par atempodiblog le 20 décembre 2009

Dopo Gesù Cristo il popolo di Dio siamo tutti noi: io, il falegname, il fabbro, l’impiegato, lo spazzino, il poeta.
Il popolo di Dio è tutto ciò che è povero, tutto ciò che soffre, tutto ciò che è profondamente umile.
E’ l’immenso gregge nella solitudine, la moltitudine dei cuori tristi alla ricerca del Paradiso.
Non ho subito la miseria, l’ho sposata per amore, avendo potuto scegliere un’altra compagna.
La miseria è la mancanza del necessario.
La povertà è la mancanza del superfluo.
Più andremo verso Dio e più saremo uniti, cioè avvicinati. Gli esseri umani non sono paralleli ma convergenti, e Dio è il loro fuoco.
Ogni anima è un raggio della Divinità, da cui è partita come da un sole e da cui un giorno deve essere riassorbita.
Nessuno sa chi è maggiormente il suo prossimo, nessuno lo saprà mai, se non nella Luce. Ed è una grazia immensa incontrare qua e là, dopo infiniti dolori, qualche probabile fratello, qualche supposto cugino del Paradiso.
Attendo ancora Qualcuno.
Qualcuno di molto povero, molto conosciuto e molto grande.
Qualcuno deve venire.
Qualcuno, che io sento galoppare sul fondo degli abissi, deve venire, in modo inaudito…
Léon Bloy
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Posté par atempodiblog le 20 décembre 2009

“Gesù vi vede e vi sente anche se siete piccoli, anche se a volte gli adulti non vi considerano come vorreste. Gesù non solo vi vede, ma si sintonizza sulla vostra onda, vuole fermarsi da voi, stare con voi, stabilire con ciascuno di voi una forte amicizia. Questo lo ha fatto nascendo a Betlemme e facendosi vicino ai ragazzi e agli uomini di ogni tempo, anche a ciascuno di noi”.
“Accoglietelo nella vostra vita tutti i giorni, tra i giochi e tra gli impegni, nelle preghiere, quando chiede la vostra amicizia e la vostra generosità, quando siete felici e quando avete paura. A Natale, ancora una volta, l’amico Gesù vi viene incontro e vi chiama! E’ il Figlio di Dio, è il Signore che vedete ogni giorno nelle immagini presenti nelle chiese, nelle strade, nelle case. Egli vi parla sempre dell’amore ‘più grande’, capace di donarsi senza limiti, di portare pace e perdono”.
“Solo la presenza di Gesù nelle vostre vite dà la gioia piena, perché lui è capace di rendere sempre nuova e bella ogni cosa. Lui non vi dimentica mai”.
Benedetto XVI - Incontro con l’Acr (l’Azione Cattolica dei Ragazzi)
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Posté par atempodiblog le 20 décembre 2009

“Innanzitutto, il loro rapporto con il Signore, anche quando percorre strade tradizionali, non è mai stanco e ripetitivo, ma si esprime sempre in modalità autentiche, vive e originali e scaturisce da un dialogo con il Signore intenso e coinvolgente, che valorizza e arricchisce anche le forme esteriori. Inoltre, nella vita di questi nostri fratelli risalta la continua ricerca della perfezione evangelica, il rifiuto della mediocrità e la tensione verso la totale appartenenza a Cristo”.
“La solennità del Natale, alla quale ci stiamo preparando, fa risplendere in piena luce la dignità di ogni uomo, chiamato a diventare figlio di Dio. Nell’esperienza dei Santi questa dignità si realizza nella concretezza delle circostanze storiche, dei temperamenti personali, delle scelte libere e responsabili, dei carismi soprannaturali (…) La santità, cioè la trasfigurazione delle persone e delle realtà umane a immagine del Cristo risorto, rappresenta lo scopo ultimo del piano di salvezza divina, come ricorda l’apostolo Paolo: ‘Questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione’”.
Benedetto XVI - Udienza del 19/12/2009
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