Perché Medjugorje suscita tanto interesse?

Posté par atempodiblog le 30 novembre 2009

Perché Medjugorje suscita tanto interesse?
Intervista al Card. Tonini

Perché Medjugorje suscita tanto interesse? dans Apparizioni mariane e santuari cardinaltonini

La Madonna appare come un capolavoro nelle mani di Dio. «Vergine madre figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura». Dante sotto questo profilo la esalta in maniera splendida.
Maria rappresenta la Madre, il senso della maternità; è una donna semplice, la più semplice, non una principessa, chiamata a divenire madre del figlio di Dio: è lei che consente di trasmettere la vita al Figlio di Dio.
Dio, facendosi Uomo ha scelto questa creatura per prendere da lei la carne, il temperamento, le inclinazioni umane. E il culto mariano altro non è se non un aspetto del culto di Gesù Cristo, che ha portato il mondo intero a scoprire la dignità dell’essere umano, a scoprire che i più deboli hanno più diritti dei forti.
Questa è la grande novità del messaggio cristiano, non è la potenza che decide il destino del mondo ma l’amore, la carità, la fraternità, il senso di appartenenza, della pietà, della misericordia, dell’aiuto al più debole da parte del più forte. E la Madonna, una donna semplice, è colei che ha avuto la fortuna di essere scelta quando Dio ha voluto presentare al mondo un uomo come suo figlio.
A Medjugorje non ci sono stato. Però ho conosciuto vescovi della zona che garantiscono che questi ragazzi delle visioni non hanno inventato nulla; per loro la testimonianza di questi ragazzi è autentica e gli eventi, i miracoli che lì accadono, anche. Ma soprattutto, il vero miracolo è la serenità che migliaia di persone riacquistano con quegli incontri.
Alla fin fine queste cose Dio le permette, Dio le vuole perché l’uomo trovi qualche consolazione.
È vero, la Chiesa è cauta, va lenta. Io ho assistito a un incontro. Ero a pranzo con Papa Wojtyla, e lì c’erano due vescovi della Jugoslavia: uno a favore, l’altro un po’ meno. Giovanni Paolo II non ha voluto pronunciarsi, però si capivano molto bene le sue indicazioni: diamogli la libertà di muoversi. Difficile poter dare giudizi assoluti, condanne assolute. Bisogna attendere, riflettere su che cosa sta accadendo. A Medjugorje vediamo che la gente che va, torna non soltanto sazia dei miracoli o dei prodigi cui crede di aver assistito, ma si accorge, sente, che laggiù c’è un clima diverso: di rispetto, di benevolenza, un clima di stupore, di senso cristiano, di carità e di aiuto vicendevole. E questo significa davvero che qualche cosa c’è.

Fonte: Settimanale Oggi

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