Intervista a Marija di Medjugorje
25 giugno 2009 – Fonte: Radio Maria
Intervistatore Daniele – In questo ventottesimo anniversario delle apparizioni questa nostra gioia la vogliamo trasmettere a tutti voi che ci state ascoltando. È un onore grande essere qui al servizio di Maria, per sentire nel nostro cuore quello che da tanti anni Lei vuole, con tanta delicatezza, trasmetterci, parlando del Signore Gesù perché Egli sia lo scopo della nostra vita.
Qui siamo in casa di Marija. Cedo subito la parola a lei. Le chiedo di parlarci di queste meravigliose giornate. Oggi è l’anniversario delle prime apparizioni a Medjugorje. Marija, a te la parola per i nostri ascoltatori, che tanto volentieri ti abbracciano.
Marija Pavlovich Lunetti – Ecco, noi abbiamo finito il Rosario e continuiamo, perché adesso, dopo che abbiamo finito la trasmissione, lo ricominciamo in attesa dell’apparizione. Ecco, qui si prega e si sente lo spirito di preghiera come, penso, in nessuna parte del mondo. Proprio stamattina, ancor prima che suonassero le campane, io sentivo le voci delle persone che mi facevano giungere il susseguirsi delle Ave Maria del Rosario, mentre salivano o scendevano dalla collina della Croce. E le voci di queste preghiere mi hanno svegliato in questo anniversario. Le preghiere di tanti pellegrini, nonostante che il tempo sia incerto. Piove, ma ci sentiamo ancor più vicini, come una famiglia formata di tante persone che sono unite con noi. Anche con tante persone che sono fisicamente presenti.
Non lo so, noi abbiamo pensato di farvi conoscere un po’ questa nostra esperienza. Avvicinare anche tutti voi che sentite, con qualche domanda di questo rappresentante di Radio Maria. Non so cosa hai preparato. Cominciamo? Hai qualche domanda? (E si sente un po’ di ansia nella sua voce, pur tranquilla e gioiosa).
Daniele – La prima: per chi si avvicini in questo momento, accendendo la radio, e sente parlare di Medjugorje per la prima volta. Cosa sta accadendo da 28 anni a te e agli altri ragazzi?
Marija Noi siamo un segno. Io credo che quando la Madonna ci ha preso eravamo piccoli. Adesso invece siamo grandi e siamo cresciuti con la Madonna. La prima volta, quando la Madonna è apparsa, era il 24 giugno 1981. Quando la Madonna è apparsa, Vizca, scappando, perché era impaurita, come tutti gli altri, scappando, ha perso le scarpe. Nonostante che eravamo stati battezzati e pregavamo tutti i giorni nelle nostre case, e, come ha detto un giorno la Madonna, qui la fede era ancora viva. Nonostante tutto questo nessuno di noi poteva immaginare che la Madonna poteva apparire a noi.
Così abbiamo cominciato questa avventura. Noi sapevamo che la Madonna era apparsa – mi pare 18 volte – a Lourdes e diverse volte a Fatima o in altri posti, giunti al sesto giorno abbiamo pensato che le apparizioni stavano per finire. Quando abbiamo visto che anche il settimo giorno la Madonna appariva, ci siamo detti, probabilmente sarà come a Lourdes… E così ogni volta abbiamo sentito come un dono ogni ogni volta che la Madonna appariva.
Invece la Madonna aveva un progetto che noi non conoscevamo. Abbiamo pensato a ciò che era accaduto nel giorno della morte del Suo Figlio, quando, nella sofferenza enorme, Gesù ha detto a San Giovanni: « Ecco la tua Madre ». Ecco, è un po’ quello che è successo a noi. E noi stiamo camminando con la Madonna. Abbiamo imparato e stiamo imparando e stiamo camminando su questo cammino, che Lei chiama « cammino della santità », « cammino di conversione », perché richiama tutti coloro che vengono qui a non ritornare indifferenti, perché, come noi veggenti ci siamo tuffati in questa grazia, penso che chiama ognuno di noi, quando ci dice « Cari figli ». Penso che la Madonna non si rivolga solo a me. Lo dice a ognuno. Perché la Madonna non ha detto:«Cara figlia Marija», ma ha detto a ognuno di noi: «Caro figlio. Cari figli…». E quando dice: « Grazie perché avete risposto alla mia chiamata, penso che questo ringraziamento sia per tutti coloro che hanno risposto. Questo ci serve a imparare a dire grazie a Dio, che è il nostro Creatore. Attraverso questo innamoramento per Maria, che abbiamo provato fin dalle prime apparizioni, abbiamo cominciato a seguirla e a vivere quello che Lei chiedeva a noi.
Ricordo che nei primi tempi abbiamo messo la Madonna quasi al primo posto, poi Lei, come una maestra, ha cominciato a correggerci, dicendo che lei non è importante, ma che Gesù deve essere al centro della nostra vita! E così abbiamo cominciato un cammino che dura ancora oggi e che durerà finché viviamo, perché il cammino della nostra vita è il cammino nella conversione, dove possiamo conoscere sempre di più Dio e la Madonna.
Daniele – Bene, grazie! Credo che tutti gli ascoltatori di Radio Maria e chiunque segua le apparizioni di Medjugorje, debba dire un grande grazie per questi 28 anni, a voi sei ragazzi, ora diventati adulti, e alle vostra famiglie che vi seguono in questa testimonianza quotidiana del messaggio di Medjugorje.
Marija – Noi dobbiamo ringraziare Dio, perché noi tante volte abbiamo cercato di fare del nostro meglio, ma tante volte abbiamo posto anche qualche ostacolo. Io mi ricordo che nei primi giorni quando chiedevano: « Dove sono i veggenti? ». Spesso eravamo stanchi… Mi ricordo che una volta io mi ero rifugiata su un albero di ciliegio… e non ci riconoscevano. Quando hanno chiesto: « Dove sono le case dei veggenti? ». Io ero sull’albero e non avevo voglia di scendere perché mi sentivo stanca, e non ero abituata a quel modo di vivere. La nostra mamma diceva che la nostra casa non è più nostra, ma è diventata come la stazione dei treni. La gente arrivava, passava, prendeva, andava… non so. E tante volte raccoglieva tutto quello che c’era intorno alla casa, come reliquia.
Comunque in questi anni abbiamo imparato e abbiamo creduto a ciò che la Madonna stava facendo con noi. Abbiamo cominciato a vivere i suoi insegnamenti, anche se con le difficoltà di cui ho parlato nel raccontarvi di quando mi ero nascosta sull’albero di ciliege e ho sentito chiedere: « Dove è la casa dei veggenti? », e io ho detto: Andate giù dritti, pensando che là c’erano le case di Jacov e di Ivan. Io infatti ero contenta di rimanere sull’albero. Qualche volta anche noi siamo contenti di rimanere nel nostro nido, che tante volte creiamo, ma la Madonna ci dice di allargare i nostri sguardi. Grazie al celo li abbiamo allargati, perché, anche con tanti pellegrini che sono arrivati (io ero come un riccio. Ero chiusa). Mi ricordo quanto mi costava testimoniare. Mi ricordo che primadi uscire sugli scalini della mia casa io dicevo: « Signore, usami come tuo strumento! Eccomi, sono qua, sono stanca morta ». Tante volte dormivamo poco. E allora dicevo: Signore fai a tal modo… io ho la gola secca ». Tante volte, digiunando, non avevo neanche la forza di parlare. Poi uscivo e vedevo che il Signore ci usava come un tubo, come uno strumento. E Lui annaffiava questi pellegrini che arrivavano assetati di Dio e della Madonna. Assetati della Parola di Dio.
La Madonna ha cominciato a seminare anche dove tante volte noi non volevamo farlo.
Daniele – Benedetto XVI domenica scorsa era da San Pio da Pietralcina, e ha detto ai giovani: «La Chiesa non vi abbandona, ma voi non abbandonate la Chiesa! ». Cosa chiede ai Giovani la Madonbnna, a Medjugorje?
E ancora: venerdì scorso, 19 giugno, il Santo Padre ha indetto l’anno sacerdotale. Cosa dice la Madonna ai sacerdoti?
Marija . La Madonna, in realtà, dà un invito, un messaggio, per tutti gli uomini di buona volontà. Lei, anche attraverso Mirjana, ha cominciato un movimento che dice di pregare per tutti quelli che non hanno conosciuto l’amore di Dio, anche per i lontani, i pagani.
Ma io al momento in cui la Madonna ci ha detto che « I sacerdoti sono i miei figli prediletti ». O a quando dice ai giovani di essere « gioiosi testimoni del Vangelo ». Di testimoniarlo – come ha fatto Francesco – anche dai tetti delle case.
Ricordo che ero una ragazzina quando la Madonna ci ha preso, ma mai abbiamo avuto una esperienza di discoteca o di altri luoghi in cui i giovani vengono attirati. Ma posso dire che mi sono divertita più di loro. Perché, andando tante volte sul Crizevac o sulla collina delle apparizioni, durante la stagione fredda o quella calda, tante volte quando era il compleanno della Madonna abbiamo portato anche la torta nei 45 minuti di cammino per arrivare sul Crizevac. E cantavamo « Tanti auguri…! ». Poi la torta l’abbiamo mangiata noi… Ma, per dire, era una sfida anche portare intera fin lassù la torta. E poi, da giovani, quando si ama, si hanno mille idee. E di giovani innamorati di Dio e della Madonna io ne vedo ogni giorno. In questi giorni ho incontrato un giovane sacerdote, consacrato tre anni fa, che era venuto come studente qui a Medjugorje, e adesso è viceparroco. Ecco, questo giovane prete era venuto a Medjugorje per ringraziare per la sua vocazione.
È bello vedere anche tanti ragazzi che arrivano qua e dicono: « Noi stiamo pregando. Ci siamo un tempo per pregare e cercare il discernimento, perché il Signore ci illumini e ci aiuti.
Vediamo che le mamme moderne non vogliono avere tanti bambini. Padre Jozo le invitava ad avere coraggio e di avere altri figli per donarne uno al Signore. Anche la Madonna ci sfida e ci invita a pregare e operare perché ci siano nuove vocazioni. Penso che questa sia una cosa bellissima.
Daniele – Marija, tu vivi in Italia, e come noi italiani hai sofferto qualche mese fa per una vicenda gravissima, che ci ha fatto soffrire: la vicenda di Eluana Englaro. Non pensi che l’uomo stia ribaltando quella che è la legge di Dio e non si renda conto che così facendo si autodistrugge? Ecco, da italiana, come hai vissuto questo momento?…
Marija – Mah, io penso che non c’è da discutere: noi siamo creature di Dio! Io vedo che qui arrivano persone molto povere, tanto che vorrei invitarle ad andare nel mio armadio a prendersi dei vestiti, ma arrivano anche le persone ricche, che hanno di tutto , ma sono scontente. Per quello che è successo in Italia, ecco, io credo che la coscienza di un cristiano era subito per la vita. Noi dobbiamo protegger5e la vita dal concepimento fino alla morte naturale. Questo lo dico anche in base alla mia esperienza con la Madonna. Lei ha detto che le persone anziane – quelle che non producono più (come dicevano i pellegrini che venivano dal Belgio) – dicevano che socialmente non sono più utili. A quel punto sono solo un peso per la società. E allora, li ammazziamo?
Si fa come quando Giuda ha venduto Gesù. Ecco, questo mondo che dice di essere intelligente e moderno, in cui la medicina è arrivata a far si che la vita si sia allungata, e stiamo cercando a tutti i costi di sembrare più giovani con le operazioni per togliere le rughe, eccetera. Invece la Madonna ci ha detto che queste persone anziane che abbiamo nelle nostre case: le mamme, le nonne, eccetera, sono pilastri per le nostre famiglie. Perché una persona che prega – io ricordo la mia mamma quando era ormai allettata – tante volte quando parlavo con lei, le chiedevo: « Mamma, come stai? ». E lei mi diceva: « Sto pregando. Adesso non posso più fare niente… ». Noi facevano qualche battuta, e lei diceva: « Io ho lavorato tanto… ». Dalla mattina alla sera. Immaginate, con sei figli, la casa e i lavori nei campi e in montagna per fare la legna. Una volta ha detto: « Pensate a tutte le volte che con tutta la legna che ho portato dalla montagna potrei coprire tutta Medjugorje ». E lei era contenta di quello che ha fatto, ma ha capito che ora il suo compito era quello di pregare. Non poteva più inginocchiarsi, ma ascoltava la messa per radio. Voleva inginocchiarsi all’elevazione, ma poi non riusciva a rialzarsi. E allora le dicevo che nelle sue condizioni poteva anche rimanere in piedi.
Poi a un certo momento, quando era allettata, ha detto: « Accetto. Prego. Il mio « lavoro » più grande è la preghiera ».
Ecco, questo combattimento della vita di Eluana, che volevano ammazzarla, che non volevano più darle da bere e da mangiare, per me era una cosa terribile, che non condivido in nessun modo.
Daniele – Marija, Medjugorje è un centro mariano a prima vista, ma in realtà debbo dirti che in tanti anni che vengo qui io mi sono innamorato dell’Eucaristia. Queste splendide adorazioni eucaristiche che si fanno. Paolo VI diceva che non possiamo dirci cristiani se non ci diciamo mariani, in realtà qui a Medjugorje il centro è un centro eucaristico. La Madonna non fa che portare assolutissimamente a Gesù…
Marija – Nei primi tempi, quando eravamo ai piedi della montagna la Madonna appariva sulla montagna. Il primo giorno ci ha chiamato con la mano. Lei aveva Gesù Bambinoo in braccio. Con la mano ci faceva cenno di avvicinarci, ma noi avevamo paura. Il giorno dopo abbiamo preso coraggio e siamo andati. Abbiamo cominciato a pregare con la Madonna. Qui c’era ancora il comunismo. Era proibito pregare all’aperto. Sono arrivati dei poliziotti speciali. Il telegiornale più seguito aveva detto: « Sei bambini dicono di vedere la Madonna. Là comincia la rivoluzione ». E da quel momento davvero è cominciata la rivoluzione, ma non quella che pensavano loro. Loro pensavano che noi andiamo a fare una rivoluzione cercando di abbattere il comunismo. Ma in quel momento, con la Madonna è cominciata la « rivoluzione dell’amore ». Rivoluzione che ha cominciato a toccare, non soltanto me, ma tutte le persone di buona volontà che hanno accettato la Madonna come Madre e come Regina. Da quel momento, dopo la proibizione delle autorità, siamo andati in chiesa.
I militari che sono venuti sulla collina volevano soffocare la sommossa, visto che non facevamo nulla di male, ci portavano da mangiare. Voi ci hanno detto che non potevamo più andare sulla collina. Allora abbiamo chiesto alla Madonna: « Cosa possiamo fare? ». La Madonna ci ha risposto: « Andate nella chiesa, e sarete protetti ». Padre Joso (il parroco), all’inizio era scettico, finché non ci ha conosciuto. Lui ha parlato con tutti noi e con altri frati, che sono venuti come medici. Adesso noi li chiamiamo detective. Queste persone hanno cominciato a farci molte domande e hanno visto che siamo normali.
La Madonna nel frattempo ci ha detto di andare nella Chiesa e noi ci siamo chiesti: « Chissà se Padre Jozo sarà pronto ad accoglierci? »
Noi dobbiamo dire che è la Madonna che ci manda. Siamo andati là. Lui era confuso. E diceva: « Gesù, cosa posso fare? Sulla collina ce una grande quantità di gente che prega giorno e nette in mezzo ai rovi. Io sono qua davanti a te, e non c’è nessuno! ». Ma la Madonna, dopo i cespugli ci ha portati davanti a lui, e abbiamo fatto un bellissimo cammino verso la chiesa. La Madonna stessa ha detto: « Io non sono importante. Gesù deve essere il centro della vostra vita! ». E pian piano abbiamo imparato a mettere Dio al posto del nostro io. Penso che questa sia la scuola più bella che la Madonna ci ha dato.
Daniele – Oggi è il 25 giugno, giorno dell’anniversario, fra un po’ tu avrai l’apparizione. Vorremmo chiederti di portare tutti i nostri ascoltatori nel tuo cuore con le nostre intenzioni. Ma c’è la curiosità umana di sapere com’è in questi giorni la Madonna. Non solo i suoi vestiti, ma anche il suo viso. Questa Signora che scende dal cielo con, a cui Cristo ci ha affidato ai piedi della croce. Perciò noi dobbiamo tendere a lei per la sua bellezza interiore e per la capacità che ha di trasformare la nostra vita. Parlaci un po’ di lei, com’è fisicamente.
Marija – Una volta abbiamo chiesto alla Madonna, perché tu sei così bella? ». La sua bellezza è infatti indescrivibile. La Madonna ha risposto: « Io sono bella perché amo ». Penso che con questa risposta la Madonna ha mostrato tutto il suo amore. Perché davvero Lei è qui come umile serva, nonostante che quando appare io mi raddrizzo, perché ha un atteggiamento da regina. Ma nello stesso momento ha una umiltà che ci fa rimanere senza parole. Quando ci chiediamo: « Cosa ha da dire la Madonna per così tanto tempo? », noi vediamo che la cosa più bella, più profonda è questo dono che non è solo per noi veggenti, ma per l’umanità. Ecco, il regalo più grande è questa sua presenza, i suoi messaggi e la sua guida. Lei ci guida in modo speciale a Gesù. Ci porta a innamorarci di Gesù.
Come conclusione voglio assicurarvi che questa sera al momento dell’apparizione, alle 18.40, io vi raccomanderò a lei e pregheremo per voi.
Ecco il messaggio della Madonna a Marija:
MESSAGGIO DEL 25 GIUGNO 2009
« Cari figli, gioite con me, convertitevi nella gioia e ringraziate Dio per il dono della mia presenza in mezzo a voi. Pregate che nei vostri cuori Dio sia al centro della vostra vita e testimoniate con la vostra vita, figlioli, affinché ogni creatura possa sentire l’amore di Dio. Siate le mie mani tese per ogni creatura, affinché ognuna si avvicini al Dio dell’amore. Io vi benedico con la materna benedizione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata ».