Ogni essere umano
Posté par atempodiblog le 30 septembre 2009
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Posté par atempodiblog le 30 septembre 2009
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Posté par atempodiblog le 30 septembre 2009
C’era una volta, tanto tempo fa, in un piccolo villaggio, la bottega di un falegname. Un giorno, durante l’assenza del padrone, tutti i suoi arnesi da lavoro tennero un gran consiglio.
La seduta fu lunga e animata, talvolta anche veemente. Si trattava di escludere dalla onorata comunità degli utensili un certo numero di membri.
Uno prese la parola: « Dobbiamo espellere nostra sorella Sega, perché morde e fa scricchiolare i denti. Ha il carattere più mordace della terra ».
Un altro intervenne: « Non possiamo tenere fra noi sorella Pialla: ha un carattere tagliente e pignolo, da spelacchiare tutto quello che tocca ».
« Fratel Martello – protestò un altro – ha un caratteraccio pesante e violento. Lo definirei un picchiatore. E’ urtante il suo modo di ribattere continuamente e dà sui nervi a tutti. Escludiamolo! ».
« E i Chiodi? SI può vivere con gente così pungente? Che se ne vadano. E anche Lima e Raspa. A vivere con loro è un attrito continuo. E cacciamo anche Cartavetro, la cui unica ragion d’essere sembra quella di graffiare il prossimo! ».
Così discutevano, sempre più animosamente, gli attrezzi del falegname. Parlavano tutti insieme. Il martello voleva espellere la lima e la pialla, questi volevano a loro volta l’espulsione di chiodi e martello, e così via. Alla fine della seduta tutti avevano espulso tutti.
La riunione fu bruscamente interrotta dall’arrivo del falegname. Tutti gli utensili tacquero quando lo videro avvicinarsi al bancone di lavoro. L’uomo prese un asse e lo segò con la Sega mordace. Lo piallò con la Pialla che spela tutto quello che tocca. Sorella Ascia che ferisce crudelmente, sorella Raspa che dalla lingua scabra, sorella Cartavetro che raschia e graffia, entrarono in azione subito dopo.
Il falegname prese poi i fratelli Chiodi dal carattere pungente e il Martello che picchia e batte.
Si servì di tutti i suoi attrezzi di brutto carattere per fabbricare una culla. Una bellissima culla per accogliere un bambino che stava per nascere. Per accogliere la Vita.
Dio ci guarda con l’occhio del falegname.
Bruno Ferrero – Cerchi nell’acqua
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Posté par atempodiblog le 26 septembre 2009
“L’amicizia è uno dei sentimenti più belli da vivere perchè dà ricchezza, emozioni, complicità e perchè è assolutamente gratuita. Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie, si costruisce una sorta di intimità; si puo’ camminare accanto e crescere insieme pur percorrendo strade differenti, pur essendo distanti, come noi due, centinaia di migliaia di chilometri”.
Susanna Tamaro
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Posté par atempodiblog le 25 septembre 2009
Per molti giorni, per molte miglia,
con molte spese, per molti paesi,
sono andato a vedere i monti,
sono andato a vedere il mare.
Ma a due passi da casa,
quando ho aperto gli occhi,
non ho visto
una goccia di rugiada
sopra una spiga di grano.
Rabindranath Tagore
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Posté par atempodiblog le 21 septembre 2009
Come nacquero gli Hobbit: il genio di Tolkien e la sfida al nichilismo del ’900
Un giorno d’estate, nei primi anni ’30, il professor Tolkien, correggendo un compito trovò che una pagina era stata lasciata in bianco: «la cosa migliore che possa capitare ad un esaminatore» pensò «Io ci scrissi sopra: “In una caverna sotto terra viveva un Hobbit”». I nomi spesso facevano scaturire dalla mia mente una storia. Alla fine pensai che fosse meglio scoprire a che cosa assomigliassero gli hobbit. E questo non fu che l’inizio”. Cosa insolita per i paludati professori di Oxford, Tolkien si lasciò prendere dall’ispirazione quel giorno d’estate e, così facendo, segnò il suo destino diventando per tutti “il padre degli Hobbit” e l’autore più letto al mondo. Interessante il “metodo” tolkieniano (un uomo che fu definito dall’amico C.S.Lewis come «tiratardi e privo di metodo»): prima i nomi, poi le storie; sono i nomi che nella mente del filologo Tolkien, fanno scaturire delle storie. Del resto è così anche per gli uomini, appena si nasce viene dato loro il nome e quindi può partire la loro storia, quasi ad adempiere quella promessa che è inscritta nel nome.
«In una caverna sotto terra viveva un Hobbit» è diventato uno degli incipit più famosi del ’900: il 21 settembre del 1937 esce in Inghilterra Lo Hobbit, «la più bella favola degli ultimi cinquant’anni» secondo la definizione del poeta W.H. Auden, che del professore di Oxford J.R.R.Tolkien fu peraltro illustre allievo. Il successo di questa lunga favola porterà lo scrittore inglese a scriverne il seguito che, uscito nel 1953, diventerà in breve tempo uno dei romanzi più letti al mondo: Il signore degli anelli, soppiantando nella fama Lo Hobbit che della celebre trilogia rappresenta l’antefatto.
In effetti c’è un bel “salto” tra la favola del ’37 e la saga (tre volte più lunga) del ’53: lo scrittore è maturato, il respiro si è fatto epico, il tono più drammatico e a tratti aulico.
Ma, innanzitutto, di che parla Lo Hobbit? In estrema sintesi: il regno dei Nani di Erebor, la Montagna Solitaria, è distrutto dall’arrivo del drago Smaug che si impossessa del grande tesoro dei Nani, nel cuore della montagna. Dopo tanti anni di peregrinazioni, un piccolo “resto” di quel popolo (un gruppetto di 13 Nani guidati dal re Thorin) si riorganizza per riconquistare il regno e il tesoro e, guidati dal saggio mago Gandalf, ritorna in patria, accende la miccia della rivolta contro il drago che alla fine verrà ucciso. Tutto questo avviene grazie al provvidenziale intervento di un piccolo ometto, Bilbo Baggins, lo Hobbit di cui parla il titolo. Bilbo è un pacifico abitante della pacifica Contea, patria degli Hobbit, esseri che hanno in comune con i Nani l’altezza, ma solo quella. Gli Hobbit infatti non combattono, non accumulano tesori, non viaggiano, non fanno nulla di particolarmente “avventuroso”… sono una versione pigra, gaudente e oziosa degli uomini occidentali contemporanei (alcuni dicono “degli inglesi contemporanei”), però sotto questa scorza di accidia, batte un cuore forte, tenace, capace di resistere al male forse più di ogni altro essere abitante nella Terra di Mezzo (la fantastica landa inventata da Tolkien, che poi è il nostro mondo).
L’ingresso di Bilbo nella compagnia dei Nani permetterà il lieto fine dell’avventurosa marcia verso “la riconquista del tesoro”. È proprio questo il sottotitolo del libro ad indicare come i canoni dell’epica classica siano stati rispettati: Lo Hobbit infatti ricalca fedelmente lo schema della Quest presente in altri poemi antichi, dall’Eneide al ciclo del Graal (un lungo viaggio per riconquistare una terra o un oggetto al fine di ripristinare una situazione di pace che è stata interrotta da un evento violento e improvviso) e che poi Tolkien ribalterà totalmente nel suo capolavoro basato sul paradosso di un viaggio non a cercare o conquistare, ma a perdere, a rinunciare (l’anello del potere non deve essere preso ma abbandonato, distrutto).
Dal punto di vista biografico-letterario l’irruzione degli Hobbit nella produzione di Tolkien fu decisiva riuscendo a trovare un punto di mediazione tra le storie “alte” e le storie “basse” che lo scrittore aveva composto sin dalla fine degli anni ’10, dove per “storie alte” s’intendono i racconti degli Elfi che poi confluiranno nel Silmarillion, tutti impregnati del sapore “nordico” tipico delle leggende e saghe scandinave e germaniche, mentre con il termine “storie basse” ci si riferisce alle tante storielle-filastrocche che papà Tolkien sfornava per i suoi quattro figli in particolare negli anni della loro infanzia, dalle Avventure di Tom Bombadil a Roverandom, da Mr.Bliss alle famose Lettere di Babbo Natale, una finta corrispondenza epistolare tra Babbo Natale e la famiglia Tolkien per cui, ogni 25 dicembre, per quasi 20 anni, veniva recapitata una lettera proveniente dal Polo Nord, in cui il mittente raccontava una serie di episodi curiosi e divertenti arricchendo la narrazione con molte colorate illustrazioni (anche queste tutte opera dello scrittore-genitore). I due piani, cupo e aulico il primo, e infantile e allegro il secondo, sarebbero stati destinati a non incontrarsi mai se non fosse piombato in quel giorno d’estate quel nome magico, lo Hobbit. Sono proprio gli Hobbit, i Mezzi-Uomini, che stanno “in mezzo”, non a caso abitano nella Terra di Mezzo, e fanno da collante tra il mondo antico e lontano del Silmarillion e quello lieto e domestico storielle scritte ad uso e consumo familiare. Sono gli Hobbit che, uscendo dalla protetta e ovattata Contea e avventurandosi nel mondo pieno di pericoli della Terra di Mezzo, conducono il lettore in un’esperienza al termine del quale ci si scopre diversi rispetto a quando si era partiti. Così gli Hobbit del Signore degli anelli ritornano nella Contea più alti fisicamente, come Merry e Pipino, ma anche più saggi e coraggiosi (Sam) o semplicemente “feriti” quindi aperti ad un destino ulteriore e trascendente come Frodo, comunque “di più”. Così accade anche nello struggente finale de Lo Hobbit in cui il morente re Thorin, felice per aver riconquistato il suo regno, ringrazia Bilbo con queste parole: «in te c’è più di quanto tu non sappia, figlio dell’Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d’oro, questo sarebbe un mondo più lieto. Ma triste o lieto ora debbo lasciarlo. Addio!». In due righe concentrata una delle “morali” di tutta l’opera tolkieniana: il mondo può ri-diventare “cortese” e lieto, se solo si facesse spazio a quelle risorse di coraggio e saggezza che esistono nel profondo del cuore dell’uomo e che gli uomini umani tirano fuori spesso solo nei momenti estremi.
Il lettore dei romanzi di Tolkien compie lo stesso viaggio degli Hobbit (sono loro il “veicolo”, il formidabile “mezzo di trasporto” della fantasia creativa tolkieniana) e si scopre, sorprendendosi, di essere diventato “di più” di quello che era all’inizio del viaggio-lettura. Se ci si lascia guidare da queste piccole guide, si entra nella profondità del proprio mistero e si può scoprire che c’è qualcosa di più grande che ci attende, un destino più splendente dell’oro e più forte della cupidigia.
I piccoli, umili e tenaci Hobbit sono forse i più grandi personaggi letterari del ‘900, la vera risposta al cupo secolo che ci siamo lasciati alle spalle, perché i più capaci a risollevare l’antica virtù della speranza. Lo esprime bene Michael Tolkien, figlio dello scrittore, quando ha risposo alla domanda sul successo del padre: «Almeno per me non c’è nulla di misterioso nell’entità del successo toccato a mio padre, il cui genio non ha fatto che rispondere all’invocazione di persone di ogni età e carattere, stanche e nauseate dalla bruttezza, dall’instabilità, dai valori d’accatto, dalle filosofie spicciole che sono stati spacciati loro come tristi sostituti della bellezza, del senso del mistero, dell’esaltazione, dell’avventura, dell’eroismo e della gioia, cose senza le quali l’anima stessa dell’uomo inaridisce e muore dentro di lui».
di Andrea Monda - ilsussidiario.net
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Posté par atempodiblog le 21 septembre 2009
Il 21 settembre 1989, esattamente 20 anni fa, Gianni Brera scrisse su La Repubblica:
BAGGIO 7,5: mi ricorda Peppin Meazza: non credo si possa fare elogio più alto di un giovane attaccante al giorno d’ oggi! Ha segnato due gol ed ha inventato tre palle-gol per i compagni (due trasformate e una sballata da Baresi).
Qualche giorno prima di quel match tra Italia e Bulgaria (4-0 per gli azzurri), il 17 settembre, l’ex Pallone d’oro realizzò un gran goal (con la maglia della Fiorentina) al Napoli.
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Posté par atempodiblog le 20 septembre 2009
Il S. Padre ha detto che in questo nostro mondo secolarizzato la Domenica è divenuta « fine settimana ». Infatti anche noi abbiamo adottato l’abitudine di augurarci vicendevolmente un buon « week-and ».
Questo è uno di quei punti su cui noi cristiani dobbiamo essere noi stessi e incominciare ad andare controcorrente. La Domenica è il giorno del Signore. E’ il giorno della resurrezione e della vita eterna. Perciò è un giorno di gioia e di speranza. E’ un giorno di riposo e di libertà.
Il Sabato è il giorno che la Madonna si è riservato e ha voluto sottolinearlo con la pratica dei primi cinque sabati del mese. Compito della Madonna è quello di portarci a Gesù. Lei ci prende per mano e ci conduce alla solenne Eucarestia del giorno del Signore.
Dobbiamo imparare a trascorrere il Sabato e la Domenica con le nostre famiglie, insieme a Gesù e Maria e mai mancando alla Santa Messa. Inoltre invece di augurarci « Buon fine settimana » auguriamoci « Buona Domenica ». Il Sabato è già incluso in questo saluto, perchè, come ogni vigilia, porta già la luce della festa.
di Padre Livio Fanzaga
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Posté par atempodiblog le 19 septembre 2009
I segreti de La Salette
Tratto dal libro « I segreti de La Salette » di Mons. Antonio Galli – Sugarco Edizioni
IL MESSAGGIO DI MELANIA CALVAT
Melania, sto per dirti qualcosa che non dirai a nessuno. Il tempo della collera di Dio è arrivato, se, quando avrai detto ai popoli ciò che ho detto adesso e che ti dirò di dire ancora; se, dopo ciò, essi non si convertiranno, non si farò penitenza e non si cesserà di lavorare la domenica e si continuerà a bestemmiare il santo nome di Dio, in una parola, se la faccia della terra non cambia, Dio si vendicherà contro il popolo ingrato e schiavo del demonio. Il mio Figlio sta per manifestare la sua potenza.
Parigi, questa città macchiata da ogni sorta di crimini, perirà infallibilmente, Marsiglia sarà inghiottita poco tempo dopo. Quando queste cose succederanno, il disordine sarò completo sulla terra; il mondo si abbandonerà alle sue empie passioni.
Il Papa sarà perseguitato da ogni parte, gli si sparerà addosso, lo si vorrà mettere a morte, ma non gli potranno far nulla. Il Vicario di Cristo trionferà ancora una volta.
I sacerdoti, i religiosi e i vari servi del mio Figlio saranno perseguitati e molti moriranno per la fede in Gesù Cristo. Regnerà in quel tempo una grande fame.
Dopo che saranno avvenute tutte queste cose, molte persone riconosceranno la mano di Dio su di loro e si convertiranno e faranno penitenza dei loro peccati.
Un grande Re salirà sul trono e regnerà per alcuni anni. La religione rifiorirà e si spanderà su tutta la terra e la fertilità sarà grande, il mondo, contento di non mancare di nulla, ricomincerà con i suoi disordini e abbandonerà Dio e si darò in braccio alle sue passioni criminali.
Vi saranno anche dei ministri di Dio e delle spose di Gesù Cristo che si abbandoneranno ai disordini e questa sarà una cosa terribile; ìnfine un inferno regnerà sulla terra: sarà allora che nascerà l’Anticristo da una religiosa, ma guai ad essa; molte persone gli crederanno perché si dirà venuto dal cielo; il tempo non è molto lontano, non passeranno due volte 50 anni.
Figlia mia, tu non dirai ciò che ti ho detto, tu non dirai, se devi dirlo un giorno, tu non dirai quello che riguarda ciò, infine non dirai nulla finché non ti permetto di dirlo.
Prego il Santo Padre di darmi la sua santa Benedizione.
Melania Matthieu, pastorella de La Salette.
Grenoble, 6 luglio 1851
P.S.: Secondo l’abbé Corteville, la frase «due volte 50 anni» sarebbe stata aggiunta da Melania. Ritengo interessante però notare che quei cento anni ci porterebbero al 1951. Ora esiste un noto vaticinio della beata Caterina Emmerick, morta nel 1827, secondo la quale cinquanta o sessant’anni prima del 2000 frotte di demoni sarebbero uscite dall’inferno e lasciate libere di scorrazzare per la terra. Dobbiamo purtroppo constatare, a nostre spese, che nella seconda metà del secolo XX, Satana si è veramente scatenato, precipitando il mondo in un abisso di orrori e di tenebre.
La fotocopia del segreto di Melania, come più avanti quella del segreto di Massimino, fa parte della documentazione a corredo della tesi di laurea su La Salette dell’abbé Michel Corteville.
Il segreto rivelato da Melanie a Mons. Ginoulhiac
Melania, vengo a dirvi alcune cose che voi non rivelerete a nessuno, finché non sia io a dirvi di comunicarle. Se dopo che avrete annunciato al popolo tutto ciò che vi ho manifestato e tutto ciò che vi dirò ancora di rendere noto, se dopo ciò il mondo non si converte, in li una parola se la faccia della terra non cambia in meglio, arriveranno grandi sventure, giungerà una grande fame e nel tempo stesso una grande guerra, prima in tutta la Francia, in seguito nella Russia e in Inghilterra: dopo queste rivoluzioni si diffonderà una gran fame in tre parti del mondo, nel 1863, durante la quale si compirancio molti crimini, soprattutto nelle città; ma guai agli ecclesiastici, ai religiosi, alle religiose, perché sono essi che attirano sulla terra i mali maggiori. Mio Figlio li punirà in modo terribile; dopo queste guerre e queste carestie i popoli riconosceranno per un po di tempo che è la mano dell’Onnipotente a colpirli e ritorneranno ai loro doveri religiosi e sarà resa la pace, ma per breve tempo.
Le persone consacrate a Dio dimenticheranno i loro doveri religiosi e cadranno in preda a un grande rilassamento, fino a dimenticarsi di Dio e infine tutto il mondo dimenticherà il suo Creatore. Sarà allora che cominceranno di nuovo i castighi. Dio, irritato, colpirà il mondo intero infallibilmente in questo modo: un uomo malvagio regnerà in Francia. Egli perseguiterà la Chiesa, si chiuderanno le chiese, verrano incendiate. Scoppierà una grande carestia, accompagnata dalla peste e dalla guerra civile. In quel tempo Parigi sarà distrutta, Marsiglia inondata, e sarà sempre in quel tempo che i veri servi di Dio riceveranno la corona dei martiri per essere rimasti fedeli. Il Papa e i ministri [di Dio] subiranno la persecuzione. Ma Dio sarà con essi, il Pontefice otterrà la palma del martirio insieme ai religiosi e religiose. Che il sovrano Pontefice prepari le armi e si tenga pronto a marciare in difesa della religione di mio Figlio. Che domandi incessantemente la forza dello Spirito Santo, come pure le persone consacrate a Dio, poiché la persecuzione religiosa si scatenerà dovunque e molti sacerdoti, religiosi e religiose diverranno apostati. Oh! Quale grande offesa al mio Figlio da parte dei ministri e delle spose di Gesù Cristo! Dopo quella persecuzione non ve ne sarà un’altra [simile] sino alla fine del mondo.
Seguiranno tre anni di pace, poi avverrò la nascita e il Regno dell’Anticristo, il quale sarà terribile al massimo. Egli nascerò da una religiosa di un Ordine molto severo. Quella religiosa sarà considerata la più santa del monastero [il padre dell'Anticristo sarò un vescovo ecc.] Qui la Vergine mi donò la regola [degli Apostoli degli ultimi tempi], poi mi rivelò un altro segreto sulla fine dei mondo. Le religiose che dimoreranno nello stesso convento [dove è la madre dell'Anticristo] saranno accecate,finché non si accorgeranno che era l’inferno a guidarle. Per la fine del mondo non passeranno che due volte 40 anni.
LA MATERNA APOCALISSE DELLA MADRE DI DIO
1. «Melania, quello che sto per dirti ora non sarà sempre un segreto: lo puoi pubblicare nel 1858.
2. I sacerdoti, i ministri di mio Figlio, i sacerdoti, con la loro vita cattiva, con le loro irriverenze e le loro empietà nel celebrare i santi Misteri, con l’amore per il denaro, l’amore per gli onori ed i piaceri, i sacerdoti sono diventati cloache di impurità. Sì, i preti provocano la vendetta, e vendetta pende sulle loro teste. Siano maledetti i preti e le persone consacrate a Dio che, con la loro infedeltà e la loro vita cattiva, crocifiggono di nuovo mio Figlio! I peccati delle persone consacrate a Dio gridano al Cielo e richiamano vendetta, ed ora ecco la vendetta alle loro porte, giacché non si trova più alcuno che invochi misericordia e perdono per la gente non ci sono più anime generose; ora non c’è più nessuno degno di offrire la Vittima Immacolata all’Eterno in favore del mondo.
3. Dio colpirà in una maniera senza pari!
4. Guai agli abitanti della terra! Dio vuoterà la sua ira e nessuno sarà in grado di sfuggire a tanti mali tutti in una volta.
5. I capi, i condottieri del popolo di Dio, hanno dimenticato la preghiera e la penitenza, e il demonio ha ottenebrato le loro menti; essi sono divenuti quelle stelle erranti che l’antico diavolo con la sua coda trascinerà alla rovina. Dio abbandonerà gli uomini a se stessi e manderà castighi uno dopo l’altro per più di 35 anni.
6. La società è alla vigilia dei più terribili flagelli e dei più grandi eventi; ci si deve aspettare di essere governati da una verga di ferro e di bere il calice dell’ira di Dio.
7. Che il Vicario di mio Figlio, il Sovrano Pontefice Pio IX, non lasci Roma dopo il 1858; che egli sia fermo e generoso, faccia la battaglia con le armi della Fede e dell’amore. Io sarò con lui.
8. Che si guardi da Napoleone; il suo cuore è doppio, e quando egli vorrà essere papa e imperatore allo stesso tempo, Dio lo abbandonerà. Egli è l’aquila che, desiderando di alzarsi sempre più, cadrà sulla spada che lui voleva usare per forzare le popolazioni ad esaltano.
9. L’Italia sarà punita per la sua ambizione nel volere scuotersi il giogo del Signore dei Signori: così essa sarà consegnata alla guerra: sangue scorrerà da tutte le parti: chiese saranno chiuse o dissacrate: preti, religiosi saranno cacciati; essi saranno messi a morte e ad una morte crudele. Molti abbandoneranno la fede e il numero dei sacerdoti e dei religiosi che si separeranno dalla vera religione sarà grande: persino dei vescovi saranno trovati tra queste persone.
10. Che il papa stia in guardia contro gli operatori di miracoli, giacché è venuto il tempo in cui avverranno i più straordinari prodigi sulla terra e in cielo.
11. Nell’anno 1864, Lucifero ed un gran numero di demoni saranno sciolti dall’inferno: a poco a poco essi aboliranno la fede, e questo anche in persone consacrate a Dio; essi li accecheranno a tal punto che senza una grazia speciale, queste persone prenderanno lo spirito di questi angeli cattivi: numerose case religiose perderanno completamente la fede e causeranno la dannazione di molte anime.
12. Libri cattivi abbonderanno sulla terra e gli spiriti di oscurità spargeranio da ogni parte un universale rilassamento in tutto ciò che concerne il servizio di Dio. Essi avranno un grandissimo potere sulla natura: ci saranno chiese per servire questi spiriti [la Setta di Satana. NdR].
La gente sarà trasportata da un posto all’altro da questi spiriti cattivi, e persino i sacerdoti perché essi non avranno vissuto secondo lo spirito del Vangelo, che è spirito di umiltà, carità e zelo per la gloria di Dio. I morti e i giusti saranno fatti risorgere. [Cioè: questi morti assumeranno l'aspetto di anime giuste che una volta vissero sulla terra, con lo scopo di sedurre gli uomini più facilmente: ma non saranno altro che il demonio, sotto queste facce, predicheranno un altro Vangelo, contrario a quello vero di Gesù Cristo, negando l'esistenza del paradiso. Tutte queste anime appariranno unite ai loro corpi. Così ha poi aggiunto Melania]. Ci saranno straordinari prodigi dovunque, perché la vera fede è stata spenta ed una falsa luce illumina il mondo. Guai ai principi della Chiesa che saranno occupati solo ad accumulare ricchezze su ricchezze, a difendere la propria autorità e a dominare con orgoglio!
13. Il Vicario di mio Figlio dovrà soffrire molto, perché per un po’ la Chiesa sarà soggetta a grandi persecuzioni. Sarà l’ora delle tenebre: la Chiesa passerà una spaventosa crisi.
14. Dimenticata la santa fede di Dio, ogni individuo vorrà guidarsi da solo ed essere superiore ai suoi pari. L’autorità civile ed ecclesiastica sarà abolita, l’ordine e la giustizia saranno calpestati sotto i piedi. Si vedranno solo omicidi, odio, gelosia, menzogna e discordia, senza amore per la patria e per la famiglia.
15. Il Santo Padre soffrirà molto. Io sarò con lui fino alla fine per ricevere il suo sacrificio.
16. I malvagi faranno vari attentati alla sua vita, senza riuscire ad accorciare i suoi giorni; ma né lui né il suo successore vedranno il trionfo della Chiesa di Dio.
17. I governanti civili avranno tutti lo stesso scopo, che sarà quello di abolire e far sparire ogni principio religioso, per far strada al materialismo, all’ateismo, allo spiritismo e a vizi di tutti i tipi.
18. Nell’anno 1865, l’abominazione sarà vista nei luoghi santi; nei conventi, i fiori della Chiesa diverranno putridi e il diavolo si stabilirà come re di tutti i cuori. Coloro che sono a capo di comunità religiose stiano in guardia con le persone che devono ricevere, perché il diavolo userà tutta la sua malizia per introdurre negli Ordini religiosi persone date al peccato, giacché disordini e amore ai piaceri carnali saranno sparsi su tutta la terra.
19. La Francia, l’Italia, la Spagna e l’Inghilterra saranno in guerra; sangue scorrerà per le strade; il francese combatterà col francese, l’italiano con l’italiano; poi ci sarà una guerra generale che sarà spaventosa. Per un po’ Dio non si ricorderà più della Francia e dell’italia, perché il Vangelo di Gesù Cristo non è più conosciuto. I malvagi sguinzaglieranno tutta la loro malizia; persino nelle case ci saranno omicidi e mutui massacri.
20. Con il primo fulmineo colpo della sua spada, le montagne e tutta la natura tremeranno di spavento, perché i disordini e i crimini degli uomini stanno squarciando la volta dei cieli. Parigi sarà bruciata e Marsiglia inghiottita; numerose grandi città saranno scosse e inghiottite dai terremoti; tutto sembrerà perduto; si vedranno solo assassinii; si udranno strepito di armi e bestemmie. I giusti soffriranno molto; le loro preghiere, la loro penitenza e le loro lacrime saliranno fino al Cielo e tutto il popolo di Dio chiederà perdono e misericordia e chiederà il mio aiuto ed intercessione. Allora Gesù Cristo, per un atto della sua giustizia e per la sua grande misericordia verso i giusti, comanderà ai suoi angeli di mettere a morte tutti i suoi nemici.
In un colpo i persecutori della Chiesa di Gesù Cristo e tutti gli uomini dediti al peccato periranno e la terra diventerà come un deserto.
Poi, ci sarà la pace, la riconciliazione di Dio con gli uomini; Gesù Cristo sarà servito, adorato e glorificato; la carità fiorirà ovunque. I nuovi re saranno il braccio destro della Santa Chiesa, che sarà forte, umile, pia, povera, zelante, imitante le virtù di Gesù Cristo. Il Vangelo sarà predicato ovunque e gli uomini faranno grandi passi nella fede, perché ci sarà unità tra gli operai di Gesù Cristo e gli uomini vivranno nel timor di Dio.
21. Ma questa pace tra gli uomini non durerà molto: 25 anni di raccolti abbondanti faranno dimenticare loro che i peccati degli uomini sono la causa di tutti i guai che capitano sulla terra.
22. Un precursore dell’Anticristo, con le sue milizie prese da molte nazioni, muoverà guerra contro il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo; egli spargerà molto sangue e cercherà di annullare il culto di Dio per essere considerato come un Dio.
23. La terra sarà colpita da castighi di ogni genere [oltre alla peste e alla carestia, che saranno diffuse, aggiunto da Melania]: ci saranno guerre fino all’ultima guerra, che sarà poi mossa dai dieci re dell’Anticristo, re che avranno un disegno comune e saranno gli unici governanti del mondo. Prima che questo accada, ci sarà una specie di falsa pace nel mondo: la gente penserà solo a divertirsi; i malvagi si lasceranno andare a ogni sorta di peccato; ma i figli della Santa Chiesa, i figli della vera fede, i veri miei imitatori, cresceranno nell’amore di Dio e nelle virtù a me più care.
Felici le anime umili guidate dallo Spirito Santo! o combatterò con loro fino a che essi raggiungeranno la pienezza della maturità.
24. La natura implora vendetta a causa degli uomini e trema di spavento, aspettando quello che deve accadere alla terra macchiata di crimini.
25. Trema, terra, e tu che professi di servire Gesù Cristo, mentre interiormente tu adori te stesso, trema! Perché Dio ti consegnerà al suo nemico, perché i luoghi santi sono in uno stato di corruzione; molti conventi non sono più le case di Dio, ma pascoli per Asmodeo e la sua gente.
26. Sarà in questo periodo che l’Anticristo nascerà da una monaca ebrea, una falsa vergine che sarà in comunicazione con l’antico serpente, maestro d’impurità; suo padre sarà un vescovo [in francese: Ev.] alla nascita vomiterà bestemmie, avrà denti; in una parola, questo sarà il demonio incarnato: emetterà grida terrificanti. farà prodigi, vivrà di impurità.
Egli avrà fratelli che, benché non demoni incarnati come lui, saranno figli del male; all’età di dodici anni saranno notati per le prodi vittorie che otterranno; presto essi saranno ognuno a capo di eserciti, assistiti da legioni dell’inferno.
27. Le stagioni cambieranno, la terra produrrà solo frutti cattivi: i corpi celesti perderanno la regolarità dei loro movimenti: la luna rifletterà solo una tenue luce rossastra; l’acqua ed il fuoco determineranno moti sconvolgenti alla sfera della terra, facendo inghiottire montagne e città; ecc.
28. Roma perderà la fede e diverrà la sede dell’Anticristo.
29. I demoni dell’aria, insieme all’Anticristo, opereranno grandi prodigi sulla terra e nell’aria, e gli uomini diverranno ancora più pervertiti: Dio avrà cura dei suoi servi fedeli e degli uomini di buona volontà: il Vangelo sarà predicato dovunque; tutti i popoli e tutte le nazioni conosceranno la verità.
Io rivolgo un pressante appello alla terra: faccio appello ai veri discepoli di Dio che vive e regna nei Cieli; faccio appello ai veri imitatori di Cristo fatto uomo, l’unico vero Salvatore degli uomini; faccio appello ai miei figli, ai miei veri devoti, coloro che mi si sono donati così che io possa condurli al mio divino Figlio, coloro che io porto come se fossero nelle mie braccia, coloro che hanno vissuto nel mio spirito. Infine, faccio appello agli apostoli degli ultimi tempi, i fedeli discepoli di Gesù Cristo che hanno vissuto nel disprezzo del mondo e di se stessi, in povertà e umiltà, in disprezzo e silenzio, in preghiera e mortificazione, in castità e in unione con Dio, in sofferenza e sconosciuti al mondo. E ora per loro di emergere e di venire ad illuminare la terra. Andate, mostrate di essere i miei cari figli; io sono con voi ed in voi, perché la vostra fede sia la luce che vi illumina in questi tempi cattivi. Possa il vostro zelo rendervi famelici della gloria e dell’onore di Gesù Cristo. Combattete, figli della luce! Voi, i pochi che vedono a questo proposito, giacché il tempo dei tempi, la fine delle finì, è vicina.
31. La Chiesa sarà eclissata; il mondo sarà in costernazione. Ma ci sono Enoch ed Elia, pieni dello spirito di Dio; essi predicheranno con il potere di Dio, e gli uomini di buona volontà crederanno in Dio, e molte anime saranno confortate; essi faranno un grande progresso per virtù dello Spirito Santo e condanneranno gli errori diabolici dell’Anticristo.
32. Guai agli abitanti della terra! Ci saranno guerre sanguinose e carestie; pesti e malattie contagiose: ci saranno spaventosi acquazzoni e moria di animali; tuoni che demoliranno città; terremoti che inabisseranno paesi; voci saranno sentite nell’aria; gli uomini batteranno la testa contro il muro; essi invocheranno la morte, ma la morte costituirà il loro tormento; il sangue scorrerà da tutte le parti. Chi potrebbe farcela se Dio non accorcia il tempo della prova? Al sangue, alle lacrime, alle preghiere dei giusti. Dio diverrà meno severo; Enoch ed Elia verranno messi a morte; la Roma pagana sparirà; il fuoco del Cielo cadrà e consumerà tre città, tutto l’universo sarà colpito dalla paura, e molti si lasceranno sedurre, perché essi non adorano il vero Cristo vivente in mezzo a loro. E ora, il sole si sta oscurando; solo la fede sopravviverà.
33. Il tempo è vicino; l’abisso si sta aprendo. Ecco il re dei re delle tenebre. Ecco la bestia con i suoi sudditi, sedicente salvatrice del mondo. In orgoglio, egli si leverà verso il Cielo per andare su fino in Paradiso; ma egli sarà soffocato dal respiro di San Michele arcangelo. Egli cadrà, e la terra che per tre giorni sarà stata in continuo cambiamento aprirà il suo petto infiammato; egli sarà gettato per sempre con tutti i suoi seguaci negli eterni abissi dell’inferno.
Allora, l’acqua e il fuoco purificheranno la terra e consumeranno le opere dell’orgoglio degli uomini, e ogni cosa sarà rinnovata. Dio sarà servito e glorificato ».
IL SEGRETO DI MASSIMINO
Il 19 settembre 1846 noi abbiamo visto una bella Signora. Noi non abbiamo detto che quella Signora fosse la Santa Vergine, ma abbiamo sempre detto che era una bella Signora. Io non so se fosse la Santa Vergine o un’altra persona, ma oggi credo che fosse la Santa Vergine. Ecco ciò che quella Signora mi ha detto.
Se il mio popolo continua, ciò che sto per dirti arriverò al più presto, se cambia un poco, sarà più tardi. La Francia ha corrotto l’universo, un giorno sarà punita. La fede si spegnerà in Francia. Un terzo della Francia non praticherà più la religione o quasi. L’altra parte la praticherà ma non bene. [...] In seguito le nazioni si convertiranno e la fede si riaccenderà dovunque. Una grande contrada dell’Europa del Nord, ora protestante, si convertirà e sull’esempio di quella contrada anche le altre nazioni del mondo si convertiranno. Prima che questo accada si verificheranno nella Chiesa grandi turbamenti e poco dopo il Santo Padre, il papa, sarà perseguitato. Il suo successore sarà un pontefice che nessuno s’aspetta. Poco dopo giungerà una grande pace, ma non durerà a lungo. Un mostro verrà a turbarla. Tutto quello che vi dico accadrà nel prossimo secolo o al più tardi negli anni del duemila [Massimino Giraud]. Ella mi ha detto di dirlo qualche tempo dopo.
Mio Santo Padre, la vostra benedizione ad una delle vostre pecore.
Massimino Giraud,
Grenoble, 3 luglio 1851
Fonte: medjugorje.altervista.org
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Posté par atempodiblog le 18 septembre 2009
Sei militari italiani sono rimasti uccisi e altri tre feriti in un attentato kamikaze avvenuto stamane a Kabul. Morti anche 15 afghani, mentre i feriti civili sarebbero circa sessanta.
[...] Lo stato maggiore dell’Esercito italiano ha messo a disposizione dei familiari dei militari italiani impegnati in Afghanistan il numero verde 800228877. [...] Il Papa, informato dell’attentato, ha assicurato «la sua vicinanza nella preghiera per le vittime». Benedetto XVI ha anche manifestato «la sua vicinanza alle famiglie e a tutte le persone coinvolte».
Fonte: Il Sussidiario.net
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Posté par atempodiblog le 18 septembre 2009
Da domenica 13 settembre, Caterina Socci, figlia del giornalista e amico Antonio, si trova in coma in seguito a un arresto cardiaco. Ci uniamo all’appello alla preghiera che lo stesso Socci ha diffuso e ne ripubblichiamo di seguito il testo.
Ringrazio immensamente tutti coloro che in queste ore pregano per mia figlia, Caterina, 24 anni, che si trova in coma all’ospedale di Firenze per un inspiegabile arresto cardiaco.
C’è una cosa importantissima e preziosissima che si può fare: pregare! Far celebrare messe e recitare rosari per la sua guarigione è, in questo momento, la speranza più grande. Noi e gli amici lo stiamo facendo instancabilmente, anche con la recita della preghiera per ottenere l’intercessione di don Giussani (ve la copio qua sotto).
Io e tutta le mia famiglia ve ne siamo grati.
Che Dio vi benedica.
Antonio Socci
Signore Gesù, tu che ci hai donato don Giussani come padre e ci hai insegnato, attraverso di lui, la gioia di riconoscere la nostra esistenza come offerta a te gradita, concedici per sua intercessione la grazia della guarigione di Caterina. Te lo chiediamo per la sua glorificazione e per la nostra consolazione. Amen.
Fonte: Il Sussidiario.net
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Posté par atempodiblog le 15 septembre 2009
Le morti dei personaggi famosi, di questo periodo, ci invitano – oltre a pregare per loro - a guardare al Cielo.
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Posté par atempodiblog le 15 septembre 2009
L’attore Patrick Swayze è morto all’età di 57 anni dopo una lunga lotta contro il cancro al pancreas.
Fonte: Il Giornale
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Posté par atempodiblog le 14 septembre 2009
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Posté par atempodiblog le 13 septembre 2009
Se voi dite ai grandi: « Ho visto una bella casa di mattoni rosa, con dei gerani alle finestre, e dei colombi sul tetto », loro non arrivano a immaginarsela. Bisogna dire: « Ho visto una casa di centomila lire », e allora esclamano: « Com’è bella ».
Antoine de Saint-Exupéry
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Posté par atempodiblog le 12 septembre 2009
Il nome di Maria, la cui festa si celebra il 12 Settembre, è, come dice la canzone, “un nome dolcissimo, un nome d’amore”.
Pronunciando col cuore questo nome, insieme a quello di Gesù, ti è concesso di entrare nella profondità della preghiera.
Invoca Maria, chiamandola per nome, nello svolgimento della tua giornata. Lei si farà subito presente.
Invocala con cuore di figlio e la Madre accorrerà subito in tuo soccorso.
Invocala nel pericolo, Lei ti salverà. Invocala nel bisogno, Lei provvederà. Invocala nelle lacrime, Lei ti consolerà. Invocala nelle cadute, Lei ti rialzerà. Invocala nella disperazione, Lei ti indicherà la strada.
Se pronunci il suo nome col cuore, la Madre si fa presente, ti prende per mano, ti accompagna lungo il cammino, ti tiene sotto il tuo manto, ti porta sulle sue spalle.
Nel pellegrinaggio della vita ristora le tue labbra riarse e assetate con i dolcissimi nomi di Gesù e Maria.
di Padre Livio Fanzaga
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