Imparare ad amare
Posté par atempodiblog le 7 juillet 2009
Un uomo, che si sentiva orgoglioso del verde tappeto del suo giardino, un brutto giorno scoprì che il suo bel prato era infestato da una grande quantità di « denti di leone ». Cercò con tutti i mezzi di liberarsene, ma non poté impedire che divenissero una vera piaga.
Alla fine si decise di scrivere al ministero dell’Agricoltura, riferendo tutti gli sforzi che aveva fatto, e concluse la lettera chiedendo: « Che cosa posso fare? ».
Giunse la risposta: « Le suggeriamo d’imparare ad amarli ».
Autentica piaga è per una persona non accettare gli avvenimenti, non amare tutto ciò che c’è nel suo giardino. Se non si può averla vinta con tanti « denti di leone » che esistono, è necessario apprendere una nuova tecnica: quella dell’amore. Imparare ad amare non è per nulla facile, poiché bisogna perdere, impiegare molto tempo per ascoltare gli altri: piante, animali, persone.
Il vivere in comunità, è come essere piantato in un giardino. In essa ci ogni specie di fiori, piante… Alcuni fioriscono più degli altri; alcuni in un tempo, altri più tardi. Ci sono addirittura piante che non fioriscono mai. Però tutte hanno una funzione, una missione.
I primi cristiani erano di « un cuor solo ed un’anima sola, e nessuno riteneva niente come proprio, anzi tutto era di tutti » (Atti, 4,32). Si distinguevano da coloro che non erano cristiani per il solo fatto d’aver appreso ad amare e di crescere nell’amore.
Dei primi cristiani affermava Diogneto:
« Amano tutti e da tutti sono perseguitati… Sono poveri, ma arricchiscono tutti. Sono privi d’ogni cosa, ma abbondano in tutto… Li caricano di vituperi, e loro li benedicono… Li si ingiuria e loro onorano. Si comportano bene e sono castigati come malfattori. Condannati a morte, si rallegrano come se fosse loro donata la vita ».
Fonte: padre-peppe.spaces.live.com
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