Posté par atempodiblog le 18 mai 2009
Quando si parla male alle spalle di qualcuno è come se si attaccassero, dietro questa persona, tanti bigliettini a sua insaputa, con su scritto quello che noi pensiamo lui sia. Le altre persone li leggeranno e, magari senza neanche conoscere questa persona, senza avergli mai parlato, si faranno una idea di lui che non risponde alla realtà… magari lo isoleranno, lo faranno piangere…
Se abbiamo parlato male di qualcuno possiamo ancora rimediare… togliamo quei bigliettini mettendone degli altri nuovi, parliamo bene di loro con coloro a cui ne avevamo parlato male… e se ci parlano male, invece, di qualcuno non diamo subito credito a ciò che ci viene detto…
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Posté par atempodiblog le 18 mai 2009
Un giorno, all’imbrunire, un contadino sedette sulla soglia della sua umile casa a godersi il fresco. Nei pressi, si snodava una strada che portava al paese, ed un uomo passando vide il contadino e pensò: «Quest’uomo è certo un ozioso, non lavora e passa tutto il giorno seduto sulla soglia di casa…».
Poco dopo, ecco apparire un altro viandante. Costui pensò: «Quest’uomo è un dongiovanni. Siede qui per poter guardare le ragazze che passano e magari infastidirle…».
Infine, un forestiero diretto al villaggio disse tra sé: «Quest’uomo è certamente un gran lavoratore. Ha faticato tutto il giorno ed ora si gode il meritato riposo…».
In realtà, noi non possiamo sapere granché sul contadino che sedeva sulla soglia di casa. Al contrario, possiamo dire molto sui tre uomini diretti al paese: il primo era un ozioso, il secondo un poco di buono, il terzo un gran lavoratore.
Tutto ciò che dici parla di te; soprattutto quando parli di qualcun altro.
Tratta da: dongiancarlo.it
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