Prigioniero

Posté par atempodiblog le 29 mars 2009

Prigioniero dans Racconti e storielle prigione

Un ex prigioniero di un campo di concentramento nazista era andato a trovare un amico che aveva vissuto con lui la stessa tragica esperienza.
« Hai perdonato i nazisti? » chiese all’amico.
« Sì ».
« Io invece no. Nutro ancora un fortissimo odio nei loro confronti ».
« In questo caso », gli spiegò con dolcezza l’amico, « sei ancora loro prigioniero »

.…i veri nemici non sono coloro che ci odiano, bensì quelli che noi odiamo…

Tratto da web

 

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Catechesi di Padre Livio

Posté par atempodiblog le 28 mars 2009

Testimonianze dalla catechesi giovanile
Tratto da: Radio Maria

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Da anni ormai il venerdì sera mi ritrovo a dover fare i salti mortali per rimandare inviti e impegni che cadrebbero appunto di venerdì e stanca per la giornata di lavoro molto impegnativa lo garantisco, percorro diversi km in auto, spesso sola, e mi reco alla catechesi giovanile.
Mi sono chiesta come mai questa costanza?
Soprattutto per un tipo come me che non arriva mai alla fine di un corso di ginnastica o di computer lo confesso, per pigrizia forse.
Voglio essere sincera: il motivo che mi spinge ad uscire di casa freddo o pioggia che sia è la consapevolezza di trascorrere un momento di gioia ed anche di vero divertimento.
Ad una catechesi?!! Potrà sembrare strano eppure è così!
Mi rendo perfettamente conto che avrei potuto addurre una motivazione più profonda però è anche vero che ognuno di noi ha un sincero desiderio di felicità nella propria vita ed io posso affermare che quando ritorno a casa alla sera del venerdì il mio cuore (e lo dico senza paura di esagerare) è colmo di GIOIA VERA.
Come non riconoscere il merito di tutto ciò alla carica di simpatia e al talento del nostro caro Padre Livio?
Alla catechesi, è vero, in tanti anni posso dire di non essermi mai annoiata e posso affermare non solo di aver sempre imparato molto ma anche qualcosa in più!
In effetti la catechesi giovanile così incisiva e per niente politicamente corretta non è solo da ascoltare ma tocca nella concretezza la tua vita, le tue esperienze e ti muove dentro.
Essa dà poi i suoi frutti. Infatti mi sono stupita come parlando in modo improvvisato di argomenti spirituali con i miei bambini di scuola emergessero dal mio cuore riflessioni che avevo ascoltato proprio nelle diverse serate dei venerdì di non so quanti anni prima.
Quante cose studiate a scuola che si dimenticano! Invece LE PAROLE DI PADRE LIVIO TI RIMANGONO SCOLPITE DENTRO PER SEMPRE ed è per questo motivo che i suoi ragazzi si distinguono in modo particolare dagli altri. Infatti dove trovate giovani che digiunano due volte alla settimana, partecipano alla celebrazione della Santa Messa tutti i giorni e recitano più di un rosario quotidianamente?
Questi sono risultati sorprendenti che testimoniano sacrificio, fede ed amore per il Signore e proprio per questo va il nostro più grande plauso a Padre Livio.
S.

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La segnaletica del Calvario

Posté par atempodiblog le 26 mars 2009

Riflessioni sul triduo pasquale. La segnaletica del Calvario
Tratta da: lnx.santantonionovoli.it

Nel triduo pasquale, una pagina di spiritualità di don Tonino Bello che riflette bene il significato profondo del cristianesimo.
Nella strada verso il Golgota, le frecce dell’accoglienza, della riconciliazione e della comunione.

La segnaletica del Calvario
dagli scritti di don Tonino Bello…

Miei cari fratelli, sulle grandi arterie, oltre alle frecce giganti collocate agli incroci, ce ne sono ogni tanto delle altre, di piccole dimensioni, che indicano snodi secondari. Ora, per noi che corriamo distratti sulle corsie preferenziali di un cristianesimo fin troppo accomodante e troppo poco coerente, quali sono le frecce stradali che invitano a rallentare la corsa per imboccare l’unica carreggiata credibile, quella che conduce sulla vetta del Golgota? Ve ne dico tre. Ma bisogna fare attenzione, perché si vedono appena.

La freccia dell’accoglienza.
E’ una deviazione difficile, che richiede abilità di manovra, ma che porta dritto al cuore del Crocifisso. Accogliere il fratello come un dono. Non come un rivale. Un pretenzioso che vuole scavalcarmi. Un possibile concorrente da tenere sotto controllo perché non mi faccia le scarpe. Accogliere il fratello con tutti i suoi bagagli, compreso il bagaglio più difficile da far passare alla dogana del nostro egoismo: la sua carta d’identità! Si, perché non ci vuole molto ad accettare il prossimo senza nome, o senza contorni, o senza fisionomia. Ma occorre una gran fatica per accettare quello che è iscritto all’anagrafe del mio quartiere o che abita di fronte a casa mia. Coraggio! Il Cristianesimo è la religione dei nomi propri, non delle essenze. Dei volti concreti, non degli ectoplasmi. Del prossimo in carne ed ossa con cui confrontarsi, e non delle astrazioni volontaristiche con cui crogiolarsi.

La freccia della riconciliazione.
Ci indica il cavalcavia sul quale sono fermi, a fare autostop, i nostri nemici. E noi dobbiamo assolutamente frenare. Per dare un passaggio al fratello che abbiamo ostracizzato dai nostri affetti. Per stringere la mano alla gente con cui abbiamo rotto il dialogo. Per porgere aiuto al prossimo col quale abbiamo categoricamente deciso di archiviare ogni tipo di rapporto. E’ sulla rampa del perdono che vengono collaudati il motore e la carrozzeria della nostra esistenza cristiana. E’ su questa scarpata che siamo chiamati a vincere la pendenza del nostro egoismo ed a misurare la nostra fedeltà al mistero della croce.

La freccia della comunione.
Al Golgota si va in corteo, come ci andò Gesù. Non da soli. Pregando, lottando, soffrendo con gli altri. Non con arrampicate solitarie, ma solidarizzando con gli altri che, proprio per avanzare insieme, si danno delle norme, dei progetti, delle regole precise, a cui bisogna sottostare da parte di tutti. Se no, si rompe qualcosa. Non il cristallo di una virtù che, al limite, con una confessione si può anche ricomporre. Ma il tessuto di una comunione che, una volta lacerata, richiederà tempi lunghi per pazienti ricuciture. Il Signore ci conceda la grazia di discernere, al momento giusto, sulla circonvallazione del Calvario, le frecce che segnalano il percorso della Via Crucis. Che è l’unico percorso di salvezza.

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Il senso della croce

Posté par atempodiblog le 26 mars 2009

Per uscire da ogni difficoltà, si deve passare attraverso di essa!

Il senso della croce dans Quaresima 2154102635989346 dans Riflessioni29776448
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Tratto da: webalice.it/gospodine/QUARESIMA_2009.html

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Sacrificare la propria immagine per l’Africa

Posté par atempodiblog le 26 mars 2009

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Non esiste amore più grande di questo: sacrificare la propria immagine per l’Africa

Vip in declino, per ritrovare lo smalto perduto, promettono benessere ma in cambio chiedono l’anima: il continente dovrebbe rinunciare alla sua devozione alla vita. L’opposto della testimonianza di Benedetto XVI
di Tempi

Che coraggio ci vuole per rinunciare a sfruttare la photo opportunity di un viaggio in Africa, facile iniezione ricostituente di ogni star in difficoltà, e trasformarlo in un corpo a corpo con tutti poteri che vogliono asservire gli africani ai propri disegni: dalle multinazionali agli stregoni, dall’internazionale del condom e dell’aborto alle predatorie élite locali? Ci vuole il coraggio di un grande amore. L’amore senza paura che Benedetto XVI ha dimostrato in occasione di questo suo primo viaggio nel continente nero. Da tempo una nuova forma di sfruttamento dell’Africa, solo apparentemente più soft, sì è aggiunta a quelle tradizionali (tratta degli esseri umani, espropriazione delle materie prime, guerre per procura): il sapiente uso delle disgrazie africane a fini di immagine. Rockstar in crisi d’ispirazione, attrici in declino e capi di Stato in perdita di consensi ostentano la loro solidarietà con mamme e bambini afflitti dalla fame, mutilati dalle mine, colpiti dall’Aids, per ritrovare lo smalto perduto. Promettono benessere per il tramite dei grandi organismi internazionali, ma in cambio chiedono l’anima: l’Africa dovrebbe rinunciare alla sua devozione sconfinata alla generazione della vita, il tratto più suggestivo della sua identità tradizionale. L’opposto della testimonianza del Papa, che non ha temuto di mettere a repentaglio la propria immagine e il proprio tasso di gradimento (secondo un istituto francese avrebbe perso più della metà dei consensi fra i battezzati all’indomani della polemica sui profilattici) pur di difendere l’Africa dai lupi, compresi quelli travestiti da pecora. Fedele al suo mandato di vicario di Cristo, il pastore che ha dato la vita per il gregge, anziché utilizzarlo per i propri progetti. L’amore sta nel dare, se necessario con sacrificio, e non nel prendere.

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Meditazione del Padre nostro

Posté par atempodiblog le 19 mars 2009

Dal messaggio del 14 marzo 1985 dato dalla Gospa al gruppo di preghiera:

Meditazione del Padre nostro dans Medjugorje Padre-nostro

[...] «“Padre nostro che sei nei cieli”: Dio è proprio il Padre vostro! Perché avete paura di lui? Tendetegli le vostre mani perché egli si è concesso a voi come Padre e vi ha dato tutto. Se i vostri padri terreni fanno tanto per voi, pensate quanto più fà il vostro Padre celeste! I vostri padri terreni vi amano, ma il vostro Padre celeste vi ama ancora di più. I vostri padri terreni possono anche adirarsi con voi, Dio no. Dio vi offre solo e sempre amore, misericordia e tenerezza.

“Sia santificato il tuo nome”: se dunque il Padre celeste vi ha donato tutto, come potete non rispettarlo, come potete non amarlo? Lodate e benedite il suo santo nome! Testimoniate anche ai peccatori che egli è Padre, il Padre di tutti, e come tale va servito e glorificato.

“Venga il tuo regno”: siate consapevoli che senza di lui non potete far nulla. Siate coscienti che se il suo regno non è presente in voi, siete deboli. I vostri “regni” passano, il suo no. Ristabilite il suo regno nel vostro cuore.

“Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”: pregate Dio perché vi faccia comprendere che i regni che voi vi costruite sono destinati a finire. Fate sprofondare questi vostri regni perché la volontà di Dio possa essere per voi l’unico vero regno. Impegnatevi a fare subito, da questo momento, ora, la volontà di Dio. Pregate perché i vostri cuori si aprano al Signore e possiate rispettarlo e ubbidirgli come lo fanno gli angeli. E pregate perché qui sulla terra tutto possa diventare santo come in Cielo.

“Dacci oggi il nostro pane quotidiano”: chiedete al Padre celeste specialmente il pane per la vostra anima. Chiedetegli che questo pane non vi manchi mai affinchè possa diventare cibo che nutre la vostra vita spirituale e che vi santifichi per la vita eterna. Il pane quotidiano vi aiuta a capire ciò che si deve fare ma sappiate che questo nutrimento non vi può essere dato se non pregate.

“Rimetti a noi i nostri debiti”: voi pregate che vi siano rimessi i vostri peccati nella stessa misura in cui voi li rimettete ai vostri debitori, senza rendervi conto che se i vostri peccati fossero rimessi veramente così come voi li rimettete agli altri, sarebbe una ben misera cosa. Dio invece perdona sempre e subito quando voi glielo chiedete affinchè anche voi possiate perdonare a coloro ai quali finora non eravate capaci di farlo. Supplicatelo per questa grazia!

“E non ci indurre in tentazione”: supplicate Dio affinchè non permetta che siate tentati con grandi prove. Riconoscete la vostra debolezza. Pregatelo che possiate superare ogni prova per non cadere in peccato.

“Ma liberaci dal male”: Pregate Dio che vi protegga da ogni forma di male. Supplicatelo perché vi faccia comprendere quanto di positivo c’è nelle prove che egli permette così che possiate trarne giovamento e compiere un ulteriore passo verso la vita eterna.

“Amen”: Così sia, Signore! Tutto sia fatto come vuoi tu!».

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A voce bassa

Posté par atempodiblog le 15 mars 2009

Poiché è Lui solo che deve essere ascoltato, Dio parla a voce bassa. Il minimo rumore ne soffoca la voce.
Duguet

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Prove d’Amore

Posté par atempodiblog le 15 mars 2009

Da Dio aspettiamo prove della Sua esistenza. Lui, invece, è testardo: ci dà prove del Suo amore.
Cesbron

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«Prima della Messa»

Posté par atempodiblog le 15 mars 2009

Sì, Tu scendi ancor dal cielo;
Sì, Tu vivi ancor tra noi;
Solo appar, non è, quel velo:
Tu l’hai detto; il credo, il so;

Come so che tutto puoi,
Che ami ognora i tuoi redenti,
Che s’addicono i portenti
A un amor che tutto può.

di Alessandro Manzoni

 

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Sparirà

Posté par atempodiblog le 14 mars 2009

Sparirà con me
ciò che trattengo,
ma ciò che dono
resterà nelle mani di tutti.

R. Tagore

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Nel lago

Posté par atempodiblog le 14 mars 2009

Nel lago dans Citazioni, frasi e pensieri cerchi

Sei la pietra caduta nel lago. Provochi col tuo esempio un primo cerchio,  e questo un altro, e un altro… ogni volta più largo. Comprendi il valore della tua azione?

Josemaría Escrivá de Balaguer

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Quando nasce un giapponese…

Posté par atempodiblog le 14 mars 2009

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Legami indivisibili

Posté par atempodiblog le 14 mars 2009

Legami indivisibili dans Citazioni, frasi e pensieri stella

Le cose sono unite da legami indivisibili: non si può cogliere un fiore senza turbare una stella.

Albert Einstein 

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Ciao nonna

Posté par atempodiblog le 10 mars 2009

Ciao nonna...

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Ritrovata l’ultima Coppa Campioni vinta dall’Inter

Posté par atempodiblog le 6 mars 2009

Ritrovata l'ultima Coppa Campioni vinta dall'Inter dans Sorriso ritrovamento1

L’ultima Coppa dei Campioni vinta dall’Inter è stata recuperata nelle acque antistanti le isole Tremiti. Il ritrovamento è stato effettuato dall’equipaggio di una unità navale della Guardia di finanza di Termoli. La coppa era stata nascosta tra gli scogli, nei pressi dell’isola di San Domino, protetta da coperte ed altro materiale. A causa dei fondali bassi i finanzieri hanno dovuto raggiungere la scogliera a nuoto e prelevare il reperto archeologico con grande cautela. La coppa è ora sotto sequestro. I controlli, fanno sapere le fiamme gialle, proseguiranno anche nei prossimi giorni.

Tratta dal Web

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