Pier Giorgio Frassati

Posté par atempodiblog le 2 décembre 2008

Persone nuove in un mondo vecchio: Pier Giorgio Frassati

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Pier Giorgio era nato il 6 aprile 1901 a Torino. Il padre Alfredo era il fondatore, proprietario e direttore del quotidiano “La Stampa”. Abile politico amico di Giovanni Giolitti, fu nominato senatore e, in seguito, ambasciatore a Berlino. La madre Adelaide era una pittrice apprezzata. Nonostante ricchezza e successo, la famiglia Frassati non era serena: tra Adelaide e Alfredo i rapporti erano tesi e i figli, Pier Giorgio e Luciana, più giovane del fratello di un anno, crebbero in un clima freddo, ritmato da rigide regole.

Una superficiale educazione cristiana non impedì a Pier Giorgio di rimanere affascinato dal Vangelo. A causa di una bocciatura, i genitori lo iscrissero a un istituto di Gesuiti dove il ragazzo ebbe modo di formarsi una fede più matura. Su consiglio del suo confessore, Pier Giorgio cominciò a frequentare la Messa tutti i giorni, facendo dell’Eucarestia il centro della sua vita.

Dopo la maturità classica, conseguita nel 1918, il giovane Frassati decise di iscriversi al Politecnico torinese, facoltà di ingegneria mineraria. Nei suoi sogni Pier Giorgio si immaginava al lavoro tra gli operai più sfruttati, i minatori, cui desiderava garantire condizioni di vita e lavoro più eque. La sensibilità dello studente verso i temi sociali e politici era molto spiccata. Si iscrisse al neonato Partito democratico, nonostante l’iniziale diffidenza dei compagni verso il figlio di un esponente liberale tanto illustre. In effetti l’associazionismo fu uno degli aspetti centrali della vita di Pier Giorgio: era membro della Fuci, che riuniva i cattolici universitari, dell’Azione Cattolica, del Terz’ordine domenicano, della San Vincenzo.

Lui stesso aveva fondato una compagnia tra gli amici, la “Società dei Tipi Loschi”, votata all’allegria, alla comune passione per la montagna e alla preghiera. Vi partecipava anche Laura Hildago, di cui Pier Giorgio era segretamente innamorato. Ma preferì rinunciare ai suoi sentimenti per non non aggravare il rapporto già incrinato dei genitori, che sicuramente non avrebbero gradito una nuora di bassa estrazione sociale come Laura.

Il giovane Frassati era così: preferiva sacrificare se stesso piuttosto che ferire gli altri. Anche nei giorni della sua agonia, mentre la famiglia era concentrata sulla nonna morente, Pier Giorgio si consumava per una poliomelite fulminante. Quando i genitori se ne accorsero era troppo tardi per salvarlo: due giorni dopo la nonna, il 4 luglio 1925, si spense anche lui.

Al funerale partecipò una folla immensa di persone. La maggior parte nemmeno immaginava che Pier Giorgio appartenesse ad una famiglia tanto illustre. I genitori, da parte loro, scoprirono solo allora la profondità e la generosa carità di quel figlio, che Giovanni Paolo II ha beatificato il 20 maggio 1990.

Fonte: Radio Maria

P.S.
Ringrazio la mia amica
Daniela per avermi fatto conoscere questo beato!

Une Réponse à “Pier Giorgio Frassati”

  1. Daniela dit :

    Che bello trovare Pier Giorgio nel blog!
    E’ davvero una figura che aiuta nel cammino di fede i giovani e i meno giovani…

    Sono contenta che anche tu l’abbia incontrato sulla tua strada…
    Buon Cammino!
    ;-)

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